Assologistica, Mearelli: "Senza che ce ne accorgiamo, la logistica produce ricchezza ad ogni livello"
A maggio a Roma la Convention della Federazione di livello mondiale degli operatori dei magazzini e della logistica IFWLA
Roma, 22 marzo 2012 - Dal 14 al 16 maggio 2012 al Palazzo dei Congressi EUR di Roma avrà luogo la Convention della Federazione di livello mondiale degli operatori dei magazzini e della logistica IFWLA – International Federation of Warehousing and Logistics Associations, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed il patrocinio della Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione Europea, di Roma Capitale, della Provincia di Roma e della Regione Lazio.
Tradizionalmente itinerante nell’ambito delle regioni dei 18 Stati che riunisce, la Convention del sistema internazionale di trasferimento di beni e merci sarà partecipata da delegazioni provenienti da aree economiche di grande interesse, come Cina, Cipro, India, Iran, Giappone, Lettonia, Taiwan, Gran Bretagna e USA; e chiuderà la Presidenza italiana del Presidente di Assologistica Carlo Mearelli, passandola a quella cinese.
Ma questa edizione romana avrà anche la caratteristica del doppio evento, affiancando per la prima volta alla Convention, una exhibition - ROME LOWE, Logistics and Warehousing Exhibition - organizzata dalla Fiera Roma ed alla sua prima edizione, allo scopo di costituire un link proattivo tra le imprese di logistica in Italia e quelle degli altri paesi, come fortemente voluto dal Presidente Mearelli e da Assologistica.
Ingegner Mearelli, in Italia spesso si confonde la logistica con il trasporto. Questo che effetti produce sul settore?
Siamo ostaggio di un deficit culturale che distorce ad ogni livello il complesso delle attività della catena logistica come servizio complessivo dalla produzione all’utilizzatore finale. La logistica entra nelle imprese e nelle nostre case senza che ce ne accorgiamo e produce ricchezza ad ogni livello. In Italia ci si innamora dei numeri utili alla politica e non alla vera economia complessiva del Paese. Il trasporto, qualunque esso sia è una parte importante della catena dei processi logistici, ma appunto una parte, da noi invece è considerato l’unico vero valore. I risultati più eclatanti li vediamo: una compagnia aerea di riferimento che lascia questo settore agli olandesi; le Ferrovie al momento disattente; mentre la fanno da padrone le microimprese dell’autotrasporto che fanno fatica a resistere alle masse critiche europee e che tengono in ostaggio i Governi.
Ritiene che una manifestazione come quella dell’IFWLA possa costituire un punto fermo da cui partire per chiarire e rendere culturalmente visibile la logistica in Italia?
Guardi, quando ho assunto questo impegno, prima internazionale e poi con la presidenza di Assologistica, mi sono posto un obiettivo: far comprendere il ruolo strategico di questo settore per il Paese, cercando il più possibile di ragionare ad ampio spettro, dalle Università ai Palazzi del Potere. La manifestazione di Roma si inserisce in questa strategia, i nostri partner esteri ne sono una testimonianza attiva, arriveranno a Roma 80 Delegati a sostenere questa tesi. Debbo dire che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha per primo colto questo segnale, sostenendoci con il Suo Alto Patronato.
Dalla sinergia IFWLA – Assologistica quali vantaggi possono essere ottenuti per le imprese di logistica che operano in Italia?
Arriveranno a Roma colossi della logistica mondiali, a Roma ci sarà il passaggio dalla mia presidenza a quella del mio collega cinese Shan Shaoj. Parleremo di strategie e di siti logistici industrialmente utili; quello di Roma è un tavolo tecnico.
La Convention IFWLA è nata per esplorare i vari modelli di business logistici e stabilire relazioni di affari tra aree anche molto distanti tra loro geograficamente. Questa di Roma si svolgerà nelle medesime modalità delle precedenti edizioni o apporterà delle novità? Quali e perchè?
A noi è stato chiesto con forza di fare uno sforzo superando lo schema istituzionale che era tipico delle nostre assemblee annuali. Roma sarà il laboratorio di un modello parallelo tra sessioni tecniche ed incontri B2B, oltre che di percorso espositivo. Andiamo fieri di questo modello, che sarà ripetuto l’anno prossimo in Cina. Non è facile parlare di logistica in Italia, tanto meno a Roma, ma la sua scelta, che nel suo passato remoto ha usato a mani basse questa scienza, è stata ponderata.
La manifestazione prevede anche molti focus seminariali, tra cui uno incentrato sulla logistica dei beni artistici e culturali, di cui il nostro paese è forse il maggior detentore nel mondo. Ma quanto bravi siamo a gestire questa nicchia logistica rispetto ai competitor esteri?
Non abbiamo nulla da invidiare da altri Paesi, abbiamo aziende di eccellenza nel settore, penso allo sforzo di grandi imprenditori come ad esempio Alvise di Canossa, che ha fatto della logistica per l’arte la propria missione.
