Renata Polverini e i suoi progetti per la Regione Lazio
Novità per le infrastrutture del Lazio

Infrastrutture al primo posto. La neo Presidentessa della Regione Lazio Renata Polverini, in una lettera a Il Messaggero, ha illustrato i suoi programmi di potenziamento della rete stradale e autostradale della Regione Lazio. Tra i primi obiettivi la Polverini ha sottolineato la necessità di adeguare l’arteria Roma-Latina (che dovrà essere realizzata dalla società mista Anas-regione Lazio) e renderla più sicura, innalzando gli standard di sicurezza e migliorando la qualità del servizio per tutti gli utenti. Infatti tale strada è percorsa quotidianamente da un gran numero di pendolari (sia chi si reca a Roma sia chi va nelle numerose zone industriali che si trovano lungo l’infrastruttura). Il Presidente si impegna a mettere in campo tutte le risorse disponibili per la messa in sicurezza dell’arteria. Inoltre la Polverini ha intenzione di: potenziare il corridoio tirrenico settentrionale verso Grosseto, riprendere il progetto del corridoio tirrenico meridionale che va da Fiumicino a Formia, completare la Orte-Civitavecchia, la Cassia Bis e la Ferentino-Sora, raddoppiare la Salaria e realizzare la Cisterna Valmontone. Questi progetti dovranno essere sostenuti da un Accordo di Programma Quadro con il Ministero delle Infrastrutture, il Comune di Roma e le Province del Lazio, per decidere i modi e i tempi per indirizzare e reperire le ingenti risorse necessarie. Oltre alle priorità della viabilità, il Presidente rilancia anche la necessità di adeguare il sistema ferroviario regionale. La Polverini sottolinea che la giunta uscente ha investito in questo settore fondamentale solo lo 0,13% del bilancio e che non è stato rispettato il contratto di servizio da parte di Trenitalia. Come è noto il trasporto su rotaia sostiene quotidianamente gli spostamenti dei cittadini all’interno della regione e spesso è giudicato dagli utenti non adeguato sia per i ritardi che per la scarsa qualità del servizio in genere. La Polverini rilancia quindi la necessità di migliorare l’efficienza dei trasporti su ferro e su gomma nella regione per migliorare i collegamenti e arrivare a una vera integrazione ferro-gomma.