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Briciole di pane

Progetto transfrontaliero contro traffico sulle Alpi

Obiettivo: monitorare gli effetti correlati al crescente traffico stradale transalpino

Aosta, 22 novembre 2010 - Monitorare gli effetti correlati al crescente traffico stradale transalpino e individuare misure per garantire la sostenibilita' di questo fenomeno. E' quanto si propone 'iMOnitraf!', progetto finanziato nel quadro del programma europeo di cooperazione trasfrontaliera transnazionale Spazio Alpino 2007-2013 e che mette assieme sette regioni dell'arco alpino nelle quali sono localizzati i principali corridoi di transito (Frejus e Monte Bianco tra Francia e Italia, Gottardo in Svizzera, Brennero e Tarvisio tra Austria e Italia). Il progetto e' finanziato per un totale di 1 milione 734 mila 768 euro, di cui 1 milione 16 mila 833 euro provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Tra i partner anche la Valle d'Aosta, che lo scorso ottobre ha ospitato un evento collegato a 'iMonitraf!' in occasione del quale tecnici e amministratori valligiani, quelli del Cantone svizzero di Zug e gli altri partner di progetto hanno eseguito una visita tecnica al traforo del Gran San Bernardo. La dotazione finanziaria per la Valle d'Aosta per il progetto e' composta da una quota di 58 mila 175 euro (di cui 44 mila 213 da contributi Fesr) per la Direzione ambiente della Regione e da un'altra di 206 mila 563 euro (di cui 156 mila 988 da Fesr) per l'Arpa locale. 'iMonitraf!' si propone di mettere in atto una strategia comune tra i partner per gestire il traffico alpino che si basa su tre pilastri. Il primo e' costituito dalla risoluzione Monitraf firmata a Innsbuck nel 2008 e che prevede il rafforzamento e l'estensione dei rapporti tra le parti coinvolte ''in modo da permettere alle regioni alpine di parlare con voce comune in ambito europeo''. Inoltre, si punta a far diventare la tematica dei trasporti di persone e merci oggetto di una strategia di sostenibilita' comune alle regioni alpine, di esempio anche per i livelli nazionali e internazionali. Infine, il terzo pilastro punta ad implicare gli attori locali nelle valutazioni relative alle elaborazioni previsionali sull'evoluzione dei trasporti transalpini elaborate dal progetto.