Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Piano aeroporti: gli scali d'interesse nazionale

SCALI D'INTERESSE NAZIONALE

Aeroporti inseriti in core network (considerati di rilevanza strategica a livello Ue in quanto pertinenti a città o nodi primari): Bergamo Orio al Serio, Bologna, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino, Torino, Venezia.

Aeroporti inseriti in comprehensive network: con traffico superiore a 1 milione di passeggeri annui: Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme, Olbia, Pisa, Roma Ciampino, Trapani, Treviso, Verona; con traffico superiore a 500 mila passeggeri annui e con specifiche caratteristiche territoriali (unicità nell'ambito regionale o servizio a un territorio di scarsa accessibilità): Ancona, Pescara, Reggio Calabria, Trieste; indispensabili per la continuità territoriale: Lampedusa, Pantelleria.

Aeroporti non facenti parte delle reti europee: con traffico vicino al milione di passeggeri e con trend in crescita: Rimini; destinati a delocalizzare traffico di grandi aeroporti: Salerno.

Per questi scali è previsto sia il mantenimento della concessione nazionale, sia la soluzione delle criticità relative al rilascio della concessione in gestione totale, ove essa sia mancante.

Gli aeroporti di interesse nazionale potranno essere interessati da un programma di infrastrutturazione che ne potenzi la capacità, l'accessibilità, l'intermodalità, a partire da Roma Fiumicino (realizzazione di una nuova pista, potenziamento delle aree di imbarco e dei Terminal), Malpensa e Venezia (miglioramento dell'accessibilità delle strutture e della interconnessione con l'alta velocità). Il potenziamento di diversi altri scali è previsto nel medio-lungo periodo. Gli aeroporti non di interesse nazionale dovranno essere invece trasferiti alle Regioni competenti, che ne valuteranno la diversa destinazione d'uso e/o la possibilità di chiusura.

RIEQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

Molti scali italiani, di qualunque tipologia, hanno una forte rappresentanza pubblica nella compagine societaria. Si reputa dunque opportuno procedere alla progressiva dismissione di quote societarie da parte degli enti pubblici e favorire l'ingresso di capitali privati. Dovranno inoltre essere messi a punto piani di riequilibrio per raggiungere entro breve termine adeguati livelli di patrimonializzazione (condizione necessaria per il rilascio della concessione totale), come previsto peraltro dalla normativa vigente. Sarà infine data grande attenzione alla verifica degli investimenti previsti dalle concessioni.

INCENTIVAZIONE RETI AEROPORTUALI

Il provvedimento favorisce anche la costituzione delle cosiddette "reti aeroportuali", gestite da un unico soggetto, al fine di conseguire vantaggi sul fronte della differenziazione e specializzazione di ruolo nel servire lo stesso territorio con infrastrutture dedicate per tipologia di traffico (es: low cost, cargo, charter, distribuzione stagionale del traffico) e dell'ottimizzazione nell'acquisizione di servizi e beni da parte di fornitori terzi con economie di scala a beneficio di tutti gli aeroporti in rete.

RAZIONALIZZAZIONE DEI SERVIZI

E' prevista, da parte del ministero delle Infrastrutture e Trasporti in raccordo con gli altri enti competenti, una serie di razionalizzazioni:

- Semplificazione procedurale per un'approvazione più celere dei contratti di programma;

- revisione dell'orario di apertura degli aeroporti e/o degli orari di fornitura dei servizi, con possibile chiusura notturna degli aeroporti con traffico limitato o con criticità di impatto ambientale; modifica del servizio di controllo aereo passando da un servizio di torre ad un servizio di Afis (Servizio informazioni di volo aeroportuali) negli aeroporti con scarso traffico commerciale; rimodulazione delle tariffe relative ai servizi di assistenza in fase di decollo e atterraggio;

- ridefinizione delle risorse umane e finanziarie destinate ai servizi antincendio, ai controlli di sicurezza e doganali e ad altre tipologie di servizi.