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Briciole di pane

Emergenze infrastrutturali, dal Tpl alla difesa del suolo. D'Angelis parla delle misure del governo

Il sottosegretario: pronta la riforma del trasporto pubblico. Sui grandi rischi, serve un piano serio

Roma, 31 gennaio 2015 – Il Trasporto pubblico locale è al collasso. Oltre la metà (55%) delle 1280 aziende del settore hanno chiuso il 2013 in perdita. E’ quanto risulta dai dati dell'Asstra - Associazione trasporti. Un quadro che richiama la massima attenzione governativa. “Non servono mezze misure né rinvii, ma una radicale riforma”, ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis, con delega al trasporto pubblico locale.


“In questi mesi abbiamo lavorato per il rilancio del trasporto pubblico locale in tutte le regioni - ha spiegato D’Angelis - sapendo che stando fermi o con finte e parziali riforme continueremo solo a gestire l'emergenza con bollettini quotidiani di disservizi e un lungo elenco di aziende comunali in default, già tecnicamente fallite con bilanci dissestati, debiti, servizi a singhiozzo e commissariamenti, non adeguate al livello di un Paese avanzato come l’Italia e all'esigenza di tutelare lavoratori e qualità del servizio”.

Il sottosegretario ha annunciato quindi che è in via di definizione un piano di riforma, dove “non sono poche le novità a partire dalla garanzia delle risorse pari a circa 5 miliardi l'anno non più oggetto di spending review, la riapertura del tavolo di trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto dal 2007 e l'impegno del Governo per il Fondo di solidarietà”.

Per il settore in arrivo anche investimenti sul parco mezzi, che risulta il più obsoleto e inquinante dell'area Ue, e la definizione di costi standard.

Si va verso “una politica industriale centrata sull'efficienza, aggregazioni aziendali e gare ad evidenza pubblica. Da non confondere - ha concluso il Sottosegretario - con le privatizzazioni ma con la fine dell’anomalia italiana senza regole che vede nello stesso ente locale sia il controllore che il controllato”.

 

 

Emergenza alluvioni


Nella giornata il sottosegretario Erasmo D'Angelis, con delega anche alla sicurezza stradale, ha affrontato il tema maltempo in una intervista all'emittente toscana Rtv38. “Di fronte a questa ennesima emergenza alluvioni e frane - ha affermato -, agli allarmi e al bilancio di danni incalcolabili delle recenti tragedie dalla Sardegna alla Liguria, la politica può e deve riscattarsi da almeno 20 anni di disattenzione e di calo progressivo di risorse per la difesa del suolo e per la riduzione del dissesto idrogeologico”.

Il sottosegretario ha parlato delle misure previste in Legge di Stabilità, che ha definito come “l'occasione perduta” perché la norma “ha stanziato per il dissesto idrogeologico nell’81,9% dei 6.633 Comuni, appena 30 milioni di euro per il 2014, altri 50 milioni per il 2015 e 100 milioni per il 2016”.
“Grazie al nuovo Fondo Revoche saranno ricavate risorse per realizzare interventi immediatamente cantierabili”, ha poi assicurato.

Il sottosegretario chiede quindi un programma serio e coraggioso di investimenti per la sicurezza dei cittadini dai grandi rischi, anche per “un motivo economico e di risparmio per le finanze pubbliche: 1 euro speso in prevenzione - ha fatto sapere - fa risparmiare fino a 100 euro in riparazione dei danni. Per questo vanno individuate risorse certe e fuori dal Patto di Stabilità, compreso l'utilizzo di una parte dei Fondi europei 2014-2020”.


Sull’impegno del ministero ha concluso che “questa è la più grande opera strategica infrastrutturale del nostro Paese e deve entrare come priorità nel nuovo patto di Governo”.
 

Manuela Zucchini