La storia e il futuro di Isoradio: "Quando eravamo in una soffitta in via Asiago"
Le Strade dell'Informazione incontra Alessandro De Gerardis, storico conduttore di Isoradio
Roma, 21 ottobre 2011 - Da ragazzo amava le cosiddette radio libere e la musica. Questo lo ha portato a studiare pianoforte e canto e a diplomarsi al prestigioso Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Erano i mitici anni Settanta e Alessandro De Gerardis si apprestava a diventare, contemporaneamente al suo lavoro in radio, compositore di colonne sonore per spot pubblicitari e documentari e a lavorare per anni nei pianobar. Entrato a Isoradio come programmatore, ne è diventato uno dei conduttori di punta riuscendo ad unire qui le sue due passioni: motori e musica indipendente, che recentemente hanno trovato sbocco nel suo programma del giovedì notte “ztl”. Lo incontriamo tra una diretta e l’altra agli Studi di Saxa Rubra.
Alessandro, Lei è a Isoradio dal 1991, l’ha quasi vista nascere! Ci vuole raccontare cos’è Isoradio?
Isoradio è nata la notte di Natale del 1989 a livello molto sperimentale. Pensi che all’inizio stavamo in Via Asiago in una soffitta, dove non c’era nemmeno la suddivisione dei ruoli fra regia e speaker per cui si trasmetteva direttamente dalla regia con tutti gli inconvenienti del caso, rumori, etc. Mancava l’asetticità di uno studio di trasmissione e all’inizio è stata sperimentale la cosa e dedicata solo ed esclusivamente al traffico. Noi conduttori in origine potevamo leggere solo ed esclusivamente bollettini sul traffico e sul meteo, neanche presentare le canzoni era possibile perché il nostro impegno era solo ed esclusivamente quello di informare gli ascoltatori, ma piano piano Isoradio ha avuto un’evoluzione nei suoi contenuti perché ci siamo resi conto che dare solo questa tipologia di informazione può poi annoiare il viaggiatore che in quel momento non è in prossimità di code, di conseguenza a lui non importa sapere delle code in altre parti se date in quel modo. Di conseguenza, la parte di intrattenimento è necessaria perché toglie, dirada le informazioni sul traffico e rende la radio più ascoltabile e fruibile. Comunque le informazioni sul traffico non mancano mai, noi teniamo costantemente aperte le informazioni sul traffico, non appena ci arriva una notizia la diamo subito, non è che abbiamo dei bollettini prefissati a differenza di tutte le altre radio che fanno informazione sul traffico ad orari prestabiliti. Se c’è una notizia di viabilità la diamo subito, ma parliamo anche d’altro sebbene poi graviti tutto intorno al mondo dell’automobile e dei trasporti come dettano i titoli stessi dei nostri programmi. La notizia importante che arriva ovviamente ha la priorità assoluta, tanto che possiamo permetterci di interrompere qualsiasi discorso stiamo facendo e riprenderlo un attimo dopo. Ultimamente Isoradio si è arricchita come fonti perché abbiamo inserito gli sms degli ascoltatori, che è una fonte di informazioni che va presa in considerazione, ma comunque verificata. Notizie che arrivano prima di quelle ufficiali, che invece devono seguire una certa burocrazia e tempi tecnici sono inevitabilmente più lente. Chi si trova sul posto ci chiama e ci informa, ormai c’è una grandissima collaborazione da parte degli ascoltatori e questo ci rende anche più piacevole la diretta perché permette che l’utente venga ascoltato perché si leggono i suoi sms e a lui fa piacere: ciò rende anche questa radio a doppio senso e non più a senso unico. Chi fa radio non vede il suo pubblico, al massimo vedi il tuo tecnico che ti ascolta perché è di fronte a te. Quindi il fatto che ottieni questo feedback da parte degli ascoltatori ti rende ancora più entusiasta del tuo lavoro. Questo ha inoltre sveltito la nostra procedura di informazione perché diamo davvero una notizia in tempo reale. Isoradio, fondamentalmente, è un canale di pubblica utilità; per anni non è nemmeno stata considerata una radio vera e propria e adesso sta avendo soprattutto sotto la nuova direzione di Aldo Papa questa nuova connotazione di radio a tutti gli effetti, grazie anche a tutti questi contenitori che trattano di vari argomenti. Di conseguenza, la radio viene ascoltata per udire qualcosa di differente dal bollettino del traffico. Naturalmente c’è tanta musica, ci sono anche degli spazi musicali tematici, per quanto mi riguarda mi occupo di musica indipendente. È la prima volta che una radio, soprattutto della Rai, si occupa di tale branchia musicale perché in genere se ne occupano le web-radio. Io ho degli spazi nel corso della settimana sia serali che notturni dove vengono presentate le canzoni, ad esempio il giovedì sera va in onda “ztl” che è uno spazio dedicato alla presentazione di queste canzoni dove si parla anche dell’artista e le migliori vengono riproposte anche nei giorni successivi e considerate così alla stregua della musica tradizionale.
Infatti, è cambiata la qualità della musica che trasmettete.
È cambiata la qualità della musica perché il nostro direttore è un amante della musica, oltre che del cinema. Ha voluto dare un’impronta nuova alla qualità della musica che era fino a qualche tempo fa solo un sottofondo un po’ anonimo se vogliamo. Adesso si parla invece di grandi successi attraverso un repertorio che può essere fruito bene da coloro che sono in viaggio. In più ci sono degli spazi particolari, addirittura abbiamo uno spazio dedicato alla musica classica che quando viene presentata adeguatamente – abbiamo un maestro di musica che se ne occupa – a quel punto diventa piacevole anche per coloro che non amano la musica classica o non la trovano adatta alle proprie corde. Proprio alcune sere fa ha scritto un ascoltatore dichiarando che lui non ama la musica classica però ascoltando le nostre presentazioni rischia di lasciarsi trascinare!
Quindi è tutta una questione di presentazione, di confezione?
Certo! Infatti, le notizie che giungono ai navigatori elettronici hanno le stessi fonti di quelle che giungono a noi attraverso questo sistema, il datex, che accomuna vari sistemi informatici tra cui anche il nostro. I navigatori hanno la possibilità di segnalare sia dove c’è un eventuale problema sia di proporti il percorso alternativo per evitare il problema. Se si considerano tali aspetti Isoradio non avrebbe ragione di esistere perché esistono tanti modi per ottenere le informazioni sul traffico, ma la particolarità della nostra radio è quella non è quella di dare la notizia asettica, ma di incorniciarla in maniera da intrattenere anche quello spettatore che in quel momento non è interessato a quella particolare notizia; non a caso recentemente gli ascolti sono migliorati vertiginosamente da parte di coloro che non viaggiano, ora c’è anche un ascolto stanziale, ascoltatori da casa, in ufficio, in un negozio, addirittura tempo fa ci ha scritto un utente che stava lavorando un campo col trattore o malati bloccati a casa che viaggiano con la fantasia perché sentono nominare luoghi e posti diversi nell’arco della giornata. Alcuni anni fa questo non sarebbe stato possibile perché nessuno di questa tipologia di ascoltatore sarebbe stato minimamente interessato ad ascoltarci secondo la vecchia struttura della programmazione. Questo avviene prima di tutto perché Isoradio non ha pubblicità e quindi le persone sono più invogliate ad ascoltarci perché le trasmissioni non vengono interrotte. Altri ci ascoltano addirittura dall’estero, questo grazie allo streaming e al web è ora possibile, spesso italiani all’estero che lo fanno per sentirsi più vicini alla Terra Madre e gli interessa ascoltare i nostri programmi e non sapere se c’è una coda chissà dove! Isoradio è una radio di musica e notizie ad ampio raggio, itinerari interessanti, la storia delle località che possono interessare anche coloro che non sono in viaggio.
E riguardo alla sinergia con il CCISS?
Anche il CCISS è legato, come noi, ai Canali di Pubblica Utilità, ma loro preparano i bollettini che vanno poi in onda sulle altre radio e in televisione, questi ultimi hanno una struttura più previsionale perché vengono magari visti da coloro che sono a casa e stanno per mettersi in macchina e partire. Di conseguenza questa tipologia di utenti ha bisogno di conoscere in linea generale la situazione del traffico e non le notizie immediate. È quindi leggermente improntato nel loro caso alla situazione dell’immediato futuro, come potrebbe essere la giornata di traffico diciamo, è più un discorso di previsioni perché in genere chi sta già in viaggio non sta guardando la tv, a meno che in rari casi qualcuno non l’abbia nella vettura. È un qualcosa in più che da una prospettiva, ma si sa che poi le previsioni di traffico sono un po’ diverse da quelle del traffico reale perché sono legate alle statistiche e ai vari bollini rossi e neri, come durante l’esodo estivo. È anche vero però che facendo questo tipo di previsione si ottiene l’effetto contrario perché se tutti sanno che in alcuni particolari giorni ci sarà grande traffico la gente evita di partire e magari il traffico poi lo si finisce per trovare in tutt’altri giorni di quella settimana. Le famose partenze intelligenti che se poi le fanno tutti non sono più partenze intelligenti!
Gli ascolti come vanno?
Isoradio non ha una visione completa del reale pubblico che ha, sicuramente gli spettatori sono molti di più perché il sistema di monitoraggio dell’ascolto di Audiradio tiene conto solo di campioni fermi e non di campioni in movimento. Un paradosso per noi. Lo notiamo anche dal forte feedback degli sms. Molti ormai si sono affezionati a Isoradio perché sanno che non trovano pubblicità, ascoltano buona musica e viaggiano informati. La costante è sempre stata questa, poi certo nelle varie direzioni si è man mano evoluta. Facciamo intrattenimento insieme all’informazione facendo venir fuori anche la nostra personalità di conduttori, ma certo poi diamo a tamburo notizie gravi quando arrivano, in particolare quando capitano veicoli contro mano.