Presentata l'ipotesi di Autostrade per l'Italia del passante nord di Bologna
La proposta prevede tracciato accorciato, limite di velocità a 130 km all'ora e nessun pedaggio.
Oggi, durante un incontro promosso dal Collegio Costruttori Edili a Bologna, l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia S.p.A. Giovanni Castellucci ha illustrato a grandi linee il progetto per il Passante Nord di Bologna. L’incontro in cui si approfondiva il tema del futuro infrastrutturale locale è sembrato il consesso adatto a tale annuncio, infatti era presente anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli. L’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Castellucci ha sottolineato che:"Sollecitati dal ministero delle Infrastrutture e dall'Anas abbiamo sviluppato delle ipotesi di lavoro che abbiamo inviato loro tre mesi e adesso ci attendiamo che inizi il confronto sul territorio". Tuttavia sull'infrastruttura, resta ancora il nodo del pronunciamento dell'Unione Europea che deve dire se l'opera può essere affidata in modo diretto (nel caso venga considerata un potenziamento dell'autostrada) o se sia necessario procedere attraverso la procedura più lunga del bando di gara. Infatti Castellucci ha anche sottolineato e chiarito questo problema sulla procedura da seguire: "Mi sembra che oggi sia emerso chiaramente che l'autorizzazione da parte della Comunità Europea presuppone una modifica del progetto e della sua funzionalità nella logica di trasformarla in un potenziamento fuori sede". Pertanto è in questa ottica di 'bypass' intermedio, più breve quindi rispetto al tracciato originale, che si inserisce l'ipotesi di Autostrade che, per voce del suo Amministratore Delegato, si dice anche contraria a sistemi di finanziamento dell'opera che implichino pedaggi ad hoc sugli automobilisti. "Tutto quello che sarà potenziamento autostradale potrà mantenere il limite di 130 chilometri all'ora, quindi questo potrà essere un incentivo a utilizzare il passante stesso, nella misura in cui l'estensione chilometrica non sia eccessiva" spiega Castellucci che aggiunge, infine, "ogni volta che si costringe l'utenza a pagare il pedaggio, soprattutto per finanziare un'opera che non sta utilizzando si fa qualcosa di sbagliato".