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Briciole di pane

Ciucci: "La Salerno-Reggio è fatta: dopo il 2013 vanno finanziati soltanto 59 chilometri"

L'amministratore unico di Anas: "Passera è stato con noi sui cantieri e si è reso conto dei progressi"

Alla promessa del ministro Corrado Passera, il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, appone il sigillo: «La Salerno-Reggio Calabria sarà pronta entro il 2013», salvo «59 chilometri non ancora finanziati».

I cantieri su cui la politica si è esercitata in anni di ripetute promesse, tanto che ormai nessuno scommette più sulla fine lavori, dovrebbero diventare un ricordo. Dobbiamo crederci?

«Della dichiarazione del ministro mi assumo la corresponsabilità perché è il frutto del programma illustrato dopo un sopralluogo, prima in aereo e poi in auto lungo i 450 chilometri di autostrada in larga parte già completati. Il ministro ha avuto modo di rendersi conto che ormai ci siamo».

C'è però l'estate di mezzo, il clou del traffico.

«A luglio apriremo altri 30 chilometri, il tratto campano è già tutto fruibile, da Salerno a Lagonegro si va senza intoppi. Saremo pronti per il grande esodo di agosto».

Comunque c'è voluto un tempo infinito.

«Nell'anno c'è stata una fortissima accelerazione ma bisogna chiarirci sui tempi: il progetto non è affatto partito negli anni Novanta».

E quando?

«C'è da distinguere tra la reali77a7ione della prima autostrada, del '74, e la nuova Salerno-Reggio. È dei primi anni '90 solo la scelta di non abbattere l'opera esistente per una ex novo che, tra gallerie e viadotti, avrebbe avuto un impatto ambientale di gran lunga superiore. Passera si è soffermato su un ponte strallato che da solo meriterebbe un'inaugurazione e invece è solo una delle 500 realizzazioni».

In pratica sta dicendo che l'avvio del progetto è di epoca più recente?

«Risale alla legge obiettivo partita nel 2004 con il maxi-lotto Sicignano-Atena Lucana affidato a una sola impresa. Da quel momento, fino al 2013, verranno completati 380 chilometri, ne mancheranno 59 ancora non finanziati e sono già previsti interventi di manutenzione per rendere più scorrevole il traffico. Alla fine avremo un'autostrada bellissima, in larga parte realizzata in montagna, con circa 200 gallerie. Senza dimenticare che, per i lavori, non è mai stato bloccato il traffico. Credo che Passera, se non avesse visto con i propri occhi quanto fatto, non avrebbe scommesso sul 2013».

Di promesse smentite dal fatti è costellata la storia di quella strada.

«I ministri succedutisi hanno però impresso un'accelerazione, sia Di Pietro sia Matteoli. Nel 2006, quando a luglio diventai presidente dell'Anas, presentammo un piano per l'esodo che somigliava a un bollettino di guerra ed erano pronti solo cento chilometri. Oggi l'imbuto di Pontecagnano non c'è più, oltre un miliardo è stato pagato nel 2012 e una cifra simile verrà liquidata l'anno prossimo per un costo complessivo di circa nove miliardi. A me non pare un cattivo risultato per il più grande cantiere d'Italia e a luglio avremo aperti solo quaranta cantieri nel tratto finale Gioia Tauro-Scilla'».

Alla fine si pagherà il pedaggio?

«C"è una legge che offre la possibilità di introdurre il pagamento ma la scelta è del governo. Da cittadino, pur se nessuno vorrebbe pagare un servizio sin qui avuto gratis, dico che se le risorse del peda 'o, in un momento così difficile per il Paese, fossero destinate a fare o completare nuove opere sarebbe un sacrificio sopportabile». Ma in alcuni tratti l'autostrada è anche una tangenziale. «Andrebbero previsti sconti per chi la percorre frequentemente rispetto a chi la usa per andare in vacanza».

Per questa estate resta l'allarme ingorgo?

«Tutto ciò che accade sulla Salerno-Reggio ha gli onori delle cronache, mentre chilometri di coda al Brennero o sulla Bologna-Firenze non fanno notizia. Lo scorso anno è già andata bene pure nei periodi da bollino nero. Abbiamo registrato un solo incidente mortale, sono diminuiti feriti e tamponamenti. Ecco, penso che nel 2013 avremo oltre che un'autostrada moderna anche un'arteria sicura».

PIETRO PERONE (Il Mattino, 17 giugno 2012)