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Briciole di pane

"Troppe aree di servizio in autostrada"

Il numero uno di Autogrill, Tondato: il traffico sta calando, va rivista la distribuzione sulla rete

Milano, 8 marzo 2013 – Troppe aree di servizio in autostrada. Lo sostiene Gianmario Tondato, numero uno Autogrill, società che fa capo alla famiglia Benetton, la stessa che controlla anche la più vasta rete autostradale d'Italia attraverso Atlantia.
«L'offerta di servizi - incalza l'ad di Autogrill - è sovradimensionata rispetto alla domanda». Se nel 2012 il traffico è sceso del 7,1%, i ristoranti dell'Autogrill hanno perso molto di più registrando un calo dei ricavi in autostrada del 10,5%. «In alcune tratte come la Milano-Venezia c'è un area di servizio ogni 15 chilometri - fa notare Tondato - in media sulla rete italiana ce n'è una ogni 25 chilometri, la metà rispetto agli standard europei dove c'è una sosta ogni 50 chilometri».
C'è chi sostiene però che la densità del traffico e la media di percorrenza, che è di 50 chilometri, giustificano una rete così capillare. Tondato ritiene invece che «bisogna ripensare tutta la rete», non solo perché nelle autostrade italiane ci sono più ristoranti, ma anche perché la percentuale sui ricavi che viene chiesta ai ristoratori è quattro volte superiore rispetto alle royalties chieste in Francia e il triplo di quelle negli Stati Uniti.
«Negli Usa in alcune aree dl servizio cresciamo a doppia cifra - fa notare Tondato - in Italia le vendite 2012 sono crollate del 10% e la situazione è destinata a peggiorare. Se le cose non cambiano, dovremo progressivamente ridimensionare la nostra presenza sulla rete nazionale». Nel bilancio 2012 di Autogrill questa è la voce di maggiore criticità, i ricavi del gruppo sono saliti del 4% a 6,07 miliardi grazie soprattutto ai duty free (2 miliardi e +10%) e alla ristorazione negli aeroporti e nelle autostrade della controllata americana Hms Host (+1,9%a 2,1 miliardi). E così la capogruppo Autogrill Spa ha chiuso i conti in rosso per 14,2 milioni a fronte di 1,23 miliardi di ricavi (-9,7%). Una perdita che impedisce a Autogrill, che a livello consolidato ha registrato 96,8 milioni di profitti (-23%), di distribuire una cedola per il 2012.
Ma non è escluso che nell'ambito dello scorporo delle attività dei duty free da quelle della ristorazione che sarà completato entro il 2013, verrà proposto un dividendo straordinario attingendo alle riserve.

Sara Bennewitz (La Repubblica)