Sistema aeroportuale, se ne parla all'Unioncamere
L'appuntamento è, il 19 febbraio, a Roma
Roma, 14 febbraio 2014 - Small, large o extra large? C’è da chiederselo, riferendosi al nostro sistema aeroportuale. Gli hub del Belpaese sono, insomma, troppi e troppo piccoli? E’ una domanda, molto semplice, oggetto di disquisizioni.
Fare il punto della situazione e cercare di dare una risposta a questo e altri quesiti è uno degli obiettivi dell’incontro che si terrà il 19 febbraio prossimo presso Unioncamere, in piazza Sallustio 21, a Roma. Il tema oggetto di confronto è “Aeroporti. La riscoperta”. Tra i partecipanti: Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere; Stefano Paleari, Rettore dell’Università di Bergamo; Lanfranco Senn, Direttore Certet - Università Bocconi; Antonio Paoletti, Presidente della Camera di Commercio di Trieste e di Uniontrasporti; Enrico Marchi, Presidente dell’aeroporto di Venezia; Fulvio Cavalleri, vice Presidente vicario Assaeroporti; Vito Riggio, Presidente Enac; Andrea Camanzi, Presidente Autorità nazionale trasporti. A moderare e coordinare i lavori sarà Oscar Giannino. A tirare le conclusioni dovrebbe essere il ministro Maurizio Lupi.
“Il focus sul comparto aeroportuale italiano - ha evidenziato Unioncamere - non può prescindere da almeno due fatti nuovi: le difficoltà nella messa a punto di un piano degli aeroporti e la nascita dell’Autority sui trasporti”. Del resto, sapere quali siano le linee di rilancio del sistema aeroportuale italiano è, in una necessaria ottica che guardi all'intermodalità come fattore strategico, fondamentale pure per lo sviluppo della rete stradale d’interesse nazionale. L'attuale art. 2 del Codice della Strada, d’altronde, prescrive che siano strade statali, tra le altre, quelle che "allacciano alla rete delle strade statali i porti marittimi, gli aeroporti, i centri di particolare importanza industriale, turistica e climatica".
E ANAS, il gestore della viabilità nazionale, ha sempre posto una particolare attenzione, progettuale e gestionale, a questi collegamenti. Sia in sede di definizione tecnica dei criteri per l'individuazione della rete, all'epoca del decentramento, sia in sede di effettuazione di concreti investimenti. Due esempi, in tal senso: la realizzazione delle diramazioni per Malpensa; le sperimentazioni 'Infonebbia' sul Raccordo Torino-Caselle.