Ciaccia: Riunione del Cipe entro il 3 agosto, spero di portare progetti infrastrutturali per 18 miliardi
Il viceministro alle Infrastrutture e trasporti punta su Orte-Mestre, Tirrenica e nuova Pontina
Roma, 18 luglio 2012 - "Ho chiesto che ci possa essere una riunione del Cipe prima del 3 agosto e spero di portare, in quella occasione, progetti infrastrutturali importanti". È quanto ha affermato il viceministro alle Infrastrutture e trasporti, Mario Ciaccia, incontrando i giornalisti all'assemblea di Assoporti. “Spero di poter portare in quell'occasione progetti infrastrutturali importanti – ha aggiunto Ciaccia – come la Orte-Mestre, la Tirrenica e la nuova Pontina: sono opere che valgono insieme circa 18 miliardi di euro, dei quali 16,5 miliardi sono risorse dei privati”.
Passando al tema dei porti, di cui si è molto parlato nei giorni scorsi, il viceministro ha affermato di non aver mai pensato di procedere ad accorpamenti delle Autorità portuali. Ciaccia ha precisato che “bisogna riscoprire il ruolo dei porti, perché escano fuori da un letargo di vari decenni e possano essere, in una visione di sistema, partecipi dello sviluppo e della crescita”. “Sentiamo parlare di porti e di autorità portuali quali mere strutture burocratiche da 'tagliare', 'accorpare', 'alleggerire' nelle dotazioni organiche e nelle risorse” ha detto Ciaccia, “anche se, è innegabile, esse non gravano e non hanno mai gravato sul bilancio dello Stato: non è azzardato definire tutto ciò come una mina all'autonomia dei soggetti di amministrazione dei porti, in controtendenza con ciò che si fa sempre più in altri Paesi".
Infine, Ciaccia ha parlato delle dimissioni di Rainer Masera da presidente della commissione intergovernativa Italia-Francia per la Torino-Lione, precisando che non la decisione non ha alcun legame con l'opera, ma si tratta di un normale avvicendamento alla fine di sette anni di attività. "Non è successo assolutamente nulla”, ha affermato Ciaccia, “succede che, arrivato alla fine del suo mandato, Masera ha ritenuto di non proseguire l'attività che lo ha visto impegnato per sette anni: normali dimissioni, non c'entrano niente con la Tav".
Il viceministro ha poi illustrato la situazione attuale della Torino-Lione. "Sulla Tav non ci sono temi nuovi – ha spiegato –, si farà perché così è stato deciso in base a un trattato bilaterale riconosciuto e benedetto dall'Unione europea”. “I soldi dovranno essere spalmati nel tempo” ha proseguito Ciaccia, “si tratta, per la Francia, di vedere come imitare quanto l'Italia ha già fatto in termini di ripartizione in lotti funzionali per spalmare, e assorbire meglio, la spesa, e di ricercare, eventualmente se ce n'è la possibilità, una rinegoziazione con l'Unione europea, ulteriori risorse, visto il momento congiunturale che vale per tutti". Il viceministro ha quindi concluso con una nota di ottimismo: "Direi che siamo sulla buona strada e credo che tempi e modalità saranno rispettati".
