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Briciole di pane

Necessario un programma europeo per promuovere l'innovazione delle Pmi

Raccomandazione lanciata alla Commissione Europea dall'Expert panel

Roma, 22 febbraio 2011 - Occorre lanciare ''un programma europeo dedicato alle Pmi dei servizi innovativi per aiutarle a superare le barriere sia culturali, che di altro genere presenti nel mercato europeo''. E' questa la raccomandazione lanciata alla Commissione Europea dall'Expert panel in occasione della chiusura dei lavori della conferenza europea 'Meeting the Challenge of Europe 2020: the transformative power of Service Innovation' organizzata da Europe Innova e Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

In particolare l'Expert Panel on Service Innovation in the Eu vede la partecipazione di 20 esperti europei di alto livello provenienti dal mondo delle pubbliche amministrazioni, delle imprese, delle università europee, ai quali la Commissione Europea ha assegnato il compito di fornire raccomandazioni e indicazioni strategiche su come promuovere e incrementare l'innovazione nei settori dei servizi e il suo impatto sulle politiche industriali.

Nel rapporto finale, il gruppo di esperti prevede la creazione di un 'Centro Europeo per l'innovazione dei servizi' al fine di rafforzare i collegamenti tra chi prende le decisioni politiche, il mondo delle imprese e gli studiosi. Si indica nelle 'partnership per l'innovazione' e nel 'demostrators (progetti dimostrativi su larga scala dimensionale e territoriale), un potente strumento di accelerazione dell'innovazione e della politica industriale nell'Unione europea.

Infine si chiede che nel prossimo Programma quadro di ricerca e sviluppo sia data la dovuta considerazione allo sviluppo di tecnologie per i sistemi intelligenti e sostenibili nei trasporti e logistica, costruzioni e gestione degli impianti, distribuzione energia, telecomunicazioni e servizi finanziari.

''Gli importanti risultati prodotti dall'Expert Panel on Innovation Service in the Eu si possono sintetizzare in un concetto molto efficace. Le trasformazioni che l'economia e la società europea devono affrontare, per raggiungere gli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, possono trovare attuazione solo in una prospettiva di integrazione sempre maggiore fra tecnologie, industria e servizi innovativi" ha commentato Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici (Csit) e rappresentante italiano dell'Expert Panel.

"E' da qui - aggiunge Pileri - che nasceranno e, anzi, come questa conferenza ha dimostrato stanno già nascendo in numerose realtà europee, Italia inclusa, le nuove soluzioni per la crescita, competitività e produttività dell'economia europea, i servizi avanzati per i cittadini, la sanità a misura di utente, i sistemi territoriali a basso impatto ambientale''.

L'Agenda Digitale europea, ha continuato Pileri, "rappresenta un fattore strategico di accelerazione del cambiamento e una sfida ambiziosa per ogni paese che voglia darsi l'opportunità di raggiungere risultati di rilievo. Va in questa direzione il Progetto Italia Digitale presentato dalla Federazione, che traccia un percorso per implementare su larga scala tecnologie, servizi e processi digitali, in una logica di innovazione e messa in efficienza di settori di grande impatto sociale ed economico come la sanità, l'energia, la scuola, la giustizia, i servizi pubblici''.

Per Giorgio Squinzi, presidente Comitato tecnico per l'Europa di Confindustria, "è tempo di un grande sforzo comune per far evolvere e crescere i nostri modelli economici, partendo dal presupposto che l'economia non può rinunciare al manufatturiero. Occorre mettere in stretta correlazione settori che fino a ieri avevano vite separate, per cercare punti di incontro che diverranno punti di forza".

In particolare "aumentare la consistenza e l'efficienza dei servizi, costruendo ambienti sempre più favorevoli alle imprese, soprattutto alle pmi, sostenendo quelle in grado di produrre innovazione. Eliminare la mole della burocrazia e operare scelte, se necessario, anche drastiche per il miglioramento delle infrastrutture materiali e immateriali. Una via, però, che va tracciata al di sopra dei confini nazionali. L'Europa che ci rappresenta sta lavorando in maniera straordinaria e la proposta del Vice Presidente Tajani e del Commissario Geoghen-Quinn 'L'Unione per l'innovazione' ne è un esempio. Non c'è crescita nè competitività senza sforzo intellettuale, ricerca e innovazione".

(Fonte Adnkronos)