"Ora acceleriamo le infrastrutture"
Il titolare delle Infrastrutture, Altero Matteoli, in una intervista a 'Il Sole 24 Ore' promette l'accelerazione chiesta da Emma Marcegaglia.

L’accelerazione sulle infrastrutture chiesta da Emma Marcegaglia e dalle imprese ci sarà. Lo conferma Altero Matteoli. Il Cipe - dice il ministro delle Infrastrutture - si poteva fare anche questa settimana. E stato rinviato al 23aprile per portare un pacchetto di opere pi consistente, inserendo anche cose che sono ferme da tempo. il pacchetto delle cose da fare è nutrito. Ci sono dieci società autostradali che aspettano il rinnovo delle concessioni e l'approvazione dei piani di investimento per almeno una decina di miliardi di euro. Ci sono nuove opere in project financing cui dare il via libera. Forse si affronterà la discussione sui 14 miliardi del Fas per le regioni del Sud. Si dovrebbe fare chiarezza sull'utilizzo del fondo infrastrutture, con gli 11,2 miliardi arrivati nel giugno 2000 che non bastano più per tutte le opere. Ci sarà il contratto di programma delle Fs che chiude la lunga procedura per dare il via libera per lotti costruttivi al tunnel del Brennero, alla Tav Brescia-Treviglio e al terzo valico tra Genova e Milano. Ci potrebbero essere anche i primi adeguamenti delle tariffe aeroportuali varati dal Parlamento: è già stato istruito dal ministero il piano per Adr, è arrivato anche quello di Sea. Al Cipe spetta di certificare il piano degli investimenti, mentre il decreto sugli aumenti tariffari da tre euro a biglietto per i grandi aeroporti spetta a un decreto interministeriale Economia-Infrastrutture. Al via dovrebbe esserci anche il piano per la logistica del porto di Trieste, E una soluzione per il recupero di risorse da destinare alle manutenzioni Anas, azzerate dalla finanziaria. Allora, ministro Matteoli, arriva la frustata chiesta da Confindustria? Confindustria fa il suo mestiere, chiede di accelerare e fare di più. Dobbiamo accelerare, è vero. Però dobbiamo anche vedere in quale situazione economica e finanziaria ci troviamo. Dobbiamo dire anzitutto che molto è stato fatto in questi due anni. Prendiamo il volano degli investimenti avviati dal 2001: di 61,5 miliardi approvati, opere per 3,6 sono state completate, 25,9 miliardi sono in corso, 1,4miliardi sono stati affidati, 30,5 miliardi sono in gara. Dal maggio2008 a oggi sono stati approvati dal Cipe investimenti per 36,9 miliardi se comprendiamo gli investimenti privati: di questi 26,8 miliardi sono stati appaltati o cantierati. Le viene riconosciuto un merito: aver ottenuto per il settore delle infrastrutture 11,2 miliardi dei fondi Fas con la delibera Cipe del 26 giugno 2009. Poi però, qualcosa si è inceppato. Si parla di lunghezza dei tempi di assegnazione, ma di quegli 11,2 miliardi, in otto mesi, ne sono stati assegnati già 6,6. Di quei 6,6 miliardi, all'economia è arrivato molto poco, in termini di cassa, di erogazioni, di cantieri. È vero anche se certamente non sono solo i 20 milioni di cui ha parlato Confindustria. lo non nego le difficoltà di cassa, Sappiamo perfettamente che il Tesoro ha problemi. Guardi che il confronto con il Tesoro c'è stato e c'è, a volte è anche aspro, per dobbiamo dire che alcune cose si sono fatte. Le sembra sufficiente? Non è quanto io avrei voluto, ma certamente è molto di più di quanto sperassi nel settembre/ottobre del 2008, quando è scoppiata la crisi. Cosa si aspetta ora? Dal Cipe io mi aspetto sempre di avere altre risorse perché il livello di infrastrutturazione del nostro paese è così basso che le esigenze sono enormi. Ci provo sempre ad avere qualcosa in più. Devo dire che con il Tesoro cerchiamo sempre di trovare soluzioni. Io non sono soddisfatto del risultato, ma sono soddisfatto dell'approccio che abbiamo trovato con il Tesoro. Marcegaglia ha chiesto 1,5 miliardi pronta cassa per le opere, soprattutto medio-piccole, entro maggio. Io mi auguro che Tremonti ascolti l'appello di Marcegaglia. Se ci dessero un miliardo di prontacassa, saremmo capaci di moltiplicarlo per 20 in termini di investimenti avviati. Quel miliardo lo metterebbe nelle piccole opere? O lì c'è un problema di procedure? Il problema non è di procedure ma di risorse che sono scarse rispetto alle attese. Eravamo partiti da un miliardo, poi 800, oggi sono 413. Mi dispiace sinceramente. Con la Finanziaria le hanno tagliato un bel po’ di fondi di quegli 11,2 miliardi del giugno 2009. Sono andati alle carceri, che comunque sono opere medie, e al piano per il dissesto idrogeologico della collega Prestigiacomo. Di quel piano c'è urgente bisogno, continuo a pensare che quell'accordo fatto al Cipe sia stato giusto. C'erano anche edilizia scolastica e ricostruzione in Abruzzo. Del miliardo dato all'edilizia scolastica i 234 milioni per l'Abruzzo sono stati attivati in quattro mesi. Nella ricostruzione dell'Aquila, a voi competono gli edifici pubblici. A che punto siamo? Ad aprile e maggio partiranno bandi di gara per 72 milioni di euro. Ci sono opere come il palazzo di giustizia e le caserme. Il sindaco Cialente mi ha chiamato per ringraziarmi. Lei sottolinea l'apporto strategico dei privati agli investimenti infrastrutturali. E vero. Molto è stato fatto grazie al lavoro comune con i privati e all'impegno dei privati. Loro ci hanno chiesto tempi e regole certe, cosa che abbiamo dato tramite molti emendamenti che abbiamo fatto approvare. Dov'è stato lo sblocco? Loro hanno avuto fiducia nel governo. Questo governo sta ribaltando una certa valutazione di questi privati che non sono pi quelli assistiti di un tempo. Questa collaborazione non ha riguardato solo le infrastrutture. A cosa pensa? Ad Alitalia prima, a Tirrenia ora. Quando c'era l'ipotesi del fallimento di Tirrenia e la prospettiva della perdita di 3.800 posti di lavoro, tutti i giornali accusavano il ministro di non fare nulla. Ci abbiamo lavorato un anno, abbiamo fatto le gare, sedici imprese hanno presentato manifestazioni di interesse, tutte considerate valide dalla commissione. Negli accordi c'è scritto che non si devono perdere posti di lavoro. Per l'Europa il 31 dicembre 2008 la Tirrenia era chiusa, abbiamo ottenuto una proroga di un anno. Abbiamo fatto gli accordi con le regioni. anche quelle governate dal centro-sinistra. Conferma che questo percorso si completa nei tempi previsti? Con settembre si chiude. Si va al rinnovo del cda delle Ps. Che valutazione complessiva dà della gestione Ps? Nessuno può contestare la validità, la capacità e la conoscenza delle Ferrovie dell'ingegner Moretti. Conferma scontata, quindi? Per quanto mi riguarda non ho problemi. La decisione va presa con il Tesoro. Ma la gestione Fs funziona? La tecnologia dell'Alta velocità ce la stanno copiando in tutto il mondo, Moretti è stato anche in Cina. E un capolavoro della tecnologia italiana. Resta la critcità nel trasporto pendolare, dove comunque abbiamo fatto gli accordi con le regioni e abbiamo messo due miliardi anche per comprare i treni nuovi. Ora devono arrivare i risultati. Si aspetta che la Torino-Lione acceleri con il nuovo governatore Cota? La Bresso non ha certo ostacolato quell'opera, anche se il sindaco Chiamparino ha mostrato maggiore determinazione. Nel complesso tutte le amministrazioni di centro-sinistra hanno marciato con coerenza. Anche le proteste dove abbiamo fatti i sondaggi sono state incomprensibili, ma civili. Con Cota la Tav andrà avanti spedita? Cota è parte di una coalizione che lo vuole fortemente, quindi mi aspetto che si acceleri ulteriormente. Ne ha parlato con il ministro francese al vertice bilaterale? Sì, siamo soddisfatti di come stanno andando i sondaggi. I tempi di realizzazione a questo punto quali sono? I lavori dovrebbero cominciare nel 2014 e finire nei 2023.