Accelera la Torino-Lione. Nel 2015 il via allo scavo del tunnel di base
I risultati della Conferenza intergovernativa Italia-Francia
Torino, 17 dicembre 2014 – Accelera nuovamente la realizzazione della Nuova Linea Torino Lione (NLTL). La Conferenza Intergovernativa (Cig), Italia Francia, infatti, ha dato il suo via libera ad una serie di provvedimenti che condurranno in tempi brevi all’avvio dello scavo del tunnel di base e alla operatività del soggetto promotore dell’opera che sostituirà l’attuale società - Ltf -, che ha seguito la progettazione.
La riunione della Cig si è svolta presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la delegazione italiana presieduta da Mario Virano, la delegazione francese presieduta da Louis Besson e con la presenza del Coordinatore del Corridoio Europeo Mediterraneo Laurens Jan Brinkhorst oltre che con i rappresentanti della Regione Piemonte.
Gli atti della Cig. La Cig – spiega una nota del Ministero -, ha preso atto dello stato di avanzamento dei lavori, in particolare del raggiungimento del secondo chilometro di scavo nel tunnel geognostico della Maddalena da parte italiana e dell’inizio dello scavo del tunnel di Saint Martin La Porte ( 9,5 chilometri ) da parte francese. Soprattutto però, la Cig ha preparato gli atti formali “che porteranno – si legge nella nota diffusa -, Italia e Francia a presentare all’Unione europea, entro il mese di febbraio 2015, la richiesta del contributo del 40 per cento del costo dell'opera”. Per questo è stato concordato un calendario “stringente” di attività “in vista di quella scadenza: la preparazione della documentazione necessaria per la richiesta di contributo, la definizione della sequenza degli adempimenti societari necessari per la costituzione del nuovo promotore dell’opera (ne faranno parte per Parigi lo Stato francese, per Roma le Ferrovie dello Stato)”. Ad Ltf, inoltre, è stato dato mandato di avviare la procedura di selezione del certificatore dei costi nell'ambito di primarie società internazionali operanti nel settore. “I primi risultati dell’attività di certificazione – è stato precisato -, dovranno pervenire in tempo utile per la presentazione della richiesta di contributo”. Oltre a tutto questo, è stato predisposto l’iter per l’approvazione del protocollo addizionale all'accordo del 30 gennaio 2012 che dovrà essere firmato dai due ministri competenti e che è necessario per l’aggiudicazione e l’inizio dei lavori del tunnel principale.
La presenza dei due Capi di Governo. Al di là degli adempimenti eseguiti, dagli ambienti della Cig è emerso che probabilmente potranno essere i due capi di Governo - il premier francese Manuel Valls e il premier Matteo Renzi – fra gennaio e febbraio a dare il via allo scavo per il primo tratto del tunnel di base della Torino-Lione. Articoli di stampa, inoltre, spiegano che formalmente si tratterà ancora di una galleria geognostica. Si sta pensando, infatti, di usare il tunnel esplorativo di Chiomonte – già in costruzione -, per introdurre nella montagna le macchine necessarie a scavare i dodici chilometri della tratta italiana del tunnel di base.
L’opinione del Coordinatore Ue. Molto buona la valutazione che dell’incontro ha dato il Coordinatore europeo del Corridoio che ha parlato di una riunione particolarmente importante “per il clima decisamente costruttivo che anima i due paesi”. Per quanto riguarda il nuovo soggetto promotore che sostituirà Ltf, Mario Virano ha spiegato che “tecnicamente sarà in grado di operare dalla primavera”.
Circa i finanziamenti, invece, Luc Besson ha spiegato che “il dossier verrà presentato il 26 febbraio”, quando la commissione paritetica Italia-Francia istituita dai governi italiano e francese a Bruxelles (dopo un incontro nei giorni scorsi tra il Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Maurizio Lupi e il suo omologo parigino), avrà preparato le ipotesi di finanziamento insieme alla Banca Europea per gli investimenti e alla Agenzia della Ue per la realizzazione dei corridoi intermodali. L’obiettivo è quello di stabilire le cifre in gioco fino al 2020. La Francia – è stato spiegato -, dovrebbe mettere poco meno di un miliardo, l’Italia un po’ meno di 1,5 miliardi e l’Unione europea intorno a 1,6-1,7. Ma le cifre esatte si sapranno solo in primavera .