Ultima chiamata da Tem
Il Presidente Maullu critica la gestione DI Te
Milano, 5 settembre 2012 - Così non si può andare avanti. Stefano Maullu, presidente di Tem, non è preoccupato per la realizzazione della tangenziale esterna («d'opera si farà senza alcun dubbio»), ma è convinto che l'infrastruttura non potrà vedere la luce senza un clima collaborativo tra controllante e controllata.
Tem è la holding che a cascata controlla Tangenziale Esterna, la società operativa incaricata della costruzione dell'omonima autostrada (che dovrebbe collegare la A1 Milano-Napoli con la A4 Torino-Trieste a est di Milano). Il messaggio è diretto ad Antonio Marano, amministratore delegato di Te, reo secondo Maullu di aver intrapreso una gestione solitaria e in qualche modo autoreferenziale. «L'ultimo cda di Te ha sollevato il problema dell'aumento di capitale», spiega Maullu, «ma l'ha fatto in maniera anomala rispetto alle procedure».
Negli ultimi giorni è stato siglato un term sheet con le banche per l'erogazione di un finanziamento ponte da 120 milioni. Un term sheet che ha comportato modifiche dei tempi di erogazione dell'equity. «L'ad su un tema così delicato non si è confrontato con l'azionista di riferimento, una scelta non condivisibile. Le strategie competono all'azionista». Maullu non ha condiviso al punto di mandare una dura lettera all'indirizzo di Marano. «Ho spiegato in maniera chiara che se il rapporto tra azionista e controllata non è di massima fiducia evidentemente non ci sono i presupposti per continuare la collaborazione. Negli ultimi 100 giorni di lavoro Marano non ha portato alcun contributo concreto, se non la proposta della sua assunzione. Tra le altre cose, in merito al prestito-ponte aveva rassicurato che c'era l'accordo con le banche, ma in realtà non era vero e l'ok di Bpm è arrivato solo all'ultimo».
Un messaggio che sa tanto di ultimatum nei confronti dell'ad di Tangenziale, che pure secondo alcuni si sarebbe mosso con l'unico obiettivo di accelerare i tempi ed evitare che i cantieri si fermassero. «Le criticità non ci saranno. I ritardi per motivi finanziari non mi preoccupano, anche perché la Provincia sta lavorando a un bando per la cessione di Asam, che garantirà liquidità alle società controllate a cascata», va avanti Maullu. «Mi preoccupa invece che l'autostrada non si blocchi per una gestione poco attenta dei rapporti istituzionali, che invece sono fondamentali». Il riferimento è al territorio e ai tanti enti locali toccati dalla realizzazione dell'opera. «Ripeto per l'ennesima volta che la tangenziale esterna si farà. E un'infrastruttura fondamentale», conclude il presidente di Tem. Non solo: «Vogliamo dare grande attenzione alla trasparenza. In particolare alla lotta alle infiltrazioni mafiose estesa a tutte le fasi: dall'aggiudicazione dei lavori ai sistemi di sicurezza e di controllo dei cantieri. L'obiettivo è «dare corpo a una best practice che possa diventare un punto di riferimento nell'ambito dei progetti infrastrutturali del nostro Paese».