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Briciole di pane

Marche, Viventi: «Sarà un anno di grandi opere»

Intervista all'assessore regionale alle Infrastrutture. Dalla Fano-Grosseto all'Uscita Ovesti: «Se Passera ci aiuta, svoltiamo»

Ancona, 6 gennaio 2012 – Trasporti, infrastrutture, urbanistica. Il super assessore Luigi Viventi illustra le sfide del 2012 in alcuni dei settori nevralgici dell'economia regionale.

Assessore, quali sono gli obiettivi 2012 per le infrastrutture?

«Il primo è quello di ottenere la firma del ministro Passera per il nostro piano delle infrastrutture. Piano non finanziato nel 2011 per le vicissitudini del Governo. Siamo in attesa dei 220 milioni per il completamento del raddoppio della variante alla SS 16. E di altri 40-50 milioni per il bypass di Falconara e per la strada Mezzina. Ma dal Governo attendiamo anche che venga sbloccato il nuovo schema di proposta per far partire la Fano-Grosseto».

Per la strada dei due mari il 2012 potrebbe essere finalmente l'anno della svolta?

«Ci sono dei buoni presupposti. Strabag, Astaldi e Cmc, hanno manifestato il proprio interesse formando un'associazione temporanea di imprese. Sono grandi aziende. Se si innamorano del progetto, possiamo finalmente partire».

Si parte anche con l'Uscita ovest che deve collegare il porto di Ancona all’autostrada?

«Entro quest'anno contiamo di avere il progetto definitivo e l'assegnazione alla ditta che dovrebbe mettere la prima pietra a inizio 2013».

E sulle opere della Quadrilatero il rischio stop è ormai superato?

«Sulla SS 77 Civitanova-Foligno stiamo rispettando i tempi e dovremmo completare l'opera nel 2013. Riguardo la Ancona-Perugia, speriamo che Impresa spa, che ha rilevato la commissariata Btp, acceleri i lavori. Rimane però il problema dei finanziamenti dell'opera, il 18% dei quali doveva entrare dalla vendita dell'area leader di Falconara. Vendita che non è ancora avvenuta».

In quell'area insiste l'Aeroporto delle Marche che viaggia tra l'interessamento del magnate argentino Eurnekian e le repentine cancellazioni di tratte come Siviglia e Bruxelles. Come sta realmente Aerdorica?

«Il bilancio corrente è in pareggio, ma certo, il vecchio debito non è stato cancellato, produce interessi e appesantisce la gestione. È normale. Ora Eurnekian è interessato ad acquisire il 25-30% delle azioni. Se l'offerta sarà orientata a un progetto serio per il territorio, potremmo anche cedere la quota pubblica, che in questo momento rappresenta la maggioranza».

Sui bus si va verso un'azienda unica come chiedono i sindacati?

«Andiamo per gradi. Prima dobbiamo avere il coraggio di aprire una partita ferma da anni per interessi contrapposti. Facciamo una programmazione unica regionale. Poi una razionalizzazione delle 54 aziende presenti sul territorio avverrà di conseguenza. E la gestione potrà avvenire su bacini provinciali oppure su bacini diversi, ma omogenei dal punto di vista territoriale».

Per i treni, il 2011 si è concluso con la buona notizia di quasi tutti i regionali salvi. Nel 2012 recuperate anche gli Eurostar per Roma?

«Faremo di tutto per farlo. Mercoledì a Roma riprende la partita. E tenteremo da subito di assicurarci le risorse per il trasporto anche per il 2013 per mettere al sicuro i nostri pendolari».

Gianluca Cionna (fonte: Il Messaggero, edizione di Ancona)