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Briciole di pane

Radio Vaticana: intervista a Pietro Ciucci

Roma, 5 agosto 2013 - Presidente, grazie per essere con noi.
Buongiorno e grazie a voi.


Attraverso la viabilità sulle strade che l’Anas monitorizza 365 giorni all’anno, noi oggi purtroppo dobbiamo parlare non tanto di ferie estive, ma di mancato esodo. Almeno questa è la sensazione anche se siamo soltanto all’inizio di agosto, Presidente Ciucci


Sulla base dei dati di questo primo weekend caldo, poi ne avremo un altro il prossimo sabato, il 10 agosto, abbiamo una situazione di traffico più o meno in linea con quello dello scorso anno, in particolare sulla Salerno-Reggio Calabria, ma anche sulle principali altre strade. In questo fine settimana abbiamo registrato quasi 2 milioni di veicoli in viaggio sui 25 mila chilometri che noi gestiamo in tutta Italia. Quindi un esodo non da bollino nero, non soltanto per un traffico non particolarmente elevato, ma per i miglioramenti che le infrastrutture hanno registrato in questi ultimi dodici mesi. Se pensiamo alla Salerno-Reggio Calabria, dove abbiamo aperto altri cinquanta chilometri di nuovi tratti su 443 chilometri complessivi, abbiamo soltanto undici chilometri di carreggiata unica in cui il traffico procede nelle due direzioni su una singola corsia. Per dare un’idea, dodici mesi fa erano circa cinquanta i chilometri nella stessa condizione e circa cento chilometri due anni fa.

Presidente, dalle sue parole si va un po’ a cambiare quello che si legge tutti i giorni sui giornali, quindi merito dell’ANAS. La crisi sembra non colpire gli spostamenti, almeno fino ad oggi, se si può attardare un primo bilancio.

E’ chiaro che i movimenti sulla strada devono essere interpretati con attenzione, perché è in corso un cambiamento nella modalità in cui la maggior parte degli italiani va in vacanza. Abbiamo rilevato, già l’anno scorso, come trend una riduzione della durata del periodo delle vacanze, si preferiscono località vicine alla residenza e al posto di lavoro, c’è una scelta a favore della seconda casa, per chi ce l’ha, o si va ospiti da amici e parenti. Il traffico quindi è un segnale importante, ma non può essere l’unico per valutare i riflessi sul turismo in generale.


Cioè se le vacanze da una parte si sono accorciate, dall’altra si usa sempre la macchina per raggiungere la seconda casa o quella dei parenti…
Si, questo perché l’automobile è il mezzo più utilizzato da coloro che si muovono per raggiungere i luoghi di villeggiatura.

Anche se altri dati ci dicono che è aumentato l’uso del treno, per esempio in Italia, per gli spostamenti per le vacanze.

Le due cose non sono in contrasto tra di loro. Oltre il 60% di chi si muove utilizza l’autovettura, il costo del carburante poi può spingere a scegliere località meno distanti dal punto di partenza, dal luogo in cui si vive normalmente. E’ un fenomeno complesso insomma, ci vogliono più dati per poter dare una valutazione complessiva sul turismo.


Presidente Ciucci, altro tema: quello della sicurezza delle strade. Gli incidenti stanno diminuendo perché gli automobilisti sono più responsabili o perché c’è meno traffico?


Fortunatamente noi abbiamo un trend che mostra una riduzione degli incidenti stradali da qualche anno, in relazione sia al numero degli incidenti, sia al numero dei feriti e sia al numero di quelli molto gravi che determinano decessi. La sicurezza stradale è un nostro impegno costante e continuativo, perché l’unico numero ottimale, che si può accettare se si parla di morti sulla strada è, secondo me, lo zero. Insomma è a quel numero che noi dobbiamo tendere. Il tema della sicurezza stradale è un argomento complesso . Abbiamo la questione della qualità della strada, cioè strade più moderne e quindi ben tenute e la manutenzione è perciò per noi importantissima. Abbiamo infatti accolto con piacere che il Governo abbia stanziato per Anas alcune centinaia di milioni di euro per avviare un programma di manutenzione straordinaria. Poi, come ricordava lei, c’è il comportamento dell’utente. L’Anas è impegnata a fornire ogni tipo di informazione attraverso differenti canali, tradizionali e moderni, all’utente che si mette in viaggio. Siamo convinti che un viaggiatore informato già parte bene e quindi che viaggiare informati sia un primo passo verso la sicurezza. Non ci dimentichiamo mai di ricordare di fare ricorso alla massima prudenza, di rispettare i vincoli, i limiti del Codice della Strada, anzi di essere ancora più prudenti di quanto il Codice richieda.

Un’ultima riflessione Presidente Ciucci: come cambierà in Italia  la mobilità su strada nei prossimi anni?

Credo che l’uso delle autovetture rimarrà prioritario. Siamo favorevoli ovviamente alla multimodalità e riteniamo un bene che ci sia uno spostamento del traffico, anche pesante, verso il treno. Ma la strada continuerà a mantenere una valenza importantissima per le brevi distanze, per raggiungere i centri abitati, per quell’ultimo chilometro, quell’ultimo miglio, come si dice, che ovviamente non può essere coperto dal collegamento ferroviario. E’ quindi importante la multimodalità, la logistica e il modo di gestire contemporaneamente più mezzi di trasporto, in modo da trovare ogni volta la migliore soluzione.

C’è un eccessivo spezzettamento nella gestione della competenza su varie strade, strade di montagna, strade statali, strade provinciali, strade comunali…

Indubbiamente questo c’è, ma è poco opportuno che sia l'Anas a rilevarlo, poiché noi gestiamo la rete stradale d’interesse nazionale, quindi i lunghi itinerari. E’ importante pensare a ciò che è veramente strategico, nazionale e ciò che invece è regionale o addirittura provinciale, questo per l’ottimizzazione dal un punto di vista economico della gestione e della sicurezza, in quanto ci sono diverse competenze che si susseguono magari sullo stesso itinerario, molto spesso vi sono mani diverse che si spostano da provincia a provincia.

Ma voi vi parlate? Quando ci sono diverse competenze riuscite a parlarvi sul comune tratto di strada da gestire?
Noi abbiamo ottimi rapporti con tutte le istituzioni sul territorio ma a volte il problema è anche di risorse e di strategie.

Cioè il rischio è che l’Anas faccia un tratto di asfaltatura mentre magari la provincia o il comune faccia qualcos’altro e quindi quella stessa strada abbia poi tratti peggiori?


Dipende. Il discorso è complesso perché parliamo di una rete di decine di migliaia di chilometri, noi da soli abbiamo venticinquemila chilometri di strade.

E la Salerno-Reggio Calabria?
La Salerno-Reggio Calabria sta diventando la più bella autostrada d’Italia e non soltanto d’Italia. Siamo molto vicino a completare i lavori in corso, già oggi con questo esodo abbiamo 325 chilometri di strada nuova su 443. In quest’ultimo weekend, in cui abbiamo registrato un traffico più o meno a livello dello scorso anno, per percorrere l’intera autostrada abbiamo impiegato poco più di quattro ore. Insomma, rispettando i limiti e senza fare soste, mi sembra che sia un buon risultato che dice in maniera sintetica lo stato dell’arte. Era ben diverso qualche anno fa.


Bene, grazie al Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, buon lavoro e a presto.


Grazie a lei e un saluto a tutti gli ascoltatori.

Conduttore Luca Collodi