Mario Moretti: «Il risanamento deve continuare»
L'Ad di Trenitalia al Sole 24 Ore: «Non vorrei che l'allentamento dello spread ci facesse credere che il peggio è passato»
Milano, 8 settembre 2012 - La quotazione in Borsa delle Ferrovie è «una valutazione che spetta all'azionista», diceva ieri a Cernobbio l'ad del gruppo, Mauro Moretti. Che per una volta, però, preferisce lasciarsi andare in un ragionamento che parte, sì, dal gruppo che guida e dall'Italia, ma guarda ben più lontano.
Moretti parte da una preoccupazione: «Non vorrei - confessa al Sole 24 Ore - che l'allentamento dello spread ci facesse credere che il peggio è passato, e che ci sono di nuovo miliardi di euro da buttare via. Il risanamento deve continuare, anzi deve accelerare». Il parallelo con il lavoro che Moretti ha compiuto nel gruppo è automatico («Non dimentichiamoci che qualche anno fa le Ferrovie fatturavano sei miliardi l'anno e ne perdevano due»), ma lo sguardo va oltre: «Se penso all'Italia - ragiona - è necessario che tutto quello che potrà essere risparmiato nel servizio al debito sia destinato agli investimenti e alla crescita».
Una sorta di ipoteca Mauro Moretti virtuosa, che consenta di «liberare risorse per potenziare il nostro sistema della ricerca, della formazione, dei servizi». Questione di qualità, osserva Moretti, ma anche di dimensioni: «Dobbiamo ridare un respiro più ampio al nostro essere competitivi. Sapendo mettere al centro il tema della produttività». Qui il pensiero corre subito ai dati presentati ieri al workshop, che vedono l'Europa più indietro rispetto agli Usa di almeno tre volte e l'Italia più indietro rispetto alla media europea: «Non ci illudiamo dello spread, il problema sta tutto qui».