Pietro Ciucci: "Puntiamo alla completa autonomia finanziaria dell'Anas"
Il Giornale intervista Il Presidente Anas
Roma, 10 marzo 2011 - Negli ultimi cinque anni l'Anas ha ultimato interventi di manutenzione ordinaria per 1,2 miliardi di euro, mentre attualmente tra lavori in corso e di prossimo avvio si raggiunge un importo di 537 milioni di euro. Gli interventi riguardano tutta la rete stradale e autostradale in gestione all'Anas che si sviluppa per 25.000 km tra strade statali e autostrade, grazie all'incremento registrato negli ultimi dieci anni di circa 3.700 km, determinato per quasi 2.000 km da costruzione di nuove infrastrutture e per una parte dal fenomeno "di ritorno" che ha riguardato la restituzione da parte di alcune regioni, di tratti di strade statali. In particolare, la rete autostradale gestita direttamente da Anas è composta da quasi 1.300 km di autostrade e raccordi autostradali, tra i quali l'autostrada Salerno-Reggio Calabria; l'autostrada Palermo-Catania, il grande raccordo anulare di Roma; il raccordo autostradale Perugia-Bettolle; il raccordo autostradale Siena-Firenze; l'autostrada Catania-Siracusa e l'autostrada Roma-Fiumicino. Il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, indica gli interventi di manutenzione improrogabili e quali strade e autostrade italiane interesseranno.
Quali gli investimenti e le attività programmate per il 2011?
«Attualmente gli investimenti in corso ammontano a oltre 11 miliardi di euro per 128 interventi, quelli di prossimo avvio a circa 16,3 miliardi di curo per 49 interventi, mentre quelli programmati a circa 40,7 miliardi di curo per 210 interventi. Il totale di investimenti complessivi per lavori realizzati, in corso e programmati è pertanto di oltre 75 miliardi di euro».
Può confermare l'intenzione di inserire il pagamento di nuovi pedaggi sui tratti come il Grande raccordo anulare di Roma e la Salerno- Reggio Calabria a partire dal prossimo 1 maggio 2011. Sono previste esenzioni o agevolazioni per i pendolari?
«I pedaggi di autostrade e raccordi autostradali in gestione Anas, sui quali è prevista per legge l'introduzione di un ticket, saranno definiti da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dei Trasporti di intesa col ministro dell'Economia. Per cui è ancora impossibile dire con certezza quali saranno le tratte che vedranno l'installazione di dispositivi di pagamento tipo "free flow' il cui bando di gara è stato affidato provvisoriamente ad Autostrade per l'Italia. Il ministro Matteoli, comunque ha fatto sapere che sarà tenuto conto anche delle istanze degli enti locali e, in particolare, di coloro che utilizzano le autostrade con frequenza, per motivi di lavoro o per collegamenti nell'ambito urbano. Per legge non ci saranno più trasferimenti da parte dello Stato a titolo di corrispettivo di servizio all'Anas. In altri termini, tutti i costi di gestione della rete, compresa la manutenzione ordinaria, saranno a carico dell'Anas che dovrà farvi fronte con risorse acquisite direttamente. È necessario quindi che la Società sia in grado di fronteggiare i propri costi di funzionamento, utilizzando, in maniera esclusiva o almeno prevalente, i ricavi legati a logiche di mercato. Questa è la strada futura che consentirà la completa autonomia finanziaria dell'Anas, liberando il bilancio pubblico, senza rinnegare tuttavia il suo ruolo "sociale" e di servizio pubblico».
La decisione di alcune Regioni di restituire il patrimonio stradale all'Anas quanto aumenta la vostra capacità di essere sul territorio?
«Questa nostra capacità di essere sul territorio, di saper gestire la mobilità nazionale e locale, è stata recentemente rafforzata e riconosciuta dalla decisione di alcune Regioni che hanno restituito all'Anas il patrimonio stradale che avevano preso in carico a seguito del cosiddetto federalismo stradale e che è risultato in concreto difficilmente gestibile per le Regioni stesse, sia sotto l'aspetto economico che sotto quello operativo. D'altra parte poche Aziende possono vantare - come può fare l'Anas - una storia così lunga ma, soprattutto, un legame così profondo con tutto il territorio del Paese e una presenza capillare in ogni regione».
L'Anas dedica grande attenzione e notevoli risorse anche nella difesa della legalità. Quali i risultati ottenuti dalla collaborazione attiva tra l'Anas e le Forze Armate e, in particolare, con l'Esercito italiano, che si è sviluppata nel corso degli ultimi anni nella gestione congiunta delle emergenze nazionali?
«La collaborazione attiva tra l'Anas e le forze armate e, in particolare, con l'Esercito italiano, si è sviluppata nel corso degli ultimi anni nella gestione congiunta delle emergenze nazionali, in azioni di protezione civile e attraverso i corsi di formazione professionale realizzati dalla Società. Occorre ricordare che l'Azienda è grata al Governo, al Ministro Matteoli in particolare, e al Prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, per aver autorizzato l'Esercito ad assegnare le risorse necessarie a presidio dei cantieri della nuova A3. Per questo motivo, da giovedì 10 febbraio 2011, un contingente di 60 militari del 5 Reggimento Fanteria "Aosta", presidia alcune aree di cantiere di interesse strategico attive nella provincia reggina. Il presidio si avvale anche di una rete integrata di videosorveglianza progettata da Anas, attraverso un monitoraggio visivo 24 ore su 24 delle aree interessate dai lavori in corso nel V e Vi macrolotto dell'A3 Salerno-Reggio Calabria. Dal 2005 ad oL4:i, infatti, sui cantieri dell'autostrada A3 si sono verificati numerosi atti criminosi che hanno indotto alcune imprese appaltatrici a dichiararsi costrette, se non fossero mutate le condizioni, ad abbandonare i lavori. Oltre allo sforzo finanziario, tecnico e organizzativo, l'Anas dedica grande attenzione e notevoli risorse nella difesa della legalità per raggiungere l'ambizioso obiettivo di completare i lavori, iniziati o appaltati, entro il 2013».
Quali gli investimenti e le attività programmate per il 2011?
«Attualmente gli investimenti in corso ammontano a oltre 11 miliardi di euro per 128 interventi, quelli di prossimo avvio a circa 16,3 miliardi di curo per 49 interventi, mentre quelli programmati a circa 40,7 miliardi di curo per 210 interventi. Il totale di investimenti complessivi per lavori realizzati, in corso e programmati è pertanto di oltre 75 miliardi di euro».
Può confermare l'intenzione di inserire il pagamento di nuovi pedaggi sui tratti come il Grande raccordo anulare di Roma e la Salerno- Reggio Calabria a partire dal prossimo 1 maggio 2011. Sono previste esenzioni o agevolazioni per i pendolari?
«I pedaggi di autostrade e raccordi autostradali in gestione Anas, sui quali è prevista per legge l'introduzione di un ticket, saranno definiti da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dei Trasporti di intesa col ministro dell'Economia. Per cui è ancora impossibile dire con certezza quali saranno le tratte che vedranno l'installazione di dispositivi di pagamento tipo "free flow' il cui bando di gara è stato affidato provvisoriamente ad Autostrade per l'Italia. Il ministro Matteoli, comunque ha fatto sapere che sarà tenuto conto anche delle istanze degli enti locali e, in particolare, di coloro che utilizzano le autostrade con frequenza, per motivi di lavoro o per collegamenti nell'ambito urbano. Per legge non ci saranno più trasferimenti da parte dello Stato a titolo di corrispettivo di servizio all'Anas. In altri termini, tutti i costi di gestione della rete, compresa la manutenzione ordinaria, saranno a carico dell'Anas che dovrà farvi fronte con risorse acquisite direttamente. È necessario quindi che la Società sia in grado di fronteggiare i propri costi di funzionamento, utilizzando, in maniera esclusiva o almeno prevalente, i ricavi legati a logiche di mercato. Questa è la strada futura che consentirà la completa autonomia finanziaria dell'Anas, liberando il bilancio pubblico, senza rinnegare tuttavia il suo ruolo "sociale" e di servizio pubblico».
La decisione di alcune Regioni di restituire il patrimonio stradale all'Anas quanto aumenta la vostra capacità di essere sul territorio?
«Questa nostra capacità di essere sul territorio, di saper gestire la mobilità nazionale e locale, è stata recentemente rafforzata e riconosciuta dalla decisione di alcune Regioni che hanno restituito all'Anas il patrimonio stradale che avevano preso in carico a seguito del cosiddetto federalismo stradale e che è risultato in concreto difficilmente gestibile per le Regioni stesse, sia sotto l'aspetto economico che sotto quello operativo. D'altra parte poche Aziende possono vantare - come può fare l'Anas - una storia così lunga ma, soprattutto, un legame così profondo con tutto il territorio del Paese e una presenza capillare in ogni regione».
L'Anas dedica grande attenzione e notevoli risorse anche nella difesa della legalità. Quali i risultati ottenuti dalla collaborazione attiva tra l'Anas e le Forze Armate e, in particolare, con l'Esercito italiano, che si è sviluppata nel corso degli ultimi anni nella gestione congiunta delle emergenze nazionali?
«La collaborazione attiva tra l'Anas e le forze armate e, in particolare, con l'Esercito italiano, si è sviluppata nel corso degli ultimi anni nella gestione congiunta delle emergenze nazionali, in azioni di protezione civile e attraverso i corsi di formazione professionale realizzati dalla Società. Occorre ricordare che l'Azienda è grata al Governo, al Ministro Matteoli in particolare, e al Prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, per aver autorizzato l'Esercito ad assegnare le risorse necessarie a presidio dei cantieri della nuova A3. Per questo motivo, da giovedì 10 febbraio 2011, un contingente di 60 militari del 5 Reggimento Fanteria "Aosta", presidia alcune aree di cantiere di interesse strategico attive nella provincia reggina. Il presidio si avvale anche di una rete integrata di videosorveglianza progettata da Anas, attraverso un monitoraggio visivo 24 ore su 24 delle aree interessate dai lavori in corso nel V e Vi macrolotto dell'A3 Salerno-Reggio Calabria. Dal 2005 ad oL4:i, infatti, sui cantieri dell'autostrada A3 si sono verificati numerosi atti criminosi che hanno indotto alcune imprese appaltatrici a dichiararsi costrette, se non fossero mutate le condizioni, ad abbandonare i lavori. Oltre allo sforzo finanziario, tecnico e organizzativo, l'Anas dedica grande attenzione e notevoli risorse nella difesa della legalità per raggiungere l'ambizioso obiettivo di completare i lavori, iniziati o appaltati, entro il 2013».