Autostrade: Castellucci, 20 mld di investimenti in infrastrutture
L'Ad di Autostrade per l'Italia intervistato dal Corriere della Sera
Roma, 22 luglio 2012 - In un'intervista al Corriere della Sera, Giovanni Castellucci ha svelato che sono in arrivo 20 miliardi di investimenti per il piano di Autostrade per l’Italia. L’Ad di Autostrade ha precisato che le risorse a disposizione sono “ampiamente sufficienti” e quindi non ci sarà bisogno di nuovi finanziamenti per oltre due anni.
Castellucci si è anche soffermato sul carattere internazionale della Società, affermando: “Chiunque può comprare sul mercato quote della nostra azienda. Il nostro azionariato è da sempre molto internazionale. E lo stesso vale per l'acquisto dei bond per i quali la quota di sottoscrittori italiana è minore del 10%”. “Insomma il denaro che finanzia le nostre infrastrutture viene dall'estero” ha proseguito, “ma il nocciolo di controllo di questa azienda è stabile, con imprenditori che hanno obiettivi di lungo termine e visione industriale, come la famiglia Benetton”. Inoltre, sulla distribuzione del dividendo Castellucci ha spiegato che “per chi vuole restare sul mercato la distribuzione non è un optional. Peraltro è in linea con quello delle aziende di Stato nel settore delle utilities''.
L’Ad si è soffermato anche sul declassamento del debito pubblico, sostenendo che non crea problemi ad Autostrade per l'Italia: "Il declassamento è stato la presa d'atto di quello che il mercato aveva già sancito con l'aumento dello spread. Con uno spread così elevato, tutti i settori ad altissimo impiego di capitale, come le infrastrutture, vanno in difficoltà. Noi molto meno perché non ci avvaliamo più da anni del sistema bancario ma emettiamo direttamente corporate bond rivolti a grandi investitori istituzionali italiani”.
Castellucci ha anche sottolineato che a breve il gruppo è tranquillo, "ma in futuro il problema c'è: è legato alla lentezza con cui l'Europa sta affrontando il problema del finanziamento del debito sovrano". A proposito del finanziamento del settore infrastrutturale, Castellucci ha osservato che "molti progetti hanno già grosse difficoltà a farlo sul mercato bancario" e che “se dovessero essere massicci downgrading successivi diventerebbe più complicato, per tutti".
