Ciucci, un impegno continuo sulla rete stradale nazionale
L'Anas dal 2007 è la prima stazione appaltante d'Italia e solo nel biennio 2010-2011 ha approvato 42 progetti per quasi 5 miliardi di euro
Roma, 20 dicembre 2011 - L’Anas, nonostante la crisi mondiale, si conferma leader non solo per la capacità di rispettare tempi e previsioni di spesa delle opere realizzate, ma anche perché rappresenta un punto di riferimento sia nel settore tecnico che in quello economico e finanziario. Negli ultimi mesi, infarti, ha ricevuto una serie di delegazioni istituzionali dal Brasile, dalla Croazia c dalla Russia, venute in Italia proprio per studiare il know how della società. Sotto il profilo economico, negli ultimi tre esercizi, l'Anas ha ottenuto un risultato positivo di bilancio; nel 2008 ha raggiunto un utile consolidato di 5.4 milioni di curo, nel 2009 di 16,8 milioni e nel 2010 di 28,4 milioni. Per la seconda volta consecutiva, inoltre, quest'anno ha anche corrisposto un dividendo all'azionista unico, il Ministero dell'economia e delle finanze. Quanti i cantieri aperti e le grandi opere in corso di realizzazione? "Dal 2007 la società è la prima stazione appaltante d'Italia, con gare di appalto bandite lo scorso anno per un importo di 2,4 miliardi di curo r gare aggiudicate per 2,7 miliardi di curo. Le gare bandite dal 2006 a oggi sono stare 137 per oltre 7 miliardi, Pietro Ciucci mentre le gare in corso sono 33 per un importo complessivo di quasi 4 miliardi. Attualmente, gli investimenti in corso ammontano a oltre 11,4 miliardi di euro per 116 interventi. Anas, quindi, è pronta ancora una volta a contribuire allo sviluppo infrastrutturale della nazione secondo le direttive del governo. Dal 2006 a oggi sono stati approvati 52 progetti preliminari per un importo di quasi 8,2 miliardi di euro; 71 progetti definitivi per oltre 13,2 miliardi di curo; 83 progetti esecutivi per oltre. 8,2 miliardi di euro, per un totale di 206 progetti e un importo pari a quasi 30 miliardi di euro. Solo nel 2010/2011, l'Anas ha approvato 42 progetti per quasi 5 miliardi di euro». Salerno-Reggio Calabria, resta confermata la chiusura dei cantieri per il 2013? Sì. La realizzazione di questa nuova autostrada è una sfida progettuale, ingegneristica e finanziaria. Non ho parlato a caso di nuova autostrada, perché Anas non sta semplicemente allargando quella costruita oltre quaranta anni fa, ma ne sta realizzando una nuova, moderna e più sicura, abbattendo gradualmente la precedente, in presenza di traffico. Oggi 240 nuovi chilometri risultano completati, 120 sono in fase di realizzazione e di avvio (complessivamente 12 cantieri), ulteriori 20 sono stati aggiudicati con gara ma non sono immediatamente cantierabili. a causa di numerosi contenziosi incrociati; 5 chilometri risultano in gara di aggiudicazione e 58 sono in fase di progettazione e necessitano di un ulteriore finanziamento di circa 2,8 miliardi di curo. Ad autostrada completata saranno state realizzare 48 gallerie naturali, 17 artificiali e 127 viadotti». La sicurezza stradale rappresenta un'emergenza in Italia. L'Anas come fronteggiate questo problema e su quali aspetti l'azienda è attualmente impegnata per innalzare gli standard di sicurezza delle strade e autostrade italiane? «Le politiche per l'innalzamento della sicurezza stradale e la riduzione dell'incidentalità non possono oggi, con il costante miglioramento delle performance tecniche dei veicoli e il continuo progresso tecnologico, prescindere dal "fattore uomo". Per l'Anas, che gestisce su tutto il territorio italiano oltre 25mila chilometri di strade statali e autostrade, la sicurezza stradale rappresenta da sempre una delle principali attività, in linea con l'indirizzo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Per quanto riguarda la sicurezza dei manufatti e la loro manutenzione, la società ha investito molto negli ultimi anni per trasferire nell'opera stradale e ancor prima nel suo progetto, i risultati di un'innovazione tecnologica volta a migliorare e incrementare la sicurezza, grazie ai numerosi passi avanti compiuti dal nostro Centro sperimentale di Cesano». L'impegno dell'Anas è significativo in particolare per quanto riguarda la sicurezza in galleria. Sì, sulla rete stradale e autostradale da noi gestita, infatti, ci sono oltre 1.000 gallerie, delle quali 290 di lunghezza superiore a 500 metri. È il più alto numero di gallerie di tutte le nazioni europee. Anche per questo stiamo sperimentando il sistema di controllo della velocità denominato "tutor di seconda generazione", adeguato alla diversa conformazione delle La sicurezza stradale rappresenta da sempre una delle principali attività strade statali rispetto alle autostrade, su tratti di alcune strade statali ad alta incidenza di traffico gestite direttamente: la Romea, l'Aurelia e la Domiziana». Anas e membro del Forum of european national high research laboratories. Quali le nuove tecnologie utilizzate e le numerose attività di ricerca e sviluppo che l'azienda svolge per le pavimentazioni, la segnaletica stradale, i dispositivi di protezione e sicurezza stradale e la salvaguardia dell'ambiente? «Sono stati sviluppati e adottati nuovi materiali e bitumi modificati e impiegare nuove tecniche di realizzazione delle pavimentazioni stradali nel rispetto delle prestazionali di aderenza, regolarità e portanza. La peculiarità risiede nel controllo finale delle prestazioni che viene effettuato attraverso apparecchiature ad alto rendimento, in grado di verificare il lavoro eseguito, direttamente su strada e sotto traffico, senza perturbare la circolazione stradale. Per questo motivo, la società si è: recentemente dotata di un'apparecchiatura innovativa denominata "Traffic speed deflectometer" per il controllo della portanza delle pavimentazioni ad alta velocità. Da tempo, invece, utilizza l'apparecchiatura "Ermes" per il controllo, in un solo passaggio, delle caratteristiche superficiali delle pavimentazioni come aderenza, tessitura e regolarità. Per quanto riguarda le segnaletiche orizzontali su tutta la rete, Anas ha realizzato un'apparecchiatura ad alto rendimento denominata "Delphi" per il controllo della retroriflessione notturna della segnaletica orizzontale ad alta velocità. Infine, nell'ambito dei dispositivi di sicurezza passiva, ha sviluppato e progettato nuove barriere di sicurezza stradale, testandole con manichini antropomorfi presso piste di crash test omologate".