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Briciole di pane

Reti di trasporto: la settimana dell'8 giugno in pillole

AGCom: approvato il Piano Nazionale delle frequenze

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato il 3 giugno il Piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive (PNAF) per il digitale terrestre. Il Piano si conforma ai principi di uso pluralistico ed efficiente delle frequenze su tutto il territorio previsti dalle norme legislative vigenti e dagli indirizzi comunitari, fornendo i criteri tecnici e metodologici per la pianificazione, nazionale e locale. Nel piano, sono identificate le frequenze delle reti televisive nazionali da utilizzare di norma in tecnica isofrequenziale. Tali reti, tra cui quelle destinate a nuovi soggetti (dividendo digitale interno), sono equivalenti tra loro, sia in termini di copertura sia in termini di coordinamento internazionale. Il Piano tiene inoltre conto degli specifici obblighi di servizio pubblico, dell’articolazione regionale di Rai 3 e dell’informazione, nonché dello sviluppo dei servizi innovativi. Secondo quanto indicato dalla legge, il PNAF riserva oltre un terzo delle frequenze pianificabili alle emittenti televisive locali. Al fine di garantire il massimo pluralismo e di favorire un uso efficiente ed effettivo delle frequenze, la pianificazione di dettaglio avverrà attraverso la convocazione di appositi “tavoli tecnici”, anche per assicurare continuità a quanto avvenuto nelle regioni che hanno già effettuato il passaggio al digitale terrestre. Il Piano pone particolare attenzione alla futura utilizzazione delle frequenze che, secondo gli indirizzi comunitari, sono destinate a servizi di telecomunicazioni (dividendo digitale esterno) per servizi innovativi quali la banda larga mobile di quarta generazione. È infatti previsto, sin da ora, di mettere a disposizione di tali servizi le risorse inutilizzate (le cosiddette “white spaces”).

UE: sviluppi del mercato delle comunicazioni elettroniche

Il 1° giugno la Commissione europea ha pubblicato una relazione (COM(2010)271) sugli sviluppi dei mercati delle comunicazioni elettroniche nell’UE dalla quale si evince che, sebbene tali mercati siano diventati più concorrenziali, non esiste ancora un mercato unico. A tale proposito la relazione ricorda che l'Agenda digitale per l'Europa (COM(2010)245) invita ad attuare la normativa UE in materia di comunicazioni in maniera rapida e coerente e preannuncia l’intenzione della Commissione di proporre misure adeguate per ridurre i costi derivanti dalla mancanza di un mercato unico di servizi competitivi nel settore delle comunicazioni. Si sottolinea, inoltre, che l'incertezza dal punto di vista della regolamentazione potrebbe ostacolare i progetti di investimenti intensivi in materia di infrastrutture come le reti di accesso della nuova generazione (NGA).

UE: uso delle tecnologie dell’informazione per aiutare le persone anziane

Nell’ambito del programma 2008-2013 dedicato alla domotica per le categorie deboli (Ambient Assisted Living, AAL), il 3 giugno è stata lanciata una consultazione, che si concluderà il 1° luglio 2010,VIZIOsull’applicazione efficace delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) per migliorare la qualità della vita e la salute degli anziani e di altri gruppi vulnerabili, riducendo i costi dell'assistenza sociale e sanitaria e offrendo nuove opportunità di mercato per l'industria e i fornitori di servizi nell’UE. La consultazione intende contribuire al perseguimento dell’obiettivo stabilito dall'Agenda digitale per l'Europa (COM(2010)245) di raddoppiare, entro il 2015, il numero di anziani che vivono in modo autonomo.

Enac: 130 i italiani Enac: 130 milioni di passeggeri nel 2009 negli scali italiani

L’ENAC informa che sul proprio sito internet (www.enac.gov.it) sono stati pubblicati i dati di traffico di tutti gli aeroporti italiani nell’anno 2009. L’anno scorso gli aeroporti nazionali hanno ospitato 129.833.668 passeggeri con una diminuzione del 2,3% rispetto al 2008. L’Aeroporto di Roma Fiumicino, con i suoi 33.415.945 passeggeri, si conferma il principale scalo del Paese, seguito da Milano Malpensa con 17.349.602. Al terzo posto vi è Milano Linate con 8.293.839, al quarto Bergamo con 7.086.755, al quinto Venezia con 6.655.612, al sesto Catania con 5.905.074, al settimo Napoli con 5.310.965, all’ottavo Bologna con 4.765.232, al nono Roma Ciampino con 4.757.136 e al decimo posto Palermo con 4.352.778.

Trasporto aereo aprile Trasporto aereo: calo dei passeggeri nel mese di aprile

Secondo i dati forniti da ACI (Airports Council International), nel mese di aprile si è registrata un riduzione del numero di passeggeri del trasporto aereo, dovuta essenzialmente alla chiusura di numeroso scali europei per sei giorni, a seguito dell’eruzione del vulcano islandese. Ne è derivato un calo del 14% del traffico passeggeri. Le aree più colpite sono state Gran Bretagna, Irlanda e Scandinavia.

Corte di giustizia europea sul risarcimento per perdita bagagli

Corte di giustizia europea sul risarcimento per perdita bagagli La Corte di Giustizia europea, con una sentenza del 6 maggio 2010, ha dichiarato che il risarcimento previsto dall´art. 22 della convenzione di Montreal riguardante il risarcimento previsto per i casi di distruzione, perdita o danneggiamento del bagagli, deve intendersi comprensivo non solo dei danni materiali ma anche di quelli morali. La Corte ha quindi confermato che i passeggeri potranno richiedere in caso di smarrimento un risarcimento omnicomprensivo fino a un tetto massimo di 1.000 DSP (definiti dal Fondo Monetario Internazionale) (circa 1.134,00 euro), sia a titolo di danno morale cha a titolo di danno materiale. Va ricordato che l´orientamento della giurisprudenza italiana, radicatosi nel corso degli ultimi anni, configura la possibilità per il passeggero danneggiato di richiedere non solo il valore del collo - forfettariamente quantificato in 1000 DSP - ma anche il danno morale conseguente all´indisponibilità dei beni contenuti nello stesso.

Ecopass a Messina

Dal primo giugno è attivo il pagamento per il transito degli autoveicoli in alcune zone della città di Messina, e per i camion diretti all'imbarco. Il provvedimento, adottato in via sperimentale, prevede un pedaggio di 5 euro per autocarri singoli e di 8 euro per autoarticolati ed autotreni. I veicoli devono pagare l'Ecopass tutti i giorni lavorativi, dalle ore 7 alle 24 e nei giorni festivi dalla mezzanotte alle ore 7 e dalle 22 alle ore 24.

A.F.