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Briciole di pane

Viabilità Italia, in cinque anni raggiunta un'eccellenza europea

Anas, Ministero Trasporti e Viminale in prima linea per gestire le emergenze con un Centro di coordinamento nazionale

Un nuovo simbolo ed una nuova denominazione per una realtà che in cinque anni ha raggiunto livelli di eccellenza europea: è Viabilità Italia, uno strumento “irrinunciabile” ma anche un “esempio virtuoso” per tutto l’Unione Europea che deve continuare a lavorare come ha fatto in questi cinque anni e cercare di migliorare nel coordinamento tra tutti i soggetti interessati, in modo da ridurre al minimo ogni situazione di rischio sulle strade ed autostrade italiane. Con queste parole il ministro dell’Interno Maroni ha presentato nel corso di una conferenza stampa al Polo Tuscolano della Polizia di Stato per celebrare il primo quinquennio del Centro di Coordinamento nazionale per le emergenze viabilità che si occupa con successo di gestire le situazioni di criticita’ su strade e autostrade nazionali. La novita’, rispetto al passato, e’ rappresentata dall’allargamento del Centro ai rappresentanti di comuni e province, Anci e Upi, e all'Isopettorato di Vigilanza sulle Concessioni Autostradali dell'Anas: un tentativo appunto di coinvolgere anche le strutture locali nella gestione delle emergenze assieme a Ministero dell'Interno, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Polizia Stradale, Vigili del fuoco, Protezione Civile, Anas, Ferrovie dello Stato e Aiscat, e migliorare cosi’ il coordinamento: “L’obiettivo – ha spiegato il direttore del Servizio di Polizia Stradale, Roberto Sgalla - e’ quello di mettere insieme la professionalità di tutti le componenti del sistema e migliorarne il coordinamento e garantire ancora più sicurezza per chi viaggia”. Nato cinque anni fa dopo l’ondata di maltempo che bloccò tutto il nord Italia, il centro e’ stato in grado di coordinare gli interventi per evitare il ripetersi di situazioni simili, tanto che, negli ultimi due anni, su 188 giornate di nevicate (il record degli ultimi 30 anni) non si sono piu’ verificate situazioni come quelle del 2004- 05”. Il Ministro Maroni si è detto poi convinto che “il modo in cui l'Italia ha imparato a gestire le situazioni di emergenza in materia di viabilità e' ''un'eccellenza'' che deve essere ''esportata e replicata negli altri Paesi dell'Unione europea''. Il centro e' un'eccellenza europea come ne abbiamo tante altre anche se ci sentiamo spesso in deficit rispetto ad altri Paesi - ha detto il ministro - e proprio per questo intendo portare l'esperienza italiana al prossimo G6 perchè il capitolo della sicurezza stradale e della riduzione della mortalita' negli incidenti e' uno dei temi che la stessa Unione europea considera come priorità ''. Maroni ha anche ricordato che, per quanto riguarda l'Italia, sono state rafforzate le sanzioni per chi viola il codice della strada, migliorate le tecnologie a disposizione e incrementate le risorse con un aumento per la polizia stradale di 650 auto e 280 poliziotti Il Ministro Matteoli dopo aver espresso il suo plauso e l’appoggio costante del Dicastero al Centro, ha esaltato “l’importanza delle informazioni veicolate” ricordando quale tesoro informativo possa essere quello raccolto e distribuito dal CCISS, partner istituzionale e riferimento costante di Viabilità Italia, con “decine di migliaia di notizie sulla viabilità e sulla sicurezza stradale di tutta Italia”. “Il centro e’ uno strumento irrinunciabile – ha spiegato nel suo intervento il Capo della Polizia Antonio Manganelli - e un esempio virtuoso di incontro tra pubblico e privato che consente di migliorare e far crescere il sistema di sicurezza partecipata”. Un centro che, tra l’altro, “rappresenta il primo esempio in Europa di questo genere - afferma ancora Manganelli - in cui il contributo di ogni soggetto che vi partecipa e’ fondamentale per il suo funzionamento”. Il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, ha apprezzato il quinquennio di collaborazione dell’Anas con questa realtà, ricordando il ruolo centrale della società delle strade che gestisce oltre 30 mila chilometri, gran parte della rete nazionale, e che è presente in 19 regioni creando un fitto reticolo di interconnessioni e sinergie messe a disposizione al Centro, rinnovando il massimo impegno e collaborazione della società delle strade. La necessita’ di migliorare ancora, pero’, e’ sottolineata dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso: “in questi cinque anni abbiamo fatto passi avanti importanti e significativi ma dobbiamo ancora lavorare e non adagiarci sugli allori perche’ non ci possiamo permettere anche la minima interruzione” del sistema viario. Alla presentazione del nuovo centro hanno partecipato, anche il capo dei Vigili del F uoco prefetto Francesco Tronca, l’Ad delle Ferrovie Mauro Moretti, il direttore generale dell’Aiscat Massimo Schintu, il capo dipartimento degli affari interni e territoriali del Viminale Angela Pria. Oltre alla nuova denominazione, e’ stato presentato il nuovo logo di ‘Viabilita’ Italia’: una stella stilizzata, con i colori della bandiera nazionale, formata da tante arterie stradali che dal centro si diramano verso l’esterno. Scheda su “Viabilità Italia” Il Centro di coordinamento nazionale in materia di viabilità, oggi “Viabilità Italia”, è stato istituito presso il Ministero dell’Interno - con Decreto Interministeriale del 27 gennaio 2005. La “mission” del Centro è quella di disporre gli interventi operativi, anche preventivi, per gestire le situazioni complesse e di crisi del sistema viario del Paese, provocate da avversità atmosferiche (come la neve) o da altri eventi (come le grandi partenze estive), mettendo in comune professionalità e responsabilità di tutti gli attori pubblici e privati impegnati nel settore della sicurezza stradale. Presieduto dal direttore del Servizio Polizia Stradale, il Centro nazionale è composto, per il Ministero dell’Interno, dai rappresentanti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, del Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali, da un rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Dipartimento della Protezione Civile, dell’Arma dei Carabinieri, di Anas, di Aiscat e di Ferrovie dello Stato. Queste in sintesi le prerogative del Centro in materia di viabilità: capillare assunzione di informazioni dal territorio provenienti dai Comitati Operativi per la Viabilità (C.O.V.) - istituiti presso le Prefetture e parte integrante del Centro - e dalle strutture periferiche degli enti ed amministrazioni componenti il Centro nazionale; ;redazione di piani-viabilità (“Piano viabilità invernale”, comprensivo del “Protocollo Operativo per la regolamentazione della circolazione dei mezzi pesanti in autostrada in caso di neve”, “Piano viabilità primavera” - festività pasquali, 25 Aprile, 1 Maggio, 2 Giugno -, “Piano viabilità estate” - esodo e dei vacanzieri -) anche rapportandosi con soggetti esterni all’organismo ;elaborazione celere e condivisa degli interventi a fronte di criticità;coordinamento e direzione delle attività operative riferite a macroaree del Paese. Momento strategico dell’ambito operativo del Centro è la diffusione all’utenza delle informazioni sul traffico aggiornate in tempo reale, attraverso il costante collegamento con il Centro di Coordinamento per l’informazione sulla sicurezza stradale (C.C.I.S.S.), che ai tradizionali canali di comunicazione ne ha aggiunti dei nuovi, sempre più al passo coi tempi (oltre ai canali radio-televisivi ed al numero verde 1518, sito web, navigatori satellitari, smartphone). Di rilievo l’attività svolta dal Centro nell’inverno trascorso (17 riunioni, circa 102 ore di attività), caratterizzato da eventi emergenziali per neve in vari Paesi europei (Regno Unito, Germania, Francia) con forti ricadute sui rispettivi sistemi della circolazione. L’applicazione della pianificazione invernale, predisposta dal Centro, ha consentito la circolazione in autostrada dei veicoli “leggeri”, mentre le operazioni di “filtraggio dinamico” dei mezzi “pesanti” hanno limitato il più possibile il blocco di tali vettori, agevolando le operazioni tecniche di pulizia del manto stradale innevato. Alcuni “numeri” significativi dell’ultima stagione invernale: 1. - 86 le giornate con nevicate, concentrate in prevalenza nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio e marzo (3 giorni su 4 ha nevicato); 2. - 28 “avvisi di condizioni meteo avverse per neve” del Dipartimento della Protezione Civile; 3. - oltre 5.000 km di autostrade interessati dagli eventi nevosi stagionali; 4. - 800 km di rete autostradale interessati dal fenomeno della c.d. “pioggia gelata”, a fronte del quale anche un consistente trattamento del manto stradale si rileva inefficace. L’occasione celebrativa del primo lustro di attività del Centro ha consentito di illustrare alcuni interventi attuati per migliorare ulteriormente la capacità e l’efficacia di intervento dell’organismo e per il rafforzamento del suo ruolo: a) la nuova veste tecnologica realizzata che consentirà, tra l’altro, la condivisione delle immagini delle telecamere dell’Anas, delle concessionarie autostradali, nonché delle principali stazioni ferroviarie. Il Centro nazionale per esercitare il proprio ruolo ha, infatti, bisogno di poter realizzare collegamenti rapidi con il territorio, deve disporre di supporti tecnologici performanti e deve poter condividere i flussi delle immagini dei principali punti della viabilità d’interesse nazionale; b) la proposta di modifica del decreto istitutivo finalizzata all’allargamento della composizione del Centro, per le attività di studio, analisi e pianificazione delle misure da adottare, all’Associazione Nazionale Comuni Italiani (A.N.C.I.), all’Unione Province Italiane (U.P.I.) e ad un rappresentante dell’Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali dell’Anas. Tale intervento si rende necessario proprio per la complessità e molteplicità di rapporti ed interconnessioni fra le varie realtà interessate sul territorio ai problemi correlati alla viabilità e, quindi, necessariamente già coinvolte a diverso titolo nell’opera istituzionale svolta dal Centro; c) il nuovo logo del Centro e il nome più veloce di Viabilità Italia, come elementi di facile ed immediata identificazione e fidelizzazione con il cittadino – utente della strada. Per dare maggiore visibilità alle attività del Centro anche in relazione alle sempre crescenti attività di comunicazione, è stata condivisa infatti da tutte le componenti l’esigenza di realizzare un elemento di identità visiva rappresentativo delle funzioni e delle peculiarità dell’organismo. Il simbolo sarà utilizzato per tutte le pubblicazioni ed i documenti del Centro o realizzati in collaborazione con altri enti e nei rapporti con i media.

R.B.