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Briciole di pane

«Autovelox sull'E45? Uno strumento sbagliato che serve solo a far cassa»

L'intervista a Giordano Biserni, presidente dell'Associazione sostenitori e amici della Polstrada

Cesena, 9 settembre 2013 - Dopo l’ennesima tragedia, riecco le polemiche. Lo scorso 3 settembre il 42enne Alberto Domeniconi ha perso la vita schiantandosi contro il guardrail dell’E45 nei pressi dell’uscita Cesena Nord. La sua Dacia Logan è stata letteralmente squarciata nell’impatto con la cuspide spartitraffico. Una struttura da tempo al centro delle polemiche per la carenza di sicurezza sull’E45. Pochi giorni dopo, come un riflesso condizionato, è riemersa l’ipotesi di riattivare i controlli con l’autovelox lungo l’E45 (erano stati bloccati con decreto prefettizio anche in seguito all’inchiesta della magistratura su utilizzi illeciti da parte delle amministrazioni locali). Il sospetto generalizzato è che, con la scusa di punire gli automobilisti imprudenti, gli enti locali vogliano tornare a rimpinguare facilmente le casse comunali con una raffica di multe. Il problema della sicurezza resta però centrale per l’E45, così come quello del reperimento di fondi per le necessarie opere di manutenzione.

Il presidente dell’Asaps Giordano Biserni, contrario all’utilizzo dell’autovelox come semplice mezzo per ‘spennare’ gli automobilisti, lancia invece una proposta più circostanziata per tenere sotto controllo la velocità e destinare nello stesso tempo i soldi raccolti alla messa in sicurezza della strada. «Perché, invece di ripristinare l’autovelox sulla E45 come mi par di capire vorrebbero fare i sindaci dopo i recenti incidenti, in particolare l’ultimo della settimana scorsa, non si agisce in modo diverso installando Vergilius (il misuratore della velocità media tipo il Tutor della A14) destinando i proventi delle multe all’Anas per la indispensabile manutenzione della strada che versa in condizioni drammatiche?».

La proposta, precisa e perentoria nonostante la domanda retorica, è di Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, associazione degli Amici della polizia stradale.

 

Biserni, per caso la sua proposta è in polemica con i sindaci della vallata del Savio che grazie all’autovelox rimpinguerebbero le magre finanze?

«Nessuna polemica preventiva. Sto ai fatti e non credo proprio che l’incidente mortale avvenuto martedì scorso nei pressi dell’uscita di Cesena Nord sia addebitabile all’alta velocità. Il vero problema della E45, anche nel tratto cesenate, riguarda lo stato del suo manto e la capacità precaria che esso ha di trattenere il veicolo su strada. Intervenire con l’autovelox porterebbe sì soldi in cassa ai Comuni, ma non risolverebbe il problema e ancor di più farlo sulla scia della tragedia dei giorni scorsi sarebbe disdicevole, a mio modo di vedere».

 

Come funzionerebbe invece Vergilius?

«Vergilius ha un funzionamento simile a quello del Tutor delle autostrade: calcola la velocità media in un tratto delimitato da due portali dotati di sistema di rilevamento e registrazione. Potrebbero essere ad esempio fissati uno a Cesena e l’altro a Sarsina, oppure a Mercato Saraceno e Bagno di Romagna, o ancora in tutti e quattro le postazioni. Il sistema è stato studiato dall’Anas e ceduto poi in comodato d’uso alla Polizia Stradale con l’intenzione di liberare le pattuglie dal controllo di velocità lasciando fare all’occhio elettronico».

 

Gli introiti delle contravvenzioni andrebbero dunque all’Anas?

«Certo e Anas li utilizzerebbe per realizzare la improcrastinabile manutenzione di questa strada dissestata, causa principale degli incidenti. Non dico che gli automobilisti pagherebbero con piacere le multe, ma almeno saprebbero che il danaro delle contravvenzioni verrebbe utilizzato per sistemare e per rendere più sicura la strada in cui ogni giorno o comunque qualche volta circolano».

 

Crede che sindaci e giunte dei comuni interessati possano accogliere la proposta di Asaps?

«So che dove è stato installato, Vergilius funziona bene e credo che le finalità appena illustrate rendano convincente questo strumento di rilevazione della velocità media innanzitutto ai cittadini e quindi non posso pensare che non sia convincente e praticabile anche per i sindaci».

Andrea Alessandrini (Il Resto del Carlino)