Reti di trasporto: la settimana del 4 ottobre in pillole
Nuovi treni per l’alta velocità
Il 30 settembre scorso è stato firmato da Trenitalia il contratto con AnsaldoBreda per la gara da 1,5 mld di euro, per la fornitura di 50 treni dell'alta velocita'. Lo ha reso noto l’amministratore delegato Moretti. La firma del contratto giunge dopo che il TAR del Lazio ha respinto l'istanza cautelare con la quale la compagnia francese Alstom chiedeva di confermare il decreto cautelare del 27 agosto scorso, che aveva sospeso la decisione da parte di Trenitalia di assegnare ad AnsaldoBreda la gara. Secondo il giudice amministrativo, la concessione della misura cautelare, arrestando la procedura concorsuale, determinerebbe un grave pregiudizio al servizio pubblico. La trattazione del merito del ricorso è stata fissata al prossimo 18 novembre.
Eurocontrol: traffico aereo
Secondo i dati pubblicati nel bollettino mensile di Eurocontrol, il traffico aereo è cresciuto in Europa del 2,9% a luglio e del 3,5% in agosto, rispetto ai mesi corrispondenti del 2009. In aumento anche i ritardi dei voli: +20% a luglio e +7% in agosto. Si prevede che, alla fine del 2010, l’incremento del traffico in Europa non supererà il +1,6% rispetto al 2009, anche a causa della forte contrazione di aprile dovuta alla crisi del vulcano in Finlandia. Una crescita più consistente (+4,7%) è attesa per il 2011.
AGCM interviene sull’accordo con i gestori di carburanti
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inviato il 30 settembre una segnalazione a Governo e Parlamento, secondo cui l’accordo tra il Governo e i gestori peggiora la riforma della distribuzione dei carburanti, delineata nelle bozze del disegno di legge sulla concorrenza, e allontana la possibilità di ridurre il differenziale del prezzo italiano rispetto alla media europea. Viene invece giudicata positivamente la conferma, nelle sue linee fondamentali, della liberalizzazione delle forme contrattuali per la gestione dell’impianto di distribuzione di carburante che, eliminando il vincolo di esclusiva, potrà contribuire alla definizione di un sistema distributivo più concorrenziale. Secondo l’Autorità le modifiche introdotte per scongiurare lo sciopero dei benzinai ritarderanno l’ammodernamento della rete di distribuzione di carburante nazionale, ed è auspicabile che vengano eliminate dal testo del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza.
UE: violazione della normativa in materia sociale e di sicurezza stradale
Il 29 settembre la Commissione europea ha inviato due pareri motivati all’Italia per non avere comunicato le misure di recepimento rispettivamente della direttiva 2009/4/CE sul controllo dei periodi di guida e di riposo e della direttiva 2009/5/CE relativa alle disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada. Entrambe le direttive, il cui termine di recepimento è scaduto il 31 dicembre 2009, sono intese a garantire la sicurezza sulle strade ed eque condizioni di concorrenza tra gli autotrasportatori. In caso di mancata notifica entro due mesi delle misure di recepimento da parte dell’Italia, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia dell'UE.
Osservatorio autotrasporto
Il 29 settembre si è svolta la prima riunione dell’Osservatorio sull’autotrasporto, che dovrà stabilire i costi minimi dell'autotrasporto, ora obbligatori per legge. Istituito dal D.L. n. 112 del 2008, l’organismo opera nell'ambito della Consulta per l'autotrasporto con lo scopo principale di elaborare i costi chilometrici del gasolio degli autotrasportatori in conto terzi, al fine di fissare i nuovi costi minimi da applicare nei trasporti stradali non contemplati dagli accordi volontari di settore.
UE: sistemi di frenatura dei motocicli
Al fine di aumentare la visibilità dei motociclisti, rafforzandone in tal modo la sicurezza, il 1° ottobre la Commissione europea ha proposto il montaggio obbligatorio su tutti i veicoli della categoria L (ciclomotori, motocicli con e senza sidecar, tricicli, ecc.) di sistemi frenanti avanzati e di un dispositivo automatico di accensione dei proiettori. E’ stato proposto altresì di fissare per tali veicoli limiti di emissione da rispettare entro il 2020. La Commissione intende estendere l’attuale quadro legislativo anche ai veicoli ibridi o unicamente elettrici, dato che questo tipo di propulsione, per i veicoli della categoria L, è già prodotto in serie da anni.
UE: violazione della normativa in materia di tasse portuali
Il 29 settembre la Commissione europea ha inviato un parere motivato all’Italia per violazione del regolamento (CE) n. 4055/86 relativo alla liberalizzazione dei trasporti marittimi tra Stati membri e tra Stati membri e paesi terzi, in base al quale gli Stati membri non possono applicare ai traffici interni all'UE o alle navi in provenienza o dirette verso porti extraeuropei tasse portuali superiori a quelle applicate ai trasporti nazionali. La Commissione osserva che la normativa italiana in materia (D.P.R. n. 107/2009) prevede per i traffici all'interno dell'UE tasse superiori a quelle applicate ai trasporti nazionali. Nel caso in cui l’Italia entro due mesi non si conformi ai rilievi formulati dalla Commissione, quest’ultima potrà adire la Corte di giustizia dell'UE.
Spagna: nuova legge sui porti
Il 7 agosto 2010 è stata pubblicata la Legge 33/2010, di modifica della Legge 48/2003, sul regime economico e sulle prestazioni di servizi nei porti di interesse generale. Dopo che la Legge 27/1992 aveva stabilito i principi di autonomia gestionale e di autosufficienza finanziaria dei porti, la nuova legge insiste sulla flessibilità del modello tariffario di ciascuna autorità portuale, al fine di adattarlo meglio alla realtà economica del momento, nonché sulla liberalizzazione dei servizi e delle attività commerciali portuali. La legge del 2003 aveva già configurato le entrate derivanti dalle tariffe portuali applicate ai privati come “tasse”; ora le nuove misure modificano il sistema degli abbuoni applicabili, aumentandone alcuni e incorporandone altri al fine di sviluppare la competitività, la produttività e la qualità. Le tasse di utilizzo mantengono sia una struttura, sia importi di base comuni a tutte le autorità portuali, con la possibilità per ciascuna di esse di stabilire dei coefficienti correttivi differenti per il carico e il passaggio delle mercanzie, in modo da tener presente per ogni autorità la struttura dei costi in un quadro di concorrenza leale e garantendo il principio di autosufficienza economica. La legge ribadisce il libero accesso regolamentato alla prestazione di servizi, in un quadro di libera e leale concorrenza tra operatori, eliminando dal novero dei servizi portuali i servizi di deposito e di trasporto orizzontale. L’attività dei lavoratori portuali dovrà svolga unicamente nell’ambito di una nuova tipologia societaria, denominata “Società di gestione di stivatori portuali, Società anonima”. I Consigli di amministrazione delle autorità portuali dovranno infine ridurre il numero dei propri componenti.