"De Terraemotu": presentato in Ance il libro di Remo Calzona
Un incontro dedicato ai temi della prevenzione e della messa in sicurezza dei territori colpiti dal sisma del Centro Italia, alla presenza del Commissario De Micheli

I temi della prevenzione e della messa in sicurezza dei territori colpiti dal sisma del Centro Italia sono stati al centro dell’incontro, organizzato dall’Ance, in occasione della presentazione del libro “De Terraemotu”, del professor Remo Calzona. L’Associazione dei costruttori edili ha proposto un “momento di riflessione importante” sulle ragioni storiche e scientifiche alla base dei grandi eventi sismici che hanno colpito nei secoli il nostro Paese e che richiamano “la necessità di mettere in sicurezza il nostro territorio e il patrimonio immobiliare pubblico e privato”.
All’evento hanno preso parte, oltre all’autore dell’opera e al presidente dell’Ance Giuliano Campana, anche Paola De Micheli, Commissario straordinario per la Ricostruzione, Bruno Frattasi, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco e Massimo Sessa, presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici.
“Il Centro Italia post terremoto – ha dichiarato in apertura dei lavori Campana – può diventare il più grande cantiere d'Italia, ma solo se sapremo lavorare uniti potremo riuscire in questa impresa, che richiede un grande senso di responsabilità”. Secondo il presidente dell’Ance, è necessario snellire tempi e procedure per una ricostruzione il più possibile semplice e veloce sul fronte sia pubblico, sia privato.
Il Commissario De Micheli, nel riconoscere l’importante ruolo svolto da Ance in questi anni sui temi della prevenzione e della tutela del territorio, ha garantito il suo impegno per un modello di ricostruzione basato sulla qualità, la sicurezza e l’innovazione. “Siamo di fronte a una sfida epocale per il Paese – ha dichiarato –. Il modello di questa ricostruzione non può essere sbagliato, seppur forse con qualche ritardo all'inizio nell'avvio del lavoro, per questo preferisco ci prendiamo qualche momento in più ma facciamo le cose per bene”.
De Micheli ha poi ricordato che domani (8 novembre) con il presidente Mattarella tornerà in alcuni dei borghi più colpiti del Centro Italia. “Penso ad alcuni che sono in delle zone ad alto rischio sismico ed idrogeologico – ha spiegato – . Ho dato mandato al Cnr di farci una mappatura per capire se intervenendo con risorse non esagerate si può garantire la diminuzione del rischio idrogeologico e ricostruire almeno una parte di questi borghi. Lo spopolamento dopo un sisma come questo renderebbe queste aree impraticabili, magari non nel breve ma tra cinquant'anni sì".