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Briciole di pane

La Regione: "Piemonte strategico per le infrastrutture. Tre miliardi di investimenti nel prossimo triennio"

Intervista a Le Strade dell'Informazione dell'Assessore Regionale Bonino

Torino, 31 agosto 2011 - Il Piemonte è una regione particolarmente coinvolta dalla crescita delle infrastrutture, sia quelle più “locali”, come la metropolitana di Torino, sia quelle internazionali come i due corridoio TEN che si incrociano. Ma le questioni aperte ci sono ancora, a partire dalla Torino-Lione ma non solo. Le Strade dell’Informazione ha chiesto all’Assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture, Barbara Bonino, di tracciare un quadro della situazione.

Assessore, il Piemonte, in tema di infrastrutture, deve confrontarsi con almeno quattro grandi opere: la Torino-Lione, il Terzo Valico, l'ampliamento della metropolitana di Torino e la nuova tangenziale. In termini generali qual è la strategia di politica infrastrutturale della Regione? E a che punto siamo con l'avanzamento delle singole opere?

La linea della Regione è quella di favorire l’avanzamento delle opere strategiche per lo sviluppo del Piemonte, che erano bloccate magari da anni, come ad esempio la Torino-Lione. Come tutti sanno, finalmente i lavori a Chiomonte sono iniziati e verso la fine dell’anno la talpa comincerà lo scavo vero e proprio del tunnel geognostico, mentre l’iter per quanto concerne il tunnel di base ha fatto il suo corso e a fine luglio il progetto è stato approvato dal Cipe. Anche per il Terzo valico il Cipe ha dato la sua approvazione, ma al momento siamo in fase di revisione del piano di smaltimento dei materiali di risulta. Intanto la metropolitana di Torino prosegue nel suo ampliamento e presto verranno appaltati i lavori per la costruzione della tratta 4 della linea 1 dal Lingotto a piazza Bengasi, per la quale la Regione ha già stanziato una parte dei fondi necessari. Infine, la Tangenziale est: Cap sta definendo lo studio di fattibilità, sulla base del quale verrà redatto il bando di gara del project financing.

La questione della Torino-Lione continua ad essere alla ribalta: dopo l'apertura del cantiere di Chiomonte, quali sono i prossimi passi? Qual è il ruolo della Regione?

Il prossimo passo da compiere è rappresentato dall’inizio vero e proprio degli scavi per la costruzione della galleria geognostica. Sarà un momento importante così come lo è stato l’apertura del cantiere. La Regione dal canto suo sta lavorando per organizzare i tavoli tecnici previsti dalla Legge regionale Cantieri-Sviluppo-Territorio, grazie ai quali potremo ottimizzare le ricadute economiche in favore del territorio interessato dalla costruzione della Nuova Linea Torino-Lione.

Che significato hanno le infrastrutture per lo sviluppo economico regionale?

Lo sviluppo e il potenziamento della nostra rete infrastrutturale sono determinanti per le prospettive economiche della nostra Regione. Purtroppo scontiamo un gap evidente nei confronti delle altre regioni del nord. Sin dal suo insediamento la Giunta Cota ha cercato di porre le condizioni per modificare questa situazione, ridando nuovo slancio ai progetti delle grandi opere come la Tangenziale est, il Terzo valico, la Pedemontana piemontese e la Torino-Lione, pur in un quadro disagevole di limitate risorse finanziarie disponibili.

In termini finanziari, qual è l'impegno per i trasporti e le infrastrutture della Regione per il 2011? E' possibile effettuare delle previsioni per i prossimi anni?

L’accordo con il Governo ci ha consentito di inserire nel programma delle infrastrutture strategiche opere per circa 3 miliardi di euro, considerate prioritarie, ossia da avviare nel prossimo triennio. E ciò nonostante un quadro economico tutt’altro che positivo. Nell’accordo l’impegno previsto della Regione è di 35 milioni di euro per la tratta 4 della linea metropolitana torinese, 100 milioni per la Pedemontana piemontese Santhià-Romagnano Ghemme e 70 milioni, derivanti dallo sblocco dei fondi Fas, per le opere di prima fase del nodo di Torino. Un aspetto importante della politica regionale per i trasporti e le infrastrutture, riguarda le ferrovie e in particolare i pendolari.

La Regione Piemonte conduce un’intensa attività con ANAS. A che punto stanno le cose?

Per quanto riguarda gli interventi oggetto di protocolli d'intesa e accordi di programma tra Anas e Regione Piemonte, stanno per partire i lavori della nuova bretella di collegamento tra il casello autostradale Carmagnola sud sulla A6 Torino-Savona, la Ss20 e la ex-Ss661, mentre sono in corso i lavori di realizzazione della variante di Claviere, finanziata dalla Regione con 35 milioni di euro. E' stato poi sottoscritto un protocollo d'intesa per la redazione del progetto definitivo della variante di Verbania (primo lotto). Con la legge regionale 4/83, poi, sono previsti interventi sulla Ss21 del Colle della Maddalena e per la messa in sicurezza della Ss32 nel Comune di Oleggio. Sono inoltre in fase di progettazione gli interventi di sistemazione e consolidamento sulla Ceva-Ormea e la variante di Arè sulla Chivasso-Caluso. Infine, Anas ha completato lo studio di fattibilità del primo lotto della Variante di Demonte, Aisone, Vinadio che ora è al vaglio delle amministrazioni interessate.

Con le ferrovie ci sono stati problemi: adesso a che punto siamo?

Dopo neanche un anno di lavoro, siamo riusciti a rinnovare il contratto con Trenitalia, appianare i debiti per la gestione degli anni precedenti e avviare un piano di rinnovamento del materiale rotabile che prevede un investimento entro il 2014 di 280 milioni di euro per il ricambio del 52% delle carrozze attualmente circolanti. Non solo, ma abbiamo rivisto completamente il sistema di penalità e premialità e abbiamo congelato gli aumenti tariffari, fissandoli ad un innalzamento della qualità del servizio che dovrà essere certificato dagli utenti stessi. Il Piemonte ha un territorio importante anche dal punto di vista della logistica (il retroporto di Genova, lo scalo di Orbassano, ecc.), quali sono i piani della Regione? Sul fronte della Logistica siamo partiti dall’esperienza di Slala per arrivare ad un progetto ambizioso di creazione di un’unica Agenzia per la logistica che riguardi il nord-ovest, con la collaborazione di Liguria e Lombardia. Il Piemonte a nostro giudizio deve scommettere sulla Logistica, sfruttando appieno le potenzialità che provengono dalla sua posizione strategica all’intersezione di due dei principali corridoi europei di trasporto delle merci.