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Briciole di pane

Il ponte "abitato" di Gaetano Pesce

Lo scultore, designer e architetto propone un possibile progetto per la realizzazione del Ponte sullo stretto

Roma, 14 ottobre 2016 - Gaetano Pesce non ha bisogno di presentazioni. Scultore, designer e architetto italiano di fama internazionale è noto soprattutto per aver portato il design delle sue opere nel mondo. Suoi i notissimi modelli di poltrone in schiuma poliuretanica o l’omaggio per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, Sessantuna, opera composta di sessantuno tavoli che formano la penisola del nostro Paese.

 

Pesce, della rinascita della costruzione del Ponte sullo Stretto, dopo che il premier Matteo Renzi ne ha rilanciato la realizzazione, si è detto entusiasta, tanto da dichiarare a Repubblica: “La notizia degli ultimi giorni sul primo ministro Renzi che offre i fondi pubblici per riprendere il Ponte sullo Stretto di Messina è stata una fantastica sorpresa. Ciò significa che l’Italia riprende la tradizione che ha abbandonato almeno da due secoli: realizzare delle grandi opere di architettura che il mondo ancora ci invidia”.

 

Su questa falsariga, l'architetto ha ora creato un possibile progetto per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, a forma di s, come l’iniziale della regione che collegherà col resto dell’Italia, la Sicilia. Non solo, ma strutturando un ponte a forma di esse si consentirà una decelerazione, e quindi una maggiore sicurezza, del transito dei veicoli. L’idea progettuale è alquanto originale: degli spazi visitabili e “abitabili” lungo il percorso dotati di servizi e angoli ricreativi costruiti su venti piloni, il numero delle nostre regioni. Ognuno di questi spazi racconterà una regione italiana con usi, tradizioni e prodotti tipici. La realizzazione di ognuno di questi spazi verrà interamente finanziata dalla regione messa in scena e progettato da un suo architetto. Questo permetterà un maggiore transito e turismo sul ponte stesso perché diverrà meta di attrazione per i visitatori italiani e stranieri, ma anche per gli abitanti di Messina e Reggio Calabria che ne potrebbero fare meta di intrattenimento. Potrebbero così sorgere hotel, ristoranti, locali, negozi. Un posto da vivere.

E.F.