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Briciole di pane

Patto tra imprese e architetti per riqualificare le città

Si chiama 'Urban Pro': punta a definire regole e strumenti

Roma, 20 dicembre 2012 - Sostenere e sviluppare politiche di rilancio delle città e delle economie urbane; realizzare un piano coordinato di interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana; riqualificare gli spazi comuni e il patrimonio immobiliare pubblico e privato; sostenere la creazione di reti tra imprese qualificate. Sono alcuni degli obiettivi di 'Urban Pro', il patto per le città siglato da Confcommercio, Unioncamere, Ance Cnappc (consiglio nazionale architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori).

'Urban Pro' è un incubatore di facilitazione delle trasformazioni urbane e ha l'obiettivo di assistere da un lato le organizzazioni firmatarie impegnate e coinvolte nelle rigenerazioni urbane a livello territoriale, dall'altro il Governo centrale, in particolare i ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico, nella definizione di regole, modelli e strumenti che aiutino i processi di trasformazione e l'ottimizzazione delle risorse.

Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha detto che "il commercio dipende dalle città quanto le città dipendono dal commercio. L`apporto di questo settore, infatti, va ben oltre la valenza puramente economica e si estende anche all`offerta di servizi, all`animazione dei centri storici e contribuisce alla sicurezza delle città. Il commercio deve trovare nell`agenda del Governo pari attenzione di altri settori". Dardanello ha poi sottolineato che "l`accordo di oggi va nella direzione di costruire e riprogettare le nostre città, in maniera da valorizzarle, renderle più vivibili, ma anche renderle capaci di rispondere ai nuovi bisogni dei giovani come degli anziani. La rigenerazione delle città si ottiene mettendo al centro l`impresa". Per il numero uno dell'Ance, Paolo Buzzetti, si tratta di "un'occasione importante", di "una cabina di regia" fondamentale perchè "le città saranno motore di sviluppo". Il presidente dei costruttori edili ha lamentato il fatto che sul tema della rigenerazione urbana non si sta facendo "nulla" e che "non si può vedere più il 37% delle scuole a rischio, pari a circa 24mila. Questo degrado va fermato. Parliamo di cosa si può fare: non un libro dei sogni, ma qualcosa da mettere nell'agenda politica".

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha spiegato che il patto per le città è un risultato "molto importate" perchè ha come obiettivo ultimo "generare una maggiore coesione sociale e maggiori opportunità di sviluppo per le imprese e i territori, quali presupposti per contribuire alla crescita dell'intero paese". Sangalli ha ricordato che nelle 100 più grandi città italiane è attivo il 75% delle imprese e si produce l'80% del Pil nazionale. "E' necessario - ha aggiunto il presidente di Confcommercio - potenziare l'attrattività dei nostri centri storici e urbani, a partire dai settori del commercio e dei servizi che tanto hanno contribuito al processo di costruzione del territorio italiano ed europeo".

Fonte: TMNews