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Briciole di pane

Il nuovo corso del "CCISS Viaggiare Informati"

di Pasquale D'Anzi - Direttore della Centrale Operativa CCISS spiega le novità per la struttura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

In Italia c’è una specifica competenza governativa in materia di Infomobilità che si fonda sulla legge 556 del 1988 che, alla vigilia delle manifestazioni sportive mondiali “Italia 90”, affidava all’allora Ministero dei Lavori Pubblici, di concerto con il Ministero dell’Interno, il compito di realizzare e gestire un Centro per il coordinamento delle informazioni di regolarità e sicurezza del traffico.

Il successivo decreto ministeriale 154 del 1990 ha istituito e regolamentato il CCISS (Centro di Coordinamento Informazioni Sicurezza Stradale) ed ha posto quindi le condizioni per l’effettivo avvio operativo presso il Centro Rai di Saxa Rubra, per arrivare poi recentemente presso la Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero Infrastrutture e Trasporti.

Da allora sino ad oggi, nel corso di vent’anni, il CCISS è diventato quindi un riferimento istituzionale – l’unico di fonte governativa con un marchio ‘doc’ dei Ministeri dei Trasporti e dell’Interno oltre che dei più importanti gestori di strade e autostrade nazionali - per le informazioni sul traffico e la sicurezza stradale. Il Centro opera oggi avvalendosi di una moderna centrale operativa di recentissima attivazione (19 aprile 2009) nella sede ministeriale di Via Caraci in Roma – dove vengono ricevute, elaborate, immagazzinate e trasmesse tutte le informazioni c.d. di infomobilità (incidenti, rallentamenti, eventi perturbativi statici (cantieri) e dinamici (congestione, eventi meteorologici, etc.) alla regolarità del traffico stradale).

L’attività della Centrale diretta dal Ministero dei Trasporti è effettuata con la collaborazione di Polizia stradale, Carabinieri, Anas e Concessionarie autostradale, - mediante rapporto convenzionale non oneroso con il Ministero - nonché della Rai e dell’ACI. Il rapporto con Rai e ACI è regolato da convenzioni a titolo oneroso a ristoro dei costi sostenuti per il supporto operativo all’attività della Centrale.

COME OPERA LA CENTRALE OPERATIVA DEL CCISS
Captazione degli eventi, popolamento della base dati e validazione delle informazioni Gli eventi di traffico vengono intercettati dalle forze di polizia presenti sul territorio o dagli enti proprietari o gestori delle infrastrutture stradali. Solo in minima parte la captazione originaria dell’evento di traffico è frutto di elaborazione automatica di dati trasmessi da telecamere e sensori diffusi sulla rete stradale. Detti eventi, nella loro caratterizzazione essenziale, vengono quindi inseriti all’interno dei sistemi informativi (per la maggior parte sviluppati in coerenza con lo standard di riferimento in materia di infomobilità: DATEX) di ciascun gestore/proprietario della infrastruttura stradale interessata. Le attuali strutture del CCISS vengono quindi a conoscenza dell’insorgere dell’evento di traffico secondo due distinte modalità: - Con un popolamento automatico della piattaforma informativa del CCISS da parte dei sistemi informativi dei gestori (è il caso della rete gestita da Autostrade per l’Italia (ASPI), dalle Concessionarie del Gruppo Gavio (Nord Ovest) (il collegamento sarà presto attivo), delle Concessionarie facenti capo al sistema SUS (Nord Est), dell’autostrada del Brennero (A22)) nonché delle forze di polizia (è il caso del sistema informativo GeoWeb della Polizia Stradale); - Mediante comunicazioni dirette (fax, mail, telefono) o specifiche viste sui propri sistema informativi da parte di altri gestori (è il caso di Anas e di alcune concessionarie autostradali diverse da quelle citate sopra) e delle forze di Polizia diverse da Polstrada.

Se, pertanto, il popolamento della piattaforma del CCISS è completamente automatizzato per quanto attiene alle fonti di cui al primo dei punti precedenti (si tratta di oltre il 65% delle notizie attive), lo stesso è invece manuale per le fonti di cui al secondo dei precedenti punti. Tutte le notizie che confluiscono all’interno della piattaforma informativa del CCISS, ad accezione di quelle provenienti da forze di polizia, sono immediatamente sottoposte al processo di validazione da parte della Polizia Stradale prima di essere rese disponibili per la diffusione. Diffusione delle informazioni La Diffusione delle informazioni del CCISS avviene tramite: - Portale web http://www.cciss.it (disponibile anche in versione mobile (http://mobile.cciss.it) dal mese di giugno per la corretta visualizzazione su palmari e smartphone); - Canale RDS-TMC sulle frequenze di radio1 Rai per l’aggiornamento sulle notizie di traffico dei dispositivi mobili di navigazione; - Bollettini radiofonici in diretta sulle reti RAI (37 bollettini/giorno); - Numero verde (1518) per l’informazione diretta agli utenti “on demand”. - Canale Isoradio captato su circa 2200 km della rete autostradale e nell’area metropolitana di Roma; - Bollettini televisivi su RaiTre e RaiNews24 (10 bollettini/giorno); - Agenzie di stampa;

CRITICITA’ E NUOVI SCENARI
La migrazione dei servizi del CCISS su una nuova piattaforma informativa, all’avanguardia per architettura funzionale e tecnologia, pone basi assai solide per la gestione più efficace del servizio, nonché per l’avvio di una nuova “stagione” di servizi di infomobilità. Trascorsa quindi una prima fase di consolidamento e stabilizzazione della piattaforma che può oggi considerarsi pienamente conclusa, l’attenzione è attualmente concentrata su due aspetti, sicuramente critici ma che condizioneranno significativamente il successo del CCISS nei prossimi anni. Il primo consiste nella capacità di ampliare significativamente le fonti informative del CCISS; si tratta di un’azione tesa alla diffusione della cultura dell’informazione strutturata, normalizzata ed integrata. Il CCISS si pone oggi come un soggetto – privo evidentemente di alcuna finalità commerciale ma che muove in sola ottica di servizio ai cittadini – in condizione di proporsi come naturale integratore di fonti e di contenuti. Le potenzialità della nuova piattaforma e – nella sostanza – la indipendenza dei costi di gestione della stessa dal numero delle informazioni trattate, pone il Ministero nelle condizione di offrire a tutti i soggetti, a vario titolo coinvolti nella captazione – anche mediante l’ausilio di sistemi tecnologici avanzati – e nella gestione di informazioni di mobilità, un efficiente centro di aggregazione ed integrazione di contenuti.

E non deve assolutamente sfuggire l’effetto moltiplicativo – in termini di efficacia sulla sicurezza stradale – che senz’altro discende da una corretta e tempestiva integrazione delle informazioni. Il vero grande assente nel “racconto dell’infomobilità” in Italia è sempre stato – fino ad oggi – il soggetto in condizione di raccogliere ed integrare le informazioni. E questa assenza ha impedito di erogare un servizio che fosse davvero capace di “mascherare” al cittadino utente la complessa articolazione delle competenze e delle funzioni di gestione delle infrastrutture stradali e di raccolta delle informazioni; una competenza che coinvolge a vario titolo organi centrali e periferici dello Stato, Enti Locali, Società private titolari delle concessioni autostradali. Il secondo dei due aspetti sopra citati è legato alla estensione dei sistemi – e conseguentemente servizi – di diffusione delle informazioni. L’interesse collettivo, di cui il Ministero è custode, impone l’allargamento della platea dei cittadini raggiunti dalle informazioni del CCISS. E’ quindi necessario operare su due fronti distinti. Il primo è quello di provvedere alla individuazione di nuovi canali informativi (SMS, MMS, DAB, web radio, etc) sui quali far confluire le informazioni in maniera tempestiva e specializzata territorialmente. Il secondo è quello di potenziare i servizi sui canali di informazione "tradizionali" (radiofonici, televisivi e sistemi di navigazione) anche valutando la possibilità di coinvolgere nuovi attori in uno scenario più ampio ed articolato che, partendo dai bisogni informativi dei cittadini, sia in condizione di trovare le risposte più efficaci ed efficienti.

Proprio in tema di ampliamento delle possibilità di diffusione dell’informazione tramite sistemi di navigazione è utile segnalare che sarà operativa, entro il prossimo mese di marzo 2010, una significativa espansione delle infrastrutture stradali sulle quali è possibile fornire, ai cittadini muniti di apparato di navigazione, informazioni in tempo reale sul traffico. La rete di riferimento è stata infatti più che triplicata grazie all’inserimento di oltre 3500 strade “secondarie” e delle arterie principali delle aree metropolitane più vaste e popolate (Roma, Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Palermo). Se la piattaforma informativa del CCISS saprà quindi capace di raccogliere informazioni al livello di dettaglio più spinto, sarà anche in grado di “restituirle” in tempo reale ai cittadini che avranno la possibilità di vederle visualizzate sul proprio sistema di navigazione a bordo. Queste notizie inoltre saranno distribuite anche tramite il numero verde 1518 che sarà messo in grado di rispondere, oltre che alle richieste di informazioni di mobilità riferite alla rete viaria nazionale, anche a quelle di natura più propriamente “locale”. I principi di funzionamento automatico della nuova piattaforma, peraltro, rimuovono i limiti oggi esistenti in termini di numerosità delle informazioni trattabili e, conseguentemente, di specializzazione territoriale delle informazioni diffuse. La necessità di un limitato ricorso alle risorse umane per l’utilizzo completo della piattaforma, apre infatti prospettive – di assoluto interesse – per una estensione dell’operatività anche nel settore dell’infomobilità regionale, delle aree metropolitane e, più in generale, locale. E proprio in questa ottica, e nell’intento di avviare una collaborazione continuativa con le Regioni e gli Enti Locali per conseguire quanto prima i benefici prodotti da una corretta e tempestiva integrazione delle fonti, il CCISS ha in animo di proporre:  Regioni ed Enti Locali che siano già dotati di una piattaforma propria di infomobilità: di conferire le proprie informazioni al CCISS che assicurerà l’integrazione delle stesse con quelle raccolte secondo le attuali modalità “ordinarie” e la restituzione ai cittadini mediante il canale RDS-TMC (sistemi di navigazione) e il call center 1518; Regioni ed Enti Locali che non siano già dotati di una piattaforma propria di infomobilità: di utilizzare senza alcun onere aggiuntivo la piattaforma informativa del CCISS. Ciò consentirebbe di massimizzare i benefici collettivi a fronte del consistente investimento sostenuto dal Ministero e – senza inutili duplicazioni e con la massima tempestività – metterebbe in condizione, sin da subito e praticamente a costo zero, Regioni ed Enti Locali di poter contare su una piattaforma avanzata, collaudata e soprattutto standard (DATEX) per il governo e la gestione di tutta la materia dell’infomobilità. La connessione telematica, peraltro, potrebbe senz’altro sfruttare il Servizio Pubblico di Connettività (SPC) già disponibile presso le Regioni e i canali telematici di connessione verso il CED della Motorizzazione che molte realtà territoriali, per diverse finalità, già possiedono.

Alla luce di tutto questo oggi, viste le nuove potenzialità del CCISS e vista la forte e decisa volontà di operare nelle direzioni indicate, è finalmente lecito credere nel fatto che nell’arco di pochi mesi si possa davvero compiere quel necessario cambio di “passo” nell’erogazione dei servizi di infomobilità che i cittadini aspettano da tempo.

Pasquale D'Anzi