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Briciole di pane

Sicurezza stradale: dal 2001 dimezzati i morti sulle strade

Alfano: "Con oltre tremila morti in meno e' come salvare ogni anno un Comune italiano"

Roma, 5 settembre 2014 - Dal 2001 al 2013 le vittime di incidenti stradali sono dimezzate, passando da 7.096 a 3.400. Lo ha detto Roberto Sgalla, direttore centrale specialita' della Polizia di Stato, durante la conferenza stampa sui risultati del Piano dell`esodo estivo 2014 di Anas, tenutasi oggi a Roma presso la sede di Viabilità Italia. Sgalla ha sottolineato che "l'obiettivo Ue al 2020 e' arrivare a duemila morti l'anno e quindi lavoreremo tutti per salvare 1.400 vite umane".

 

Da parte sua, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha spiegato che "negli ultimi 12 mesi ci sono stati 150 morti in meno sulle strade. E' un dato straordinario ed anche una sola vita salvata varrebbe tutto lo sforzo che la Polizia Stradale e gli altri organismi dello Stato fanno in questo ambito". 

"Se non ci fosse stata l'azione dei nostri uomini e delle nostre donne in divisa, non avremmo questo dato straordinario", ha detto ringraziando Viabilita' Italia, il centro di coordinamento per le emergenze viarie del ministero dell'Interno, "per il lavoro svolto sulle strade nel periodo dell'esodo estivo: i risultati dimostrano che possiamo dire di aver lavorato bene". Quanto al confronto con il 2001, il ministro ha sottolineato che "con oltre tremila morti in meno e' come se salvassimo ogni anno dall'estinzione un Comune italiano".

 

Il capo della polizia, prefetto Alessandro Pansa, ha definito Viabilita' Italia, il centro presieduto dalla Polstrada, "una best practice che dimostra come la capacita' di cooperare porta a risultati importanti su tutto il territorio nazionale". In questo percorso Pansa ha ricordato il "grande ruolo svolto dalla polizia stradale nella sua funzione strategica di organo deputato a garantire sicurezza", rimarcando come "in questo servizio la competenza si rivela fondamentale". Ma, ha fatto notare Pansa resta strategica la prevenzione, "che è educazione stradale, e resta chiaro è importante il ruolo della comunicazione. Il 75% degli incidenti stradali -ha ricordato il prefetto- avviene in ambito urbano, e il 40% degli incidenti mortali accade nello stesso ambito urbano. Perciò -è stato il ragionamento del capo della Polizia- occorre investire in prevenzione, operando in sinergia con gli enti locali e puntando sulla conoscenza stradale, in modo particolare educando i giovani, come stiamo facendo con campagne mirate di sicurezza".

Pansa ha poi sottolineato l'utilita' della prevenzione, che "per noi - ha sottolineato - si fonda sull'educazione. Siamo nelle scuole e vicino ai giovani per far capire l'importanza dei comportamenti corretti alla guida".