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Briciole di pane

Ciucci: a breve decreto sui pedaggi della rete autostradale Anas

Roma, 20 maggio 2011 - Stringono i tempi per il varo del nuovo dpcm sull'introduzione di nuovi pedaggi sulle autostrade e raccordi autostradali a gestione diretta dell'Anas. L'indicazione che arriva dal presidente dell'Anas Pietro Ciucci per il quale è "questione di poco tempo" per il via libera al provvedimento che dovrà definire le modalità e indicare le tratte che andranno pedaggiate. "Stiamo aspettando che il dpcm sia finalizzato. Credo - ha detto Ciucci parlando a margine della lectio magistralis tenuta all'ateneo pontificio Regina Apostolorum - sia una questione di poco tempo".

Ciucci ha poi tenuto a sottolineare che i ricavi dei pedaggi sono destinati al bilancio dello Stato e non andranno nelle casse dell'Anas. "La legge dice da sempre -ha spiegato il presidente dell'Anas - che i pedaggi sono destinati al pedaggio pubblico. Ho già avuto modo di dire che in questa prima fase non sono destinate alle casse dell'Anas ma rientrano nella manovra sui conti pubblici e sono finalizzati al bilancio pubblico". In prospettiva, ha quindi aggiunto Ciucci, potranno invece "essere utilizzati per arrivare ad una nostra autonomia finanziaria".

Ciucci ricorda anche quelli che sono i numeri della societa' stradale ricordando che l'Anas ha gia' raggiunto una sua autonomia gestionale: "Abbiamo raggiunto una nostra autonomia gestionale, di gestione ordinaria. Per il terzo anno, nel 2010, chiudiamo il bilancio in utile, dal 2011 non c'è piu' nessun contributo dello Stato per quanto riguarda le attività di ordinaria manutenzione, noi gestiamo 30 mila chilometri di strada quindi qualcosa vuol dire, c'e' ancora il problema del finanziamento dei nuovi investimenti, ovviamente il pedaggiamento può essere un modo, in prospettiva, per assicurare questo finanziamento e consentire di realizzare più opere. Abbiamo bisogno di recuperare il gap infrastrutturale, i pedaggi - conclude Ciucci - sono un sacrificio ma se questi vengono destinati alla realizzazione di maggiori opere credo sia un sacrificio che possa essere accettato".

(Fonte Adnkronos e Italpress)