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Briciole di pane

Terza corsia sull'A4: Autovie comincia a fare cassa

Giovedì cda per il contratto con la Cassa depositi e prestiti. Insediata la Commissione che valuta l'offerta delle banche

Udine, 19 aprile 2011 - Autovie Venete comincia a fare cassa: i primi 150 milioni per la terza corsia sulla A4 saranno finanziati dalla Cassa depositi e prestiti: la firma del contratto "ponte" è all'ordine del giorno della riunione straordinaria del consiglio, convocata per giovedì. Contratto necessario per affrontare i primi investimenti (i lotti già appaltati della Villesse-Gorizia, della Quarto d'Altino-San Donà e il casello di Meolo; complessivamente interventi per 640 milioni), in attesa di chiudere il prestito da 2,3 miliardi con la maxi-cordata di banche formata da Biss (Intesa San Paolo), Unicredit, Mediobanca, Mps, Credit Agricole, Bnp Paribas, Deutsche Bank e Natixis.

Se tutto andrà bene, entro la fine di ottobre: intanto il presidente di Autovie, Emilio Terpin, ha nominato la commissione incaricata di valutare la congruità dell'offerta. Andiamo per ordine. Giovedì, l'ad Dario Melò presenterà al consiglio i termini contrattuali proposti dalla Cassa depositi e prestiti: un intervento di 150 milioni di euro.

La tratta autostradale interessata dal finanziamento del Cdp ha una «rilevanza strategica internazionale in quanto costituisce una parte della rete stradale di trasporto trans-europeo (Ten-T: Trans European Networks - Transport)». In particolare, l'Autostrada A4 rientra nel cosiddetto "Corridoio V" che collega Lisbona a Kiev, aree di particolare interesse industriale per lo sviluppo economico europeo. Il parere positivo della Cassa al pre-finanziamento permette alla società di poter disporre delle risorse finanziarie indispensabili in questo momento per far partire i lavori.

Il finanziamento in questione con la Cdp dovrebbe essere chiuso nel momento in cui Autovie Venete Spa firmerà il contratto con le banche;prima però va verificata la coerenza dell'offerta e proprio per questo è stata nominata una commissione formata dal Responsabile unico del provvedimento (Rup) Giorgio Damico; Claudio Kovatsch funzionario della Regione e l'avvocato Stefano Patriarca, attualmente segretario generale della Camera di commercio di Trieste.

Il termine indicativo per il parere è metà maggio, ma in Autovie Venete auspicano in una risposta definitiva per la fine del mese. L'offerta delle otto banche (l'unica) è arrivata l'ultimo giorno utile - «eravamo un po' in allarme», ammette Terpin - e copre abbondantemente il finanziamento dell'opera: 2,5 miliardi contro un fabbisogno indicato nel bando di gara di 1,774 miliardi. Secondo fonti romane, il finanziamento delle banche è stato diviso in due tranche. La scadenza è 2019 a fronte della convenzione con l'Anas.

Il finanziamento è garantito dal fondo rischi opere pubbliche gestito dalla Cassa depositi e prestiti che potrebbe intervenire a copertura nel caso in cui alla scadenza l'Anas non dovesse rinnovare la concessione. «Altre garanzie - anticipa il Messaggero di Roma - sono il pegno sul 100% di Autovie Venete, il privilegio speciale sui beni mobili, la cessione di crediti contrattuali e indennizzi assicurativi». Tutte richieste che appunto ora dovranno passare al vaglio della Commissione di Autovie.

Da rilevare, infine, come le banche finanziatrici potranno avvalersi della linea di credito da un miliardo aperta dalla Banca europea degli investimenti.

Renato D'Argenio (Fonte: Messaggero Veneto)