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Briciole di pane

Reti di Comunicazione: la settimana del 4 ottobre in pillole

UE: sicurezza stradale

Il 27 settembre il Paramento europeo ha approvato una risoluzione sul piano d'azione in materia di sicurezza stradale (COM(2010)389) che si prefigge l'obiettivo di dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2020. Al fine di scongiurare completamente nel lungo termine i decessi da incidenti stradali ("visione zero"), nella risoluzione, tra l'altro si sollecita l'integrazione delle considerazioni legate alla sicurezza stradale in tutti i campi politici pertinenti, quali l'educazione, la salute, l'ambiente, la politica sociale e la cooperazione giudiziaria e di polizia. Si invita inoltre la Commissione europea a: designare, entro il 2014, un coordinatore europeo per favorire l'applicazione delle misure in materia negli Stati membri; creare un forum di cooperazione di pubblici ministeri, autorità di polizia, associazioni di vittime della strada e osservatori della sicurezza stradale per migliorare l'applicazione dei codici della strada; commissionare uno studio sull'impatto socioeconomico dei decessi e delle lesioni dovuti agli incidenti stradali. Inoltre, il 29 settembre è stata approvata definitivamente la direttiva riguardante l'applicazione di sanzioni ai conducenti che commettono un'infrazione in uno Stato membro diverso da quello in cui risiedono. La direttiva è in attesa di essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'UE e dovrà essere recepita negli ordinamenti nazionali entro due anni

UE: rispetto delle norme sociali nel settore del trasporto su strada

Il 28 settembre la Commissione europea ha emesso un parere motivato (secondo stadio della procedura di infrazione) contro l'Italia per non aver comunicato le misure relative alla creazione di un sistema di classificazione del rischio volto a garantire controlli mirati sulle imprese che non rispettano le disposizioni in materia di tempi di guida e di riposo per i conducenti professionisti e tachigrafo digitale di cui alla direttiva 2006/22/CE. La direttiva è stata recepita nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo 4 agosto 2008, n.144, che all'articolo 11 prevede l'adozione, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore dello stesso d.lgs., di un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per definire i criteri e le modalità del sistema di classificazione del rischio. Se entro due mesi l'Italia non notificherà le misure adottate per garantire la conformità al diritto dell'UE, la Commissione si riserva di deferirla alla Corte di giustizia dell'UE. Ricorso contro i verbali di infrazione al codice della strada Con la pubblicazione del D.Lgs. n. 150/2011 in Gazzetta ufficiale n. 220 del 2011 recante disposizioni in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione (ex legge delega n. 69/2009), a partire dal 7 ottobre 2011 saranno dimezzati - da 30 giorni - i tempi per proporre ricorso al giudice di pace avverso il verbale di accertamento di infrazione stradali per sanzioni fino a 15.493 euro. Nel caso in cui il presunto contravventore risieda all'estero, il tempo concesso per ricorrere rimarrà pari a 60 giorni Il 27 settembre si è svolto un incontro tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteoli, e il suo omologo francese, Mariani, nel corso del quale è stato raggiunto un accordo politico sulla ripartizione dei costi per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. L'UE finanzierà il 30% dei costi; la parte rimanente sarà equamente suddivisa tra Francia e Italia. Rispetto ai precedenti accordi, si prevede la realizzazione dell'opera in due fasi. la prima del valore di circa 8,2 miliardi di euro, per cui sono in corso le opere propedeutiche, riguarderà la realizzazione del tunnel di base e di due stazioni internazionali a Susa e a San Jean de Maurienne; la seconda riguarderà la costruzione dei tunnel di Belledonne e Glandon in territorio francese e, se ritenuto necessario, del tunnel dell'Orsiera, sul lato italiano.

UE: finanziamenti di progetti nel Mar Adriatico

Il 27 settembre l'Agenzia esecutiva per le reti TEN ha pubblicato un invito a presentare proposte per la realizzazione, entro la fine del 2012, di uno studio riguardante la creazione di una passerella multimodale e multiportuale che dovrebbe comprendere i porti del nord Adriatico (Venezia, Trieste, Monfalcone, Ravenna ed Ancona, e il porto sloveno di Koper). Il progetto è inteso a migliorare l'interoperabilità e la comodalità mediante collegamenti tra i porti e le piattaforme logistiche continentali e a potenziare i collegamenti strategici tra il Mediterraneo e il Mar Nero. L'UE finanzierà il 50% del costo complessivo del progetto, per un importo pari ad 1 milione di euro.

Privatizzazione Tirrenia

Secondo notizie di stampa (IlSole24ore del 1 ottobre 2011), il Commissario UE alla concorrenza, Joaquin Almunia, avrebbe intenzione di proporre alla Commissione di aprire un'indagine approfondita sulle procedure della vendita della società Tirrenia ai privati. La proposta è basata su presunti contrasti della procedura di privatizzazione con il criterio di trasparenza circa le condizioni sugli obblighi del servizio pubblico: nella procedura di privatizzazione della capogruppo, ad esempio, non vengono indicate nel dettaglio le rotte sovvenzionate. La proposta sottolinea come non sia in discussione il modello di privatizzazione, bensì le modalità con cui si attua la procedura che non appare concepita per ottimizzare il prezzo di vendita, stante la sostanziale discrezionalità nella valutazione delle offerte e la possibilità che si crei un vantaggio economico per l'acquirente. A fine luglio il Governo aveva raggiunto un accordo con la cordata acquirente CIN (Compagnia italiana di navigazione), che riunisce i principali operatori del settore, quali Grimaldi Group, Moby e Grandi Navi Veloci, fissando un prezzo di cessione pari a 380 milioni di euro (200 milioni alla firma dell'accordo e i restanti tre tranche da 60 milioni dopo aver incassato i contributi pubblici previsti), con l'impegno di salvaguardare le rotte di continuità territoriale e 1.600 posti di lavoro. Il contratto, in particolare, prevede l'acquisto del marchio "Tirrenia", di 18 navi e linee attraverso una convenzione da stipularsi con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. UE: ipotesi di modifiche al corridoio Berlino-Palermo In seguito alla proposta della Commissione europea di giugno scorso di sostituire il tragitto originario del corridoio transeuropeo Berlino-Palermo con un nuovo tracciato Helsinki-La Valletta, che vedrebbe soppressa la sua sostituzione con una nuova tratta Napoli-Bari, il 30 settembre si è svolto a Bruxelles un incontro tra il viceministro per le infrastrutture e i trasporti, Castelli, e la Commissione europea nel corso del quale quest'ultima avrebbe riconosciuto il valore oggettivo delle motivazioni addotte dall'Italia circa l'importanza del corridoio Berlino-Palermo (per un approfondimento si rinvia al

Bollettino Attività UE "Corridoio Berlino-Palermo: ipotesi di modifica", n. 188, del 3 ottobre

Si è conclusa il 29 settembre scorso l'asta per l'assegnazione delle frequenze radioelettriche su 24 lotti Lte (Long term evolution, vale a dire la quarta generazione di telefonia mobile a 100 Mbit/s) relative alle bande Mhz 800, 1.800, 2.000 - quest'ultima senza offerte - e 2.600, con frequenze doppie, cioè pari a 300 Mhz, rispetto ai 145 Mhz della vendita delle licenze Umts nel 2000. Il totale dell'asta ha fatto segnare un incasso di 3.945.295.100 euro, ripartiti per il 75% (2.962.300.000 euro) per la frequenza più pregiata degli 800 Mhz ed il resto alle altre due frequenze dei 1.800 e 2.660 Mhz, pagate rispettivamente 505.995.100 euro (il 13% dell'asta) e 477.000.000 euro (il 12%). Telecom Italia e Vodafone hanno coperto il totale incassato dall'asta con un esborso, per ciascuna azienda, del 32% (rispettivamente di oltre 1.260,3 e 1.259,6 milioni di euro), mentre Wind e H3g hanno pagato rispettivamente il 28% (circa 1.120 milioni) e l'8% dell'asta (circa 305 milioni). Le frequenze acquistate da H3g sulla banda 1.800 Mhz sono state semplicemente "opzionate" in quanto per esse deve essere ancora stabilito il prezzo, considerato che l'azienda telefonica rivendica il diritto di acquisirle a titolo gratuito analogamente a quanto avvenuto a favore delle altre aziende. Ai sensi della legge di stabilità per il 2011 (art. 1, co. 13, legge n. 220/2010), la quota che supera la base di gettito stimata (2.400 milioni) dovrebbe essere destinata per il 50% (800 milioni circa) al settore tlc e comunicazioni elettroniche.

UE: internet e minori

Secondo una relazione pubblicata dalla Commissione europea il 30 settembre - che integra quella pubblicata nel giugno 2011 sull'attuazione dell'accordo da parte di 14 siti di socializzazione in rete - solo due social network su nove (Habbo Hotel e Xbox Live) presentano impostazioni predefinite che rendono accessibili i profili personali dei minori esclusivamente alla loro lista di contatti autorizzata. La relazione esamina in particolare l'applicazione dell'accordo europeo sulla socializzazione in rete più sicura da parte delle piattaforme per la creazione di blog (Skyrock) e per i giochi (Xbox Live), di quelle per la condivisione di foto e video (YouTube, Dailymotion, Flickr), dei mondi virtuali (Habbo Hotel, Stardoll), delle piattaforme che hanno alcune funzionalità di socializzazione in rete (Windows Live) e di quelle che permettono la creazione di profili personali con la possibilità di pubblicare post, foto e aggiornamenti.

di A.F.