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Briciole di pane

Ntv, direttissimo per Piazza Affari

L'intervista dell'ad Giuseppe Sciarrone realizzata da Barbara Calosso di MF-Dowjones, pubblicata anche sul quotidiano MF-Milano Finanza

Milano, 14 marzo 2013 – A poco meno di 11 mesi dal lancio del primo treno Italo, Nuovo Trasporto Viaggiatori ha centrato gli obiettivi. E nei piani futuri potrebbe anche esserci la quotazione in borsa. Ntv nel 2012 si è assicurato il 20% del traffico viaggiatori sulla tratta Milano-Roma e punta a riempire il 60% dei posti disponibili entro fine anno. Parola di Giuseppe Sciarrone, ad del gruppo ferroviario, che in questa intervista a Mf-Dowjones chiede a gran voce un' Authority dei Trasporti, «priorità» che il prossimo governo non potrà ignorare.
Domanda. A livello nazionale qual è la quota di mercato che prevedete di raggiungere entro fine anno?
Risposta. Potremmo raggiungere il 25%, che è l'obiettivo che ci eravamo posti all'inizio.
D. Quali margini di profitto prevedete per quest'anno?
R. Proseguiamo secondo i programmi. Abbiamo investito 1 miliardo di euro, e per il break even occorrono 3 anni, in queste attività è normale. Contiamo di raggiungere il pareggio nella seconda metà del 2014. Con una crisi come l'attuale è un risultato straordinario. L'appuntamento con utile, quindi, è per il 2015.
D. Che vantaggi ha procurato la concorrenza con Fs sull'alta velocità?
R. La qualità del servizio offerto e la riduzione dei prezzi, legata alla concorrenza, ha generato tassi di crescita a doppia cifra. Stimiamo che il mercato dell'alta velocità, nel 2012, sia aumentato del 16%, a fronte di un calo in tutti gli altri comparti del trasporto, come le autostrade, -8%.
D. Visti questi risultati, pensate di quotarvi in borsa?
R. In futuro perché no? Prima va raggiunto il break even, poi in futuro è tra gli obiettivi dei nostri azionisti.
D. Credete nella capacità di ripresa del Paese, e quindi della domanda di trasporto?
R. Siamo a 50 treni al giorno e pensiamo a crescere ancora. A giugno partirà il servizio Milano-Rimini-Ancona. Ma ci saranno altre sorprese.
D. Avete allo studio una prosecuzione della tratta da Venezia verso Nordest. A che punto è il progetto, pensate di realizzarlo prima di Fs?
R. La cosa è ancora allo studio. Prima lanciamo l'Adriatica e poi faremo un altro passo, come il prolungamento verso il Friuli. Un passo alla volta.
D. Il vostro prossimo target sono i pendolari. Vi conviene se le Regioni non hanno i soldi necessari?
R. Il trasporto regionale è un sistema che dipende dai finanziamenti dello Stato e delle Regioni. Si accede a questo servizio partecipando alle gare. Se i bandi saranno trasparenti, noi ci saremo. Quanto alla convenienza, i bandi sono fatti chiarendo le risorse sul tappeto. Se queste sono adeguate, saranno vantaggiose per chi se le aggiudica.
D. Recentemente lei ha attribuito la responsabilità dello stallo sull'Authority dei Trasporti alle grane politiche. Cosa si aspetta dal prossimo esecutivo?
R. Che istituisca finalmente una Authority. È qualcosa di irrinunciabile. Tutte le leve di regolazione del mercato sono in mano al gestore dell'infrastruttura, che appartiene proprio al nostro competitor (Fs, ndr). Quella attuale è una situazione anomala: tutto ciò che riguarda il controllo degli accessi, la regolazione del mercato e la definizione dei prezzi deve essere tolto al gestore dell'infrastrut-tura e assegnato a un'autorità competente. Così è stato fatto dieci anni fa quando furono liberalizzate telecomunicazioni ed energia, e quindi è doveroso che sia fatto lo stesso anche nei trasporti ferroviari.
D. Qual è il futuro dell'Alta velocità? Dove saranno diretti i prossimi investimenti di Ntv?
R. L'alta velocità è pensata per i tre segmenti del servizio ferroviario. Da un lato la lunga percorrenza, che è stata realizzata, e dall'altro il potenziamento del trasporto regionale e delle merci. Questi ultimi due passi ancora non sono stati compiuti, nella misura che la capacità generata dall'Av consentirebbe. Sul potenziamento dei treni regionali, vogliamo fare la nostra parte. Per le merci no, perché Ntv è per i viaggiatori, ma ci sono nuovi operatori sulle merci che possono contribuire allo sviluppo.
D. C'è tra i vostri progetti un possibile accordo con i gestori dei maggiori aeroporti?
R. Che vada migliorato il rapporto tra l'Alta velocità e aeroporti in Italia è indubbio. Noi cerchiamo di farlo nei limiti in cui le infrastrutture lo consentono. Stiamo già lavorando con alcune compagnie aeree, con le quali abbiamo stipulato accordi di integrazione. Infatti, con Cathay Pacific, compagnia aerea di Hong Kong, abbiamo stipulato un accordo che, grazie anche alla collaborazione con Sea, il gestore degli aeroporti di Linate e Malpensa, offrirà ai passeggeri in partenza per Hong Kong e tutte le altre destinazioni del grande network di Cathay Pacific un nuovo servizio di mobilità integrata. E, a breve contiamo di concludere lo stesso tipo di partnership con la Turkish Airlines. Contiamo di offrire servizi integrati fra i nostri treni e i più importanti vettori aerei mondiali.

Intervista di Barbara Calosso, MF-Dowjones (Fonte: MF-Milano Finanza)