Rischio sismico, i volontari di Protezione Civile incontrano la cittadinanza
Il 14 e 15 giugno nelle piazze di più di 200 comuni si svolge la quarta edizione di "Io non rischio"

Roma, 27 maggio 2014 – Sabato 14 e domenica 15 giugno, circa 3.500 volontari delle associazioni di Protezione Civile saranno i protagonisti dell’edizione 2014 di “IO NON RISCHIO”, la campagna nazionale di comunicazione sul rischio sismico.
L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, è promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, da ANPAS, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dal Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Inoltre, hanno progressivamente aderito e assicurato la propria partecipazione diverse associazioni di protezione civile.
Nel fine settimana del 14 e 15 giugno, quindi, nell’ambito della campagna “Io non rischio Terremoto” i volontari incontreranno gli italiani nelle piazze di più di 200 comuni, in particolare in località a elevata pericolosità sismica e in alcune grandi città in cui si possono avvertire forti terremoti. Inoltre, in più di 20 piazze della Calabria, della Campania, della Puglia e della Sicilia orientale, nello stesso weekend del 14-15 giugno si svolgerà anche l’iniziativa “Io non rischio Maremoto”.
L’idea di fondo della campagna, nel suo insieme, è che il sistema più efficace per difendersi da un rischio è conoscerlo, ma per raggiungere un livello adeguato di consapevolezza non è sufficiente un semplice spot radiofonico o televisivo. Per questo motivo gli organizzatori sottolineano che i volontari incontreranno i propri concittadini: “Diciamo incontrare, e non informare, per porre l’accento sulla filosofia su cui si fonda la campagna – si legge sul sito web dell’iniziativa –. I volontari non fanno volantinaggio. Non si limitano a lasciare il materiale informativo alle persone, ma si fermano a parlare con loro, illustrano il problema, in qualche modo lo raccontano e rimangono a disposizione per eventuali domande e chiarimenti”.
Sono proprio il dialogo e la conoscenza reciproca a garantire il successo e la durata nel tempo di un’iniziativa come “Io non rischio”. I volontari operano e vivono sul territorio in cui comunicano, sono conosciuto dai propri concittadini e perciò rimarranno il punto di riferimento per la cittadinanza anche dopo le giornate della campagna.