D'Angelis: nella ricetta del governo mobilità urbana, cura del ferro e trasporto pubblico
Parla il nuovo sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti
Roma, 6 maggio 2013 - "Non rimanere affogati da traffico e smog e raggiungere i migliori standard europei nel settore del trasporto pubblico locale e ferroviario regionale è la strada giusta per aumentare non solo la qualitß della vita degli italiani, e ne abbiamo bisogno, ma anche attrattività e competitività delle nostre città uniche al mondo. Per questo le nuove politiche del Governo Letta, come ha assicurato anche il Ministro alle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, mettono al centro la nuova mobilità urbana". Così il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis, fresco di giuramento, come prima iniziativa ha scelto la partecipazione al corteo della Rete per una Mobilità Nuova - oltre 150 sigle nazionali tra cui Legambiente, Libera Slow Food, Tci, Coldiretti, Aiab, Cittadinanzattiva, Mdc, Intersos, Uisp - che si tiene a Milano.
"Di fronte ad una crisi che vede per la prima volta la riduzione dell'uso dell'automobile e dei consumi di carburanti, la grande opportunità da cogliere è rendere strategica la cura del ferro e delle due ruote in città, riprendere gli investimenti per il trasporto pubblico locale e per treni dei pendolari che non ci facciano vergognare di essere un Paese europeo e non nel Far West- dice D'Angelis- dobbiamo poi finalmente rispondere al vero e proprio boom dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino quotidiano collegando con piste ciclabili sicure gli itinerari casa-lavoro-scuola, garantendo sicurezza stradale e anche risarcimenti per incidenti".
Il sottosegretario ha anche parlato della necessità di "fare prevenzione sismica per salvare beni e vite umane. Giusta la strada degli sgravi fiscali e della prevenzione che crea occupazione". D'Angelis accoglie le proposte della Fondazione Professione Architetto, nel corso del convegno "Un terremoto ci salvera'", a Palazzo Medici Riccardi a Firenze. "Credo sia giunto il momento di andare oltre gli annunci e le promesse e le lacrime di coccodrillo sparse dopo ogni catastrofe, - continua D'Angelis - e va lanciato quel piano di prevenzione sismica che ancora manca all'Italia per salvare beni e vite umane oggi pericolosamente a rischio terremoti, e per ridare ossigeno al settore dell'edilizia". "Ne discutero' domattina anche con l'associazione nazionale dei costruttori a Roma, insieme al ministro Lupi, perché sgravi e detrazioni fiscali potrebbero già costituire un meccanismo molto incentivante per chi rende più sicura la propria abitazione con interventi di prevenzione sismica nel 75% del territorio nazionale a medio-elevato rischio".
"Basta guardare a quanta occupazione - continua D'Angelis - hanno creato le opportunita' fiscali per le semplici ristrutturazioni e per la riqualificazione energetica degli edifici. Purtroppo oggi non sembra un tema molto 'popolare' ma noi non vogliamo più piangere morti e devastazioni per incuria, e per quella mancanza di cultura della prevenzione che oggi, in materia di difesa dai terremoti, ci vede inchiodati a meta' strada tra la California e l'Afghanistan".
"Di fronte ad una crisi che vede per la prima volta la riduzione dell'uso dell'automobile e dei consumi di carburanti, la grande opportunità da cogliere è rendere strategica la cura del ferro e delle due ruote in città, riprendere gli investimenti per il trasporto pubblico locale e per treni dei pendolari che non ci facciano vergognare di essere un Paese europeo e non nel Far West- dice D'Angelis- dobbiamo poi finalmente rispondere al vero e proprio boom dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino quotidiano collegando con piste ciclabili sicure gli itinerari casa-lavoro-scuola, garantendo sicurezza stradale e anche risarcimenti per incidenti".
Il sottosegretario ha anche parlato della necessità di "fare prevenzione sismica per salvare beni e vite umane. Giusta la strada degli sgravi fiscali e della prevenzione che crea occupazione". D'Angelis accoglie le proposte della Fondazione Professione Architetto, nel corso del convegno "Un terremoto ci salvera'", a Palazzo Medici Riccardi a Firenze. "Credo sia giunto il momento di andare oltre gli annunci e le promesse e le lacrime di coccodrillo sparse dopo ogni catastrofe, - continua D'Angelis - e va lanciato quel piano di prevenzione sismica che ancora manca all'Italia per salvare beni e vite umane oggi pericolosamente a rischio terremoti, e per ridare ossigeno al settore dell'edilizia". "Ne discutero' domattina anche con l'associazione nazionale dei costruttori a Roma, insieme al ministro Lupi, perché sgravi e detrazioni fiscali potrebbero già costituire un meccanismo molto incentivante per chi rende più sicura la propria abitazione con interventi di prevenzione sismica nel 75% del territorio nazionale a medio-elevato rischio".
"Basta guardare a quanta occupazione - continua D'Angelis - hanno creato le opportunita' fiscali per le semplici ristrutturazioni e per la riqualificazione energetica degli edifici. Purtroppo oggi non sembra un tema molto 'popolare' ma noi non vogliamo più piangere morti e devastazioni per incuria, e per quella mancanza di cultura della prevenzione che oggi, in materia di difesa dai terremoti, ci vede inchiodati a meta' strada tra la California e l'Afghanistan".