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Briciole di pane

Nonni che ci lasciano, in malinconica solitudine

Preziosa la loro attività svolta a salvaguardia della sicurezza stradale nei pressi dei plessi scolastici

Se ne sono andati via in malinconica solitudine. Il Coronavirus non ha pietà per nessuno. Tanto meno per chi ha i capelli bianchi, le persone più a rischio. I nonni, punto di riferimento per le famiglie, ci lasciano in silenzio. Stando ai dati della Protezione civile (quelli del 30 marzo scorso) sono 11.591 i decessi per Covid 19. Come ha fatto rilevare Giordano Biserni, presidente di Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), "... se teniamo conto che in base ai dati forniti, oltre l’80% delle vittime ha più 70 anni (percentuale che, se abbassiamo la soglia ai 60 anni, si collocherà intorno al 90%) è facile calcolare che sono già oltre 10.000 le vite tagliate fra gli over 60, quasi tutti nonni o bisnonni”.

L’editoriale di Biserni è toccante. “Immaginate - scrive - quando riapriranno le scuole (perché prima o poi  riapriranno vero?) quanti bambini all’uscita dai cancelli non troveranno più i loro amati nonni ad abbracciarli a prenderli per mano per accompagnarli a casa per pranzare o per seguirli nei compiti del pomeriggio. Che tristezza, che crudeltà questo maledetto Coronavirus, che vuoto nelle famiglie, quanti occhi smarriti di bambini delle materne ed elementari che all’uscita dalla scuola cercheranno con lo sguardo quel nonno o quella nonna che non ci sono più, che non ci saranno più”.

Noi vogliamo ricordarli per il loro grande contributo assicurato in iniziative sociali, tipo quella dei “Nonni vigile”. Presidiavano le arterie cittadine, in prossimità dei plessi scolastici, per garantire l’incolumità dei ragazzi che attraversavano la strada. Oppure nel loro impegno di sorveglianza degli spazi pubblici, che consentiva ai Municipi di monitorare queste aree e di rilevare eventuali criticità proprio a seguito delle loro segnalazioni. Attività importanti, il più delle volte svolte in raccordo con i Comandi della Polizia Municipale. Li incrociavi, orgogliosi di indossare quelle pettorine, e già questo ti dava tranquillità e ispirava naturale simpatia. Bambini e nonni è sempre stato un binomio perfetto. Un continuo scambio di relazioni intergenerazionali. Sarà così pure dopo, quando saremo usciti da questo incubo.

Carlo Argeni