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Briciole di pane

Reti di trasporto in pillole

Alitalia: approvato il bilancio 2009

Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia, riunito a Roma il 18 marzo, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio del 2009 riferito al consolidato di Gruppo. Nel comunicato emesso dalla Compagnia, si rileva che nel corso del 2009 il Gruppo Alitalia ha registrato ricavi per 2.921 ml. €, con 21,8 milioni di passeggeri trasportati, un risultato operativo di -274 ml. € e una perdita netta, dopo accantonamenti ed oneri straordinari, pari a 326ml. €. Tali risultati sono in linea con le attese e coerenti con l’obiettivo di pareggio operativo nel 2011. Il coefficiente medio di riempimento degli aerei è stato nel 2009 pari al 65% con un andamento crescente, dal 59% del primo semestre, al 71% del secondo semestre. Positivi anche gli andamenti del ricavo medio per passeggero, cresciuto del 5,7% tra il primo e il secondo semestre, e della quota di mercato domestico del Gruppo Alitalia, che nel gennaio 2010 ha raggiunto il 53%, superiore a quella complessivamente detenuta da Alitalia e Air One nel 2008. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre risultava pari a 799 ml. €, principalmente per effetto dell’indebitamento sulla flotta di aerei di proprietà (879 ml. €). La disponibilità liquida totale, comprendente le linee di credito non utilizzate, risultava al 31 dicembre pari a circa 330 ml. €. Lo scenario di mercato previsto per il 2010 rimane critico, pur registrando il settore segnali di ripresa, per quanto finora limitati a Nord America e Asia.

Fusione Iberia–British

Secondo quando riportato dal quotidiano economico Madrid Expansion, l’accordo finale di fusione fra Iberia (Líneas Aéreas de España) e British Airways dovrebbe essere concluso il prossimo 25 marzo. Le due società avevano firmato un protocollo di accordo di fusione nel novembre 2009.

Sicurezza stradale al Senato

La Commissione del Senato ha ripreso l’esame della proposta di legge, approvata dalla Camera nel luglio scorso, in materia di sicurezza stradale. Nella seduta del 17 marzo sono stati votati gli emendamenti agli articoli 3, 4, 6, 7, 8, 10, 11, 12, e 13. Pronunciadella Cassazione sugli autovelox Cassazione sugli autovelox La Corte di Cassazione, VI sezione penale, con la sentenza n. 10620 ha stabilito che sono irregolari, per abuso d'ufficio, gli appalti a ditte private per l'installazione nei territori comunali di apparecchi autovelox, quando il valore della gara viene determinata con una percentuale sugli incassi delle future infrazioni rilevate. La Cassazione ha rilevato che l'accertamento delle infrazioni al codice della strada “costituisce un servizio di polizia stradale non delegabile a terzi” e che le apparecchiature utilizzate “devono essere gestite direttamente dagli organi di polizia stradale e devono essere nella loro disponibilità”. Quanto al budget per la fornitura degli apparecchi, la Suprema Corte rileva che essi hanno una “finalità preventiva, e non repressiva o di finanziamento pubblico o lucro privato. Pertanto determinare il costo del noleggio delle apparecchiature in base agli importi delle multe è un parametro "contrario ai principi della Costituzione”

Pronuncia della Consulta Generale per l’autotrasporto

Con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono stati nominati, in attuazione del regolamento organizzativo di cui al DPR n. 123/2009, i nuovi componenti della Consulta Generale per l’Autotrasporto e la Logistica. La Consulta è il massimo organo collegiale dell’autotrasporto e svolge attività propositiva, di programmazione, di studio, monitoraggio e consulenza delle autorità politiche per la definizione delle politiche nel settore. All’attenzione dell’organo ci sarà sin dalle prime sedute l’approvazione del piano della logistica e la costituzione dell’Osservatorio sui costi dell’attività di autotrasporto, dal quale dipende la disciplina dei costi minimi della sicurezza delle imprese del settore.

UE: trasporto merci pulito

Il 15 marzo la Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell’ambito del programma Marco Polo II (regolamento (CE) n. 1692/2006) inteso a favorire il trasferimento del trasporto merci dalla strada a modalità più rispettose dell’ambiente quali il trasporto marittimo, ferroviario e fluviale. La dotazione finanziaria ammonterà a 64 milioni di euro, con una percentuale di finanziamento pari a 2 euro per 500 tonnellate al chilometro di merci trasferite. Il ricorso a procedure semplificate (presentazione di domande in modo isolato, procedura di selezione accelerata e abbassamento delle soglie di ammissibilità) dovrebbe facilitare la partecipazione delle PMI.

Veicoli di interesse storico

Sulla Gazzetta Ufficiale del 19 marzo è stato pubblicato il decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti 17 dicembre 2009, in materia di disciplina e procedure per l'iscrizione dei veicoli di interesse storico e collezionistico nei registri, nonché per la loro riammissione in circolazione e la revisione periodica. Il decreto detta requisiti e criteri per la circolazione di tali veicoli, con riferimento sia alle modalità di conservazione, sia alla verifica delle prescrizioni di sicurezza, anche in relazione a quanto disposto dal decreto legislativo n. 209/2003, di attuazione della direttiva 2000/53/CE, relativa ai veicoli fuori uso.

EU: uso dei cellulari a bordo delle navi

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, serie L, n. 72, del 20 marzo, sono state pubblicate le nuove norme, adottate dalla Commissione europea, riguardanti l'uso dei telefoni cellulari a bordo delle navi che operano nelle acque territoriali dell’UE. La Commissione invita gli Stati membri a liberalizzare le rispettive procedure di autorizzazione per consentire agli operatori di uno Stato membro di fornire servizi di comunicazioni mobili a bordo nelle acque territoriali di altri Stati membri, senza dover ottenere nuove licenze. Le nuove norme, che sostituiranno le diverse disposizioni nazionali in materia, consentiranno altresì di monitorare in tempo reale grazie a tele-sensori le merci trasportate. Gli Stati membri hanno dodici mesi per liberare le frequenze radioelettriche necessarie e adattare le rispettive legislazioni nazionali alle norme UE.

Andrea Franceschi