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Briciole di pane

Università: il “MEGMI” di UNIBG e POLIMI compie 20 anni

Tra gli interventi quello dell’Amministratore Delegato di Anas, Aldo Isi

"Evoluzione della gestione e manutenzione degli asset industriali: passato, presente e futuro". È questo il titolo del convegno organizzato presso l'aula magna della sede di Dalmine dell'Università degli studi di Bergamo, dal Master Executive in Gestione degli Asset Industriali e della Manutenzione (MEGMI) - promosso congiuntamente da SdM - Scuola di Alta Formazione dell'Università degli studi di Bergamo e da POLIMI Graduate School of Management, business school del Politecnico di Milano -, in occasione del 20esimo compleanno del Master. 


Come riportato da un’agenzia Italpress, professionisti del settore si sono confrontati sull'evoluzione che la manutenzione ha visto nel corso degli ultimi anni, condividendo l'impatto delle trasformazioni avvenute nella gestione e programmazione degli interventi manutentivi, nello sviluppo di nuove tecnologie (Industria 4.0 e intelligenza artificiale) e nella necessità di aggiornare e implementare le competenze del personale. Sono intervenuti Cristiana Cattaneo, Direttore Scuola di Alta Formazione - SdM, Mauro Mancini, Associate Dean for Corporate Education POLIMI Graduate School of Management, Sergio Cavalieri, Rettore Università degli studi di Bergamo e Direttore Master MEGMI, e Marco Macchi, Direttore Master MEGMI Politecnico di Milano.  


Alla tavola rotonda, moderata da Chiara Lupi, Direttrice Editoriale Edizioni Este, hanno partecipato Aldo Isi, Amministratore Delegato Anas, Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato UniAcque, Amelia Corti, Direttore Generale SACBO e Matteo Diani, Head of Group Investments & Strategic Maintenance Cogne Acciai Speciali. “Tornare in università per frequentare questo Master è stata un'occasione per alzare lo sguardo dalla quotidianità e affrontare altre tematiche, professionali e umane, oltre ad essere stata un'importante opportunità di crescita – ha dichiarato Aldo Isi, Amministratore Delegato di Anas -. Allora ero un dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e ho portato a casa un metodo di lavoro che oggi metto in pratica per traghettare l'azienda verso un'evoluzione: in Anas, siamo 7.600 persone e abbiamo avuto 2.600 neoassunti, in linea con il piano industriale. Tra i nodi centrali per la nostra società, che gestisce 32mila chilometri di strade su tutto il territorio nazionale, c'è la questione della manutenzione che si lega con la sfida dettata dal cambiamento climatico: trattare l'emergenza è ciò su cui, purtroppo, siamo più allenati. Reagiamo in modo efficace, ma dobbiamo ripensare il modello di intervento già dalla progettazione, costruendo con caratteristiche diverse e una nuova resilienza".