Aperto il casello che porta i veneti più vicini al mare
Sei mesi di anticipo. Taglio del nastro a Meolo-Roncade lungo l'A4
Roncade (VE), 17 ottobre 2012 – «Voi in Veneto vantate giustamente il Passante di Mestre - l'esordio di Emilio Terpin, presidente di "Autovie venete" (il cda è in scadenza, come del resto la stessa Regione Friuli che lo controlla) - ma noi oggi qui tagliamo un traguardo eccezionale: questo casello Meolo-Roncade è stato completato con sei mesi di anticipo». E anche se significa che da stamattina cominciano a "girare" anche gli incassi dei pedaggi sull'A4 Venezia-Trieste da questa struttura con 9 porte d'uscita e 4 in entrata - cosa che non fa male ad Autovie Venete, alle prese con la grande sfida finanziaria del completamento della terza corsia fino a Trieste - la novità è rilevante per tutti i veneti. «Perché qui oggi dopo un'attesa di oltre 30 anni - sottolinea l'esperto Renato Chisso, assessore regionale alla viabilità - consegniamo ai veneti il casello autostradale del mare, quello che faciliterà l'accesso a Jesolo, Cavallino, Eraclea. E naturalmente sarà, un'ottima porta di ingresso anche per le migliaia di turisti stranieri che scelgono il mare veneto». II taglio del nastro di ieri - niente brindisi e bottiglie, un segnale simbolico in tempi di crisi - è quindi un altro capitolo di quella"politica del fare" che obiettivamente riesce a mettere in secondo piano le polemiche quotidiane della politica. Così ad esempio il commissario per la terza corsia dell'A4, l'assessore regionale friulano Riccardo Riccardi, ringrazia tutti i lavoratori e gli amministratori, ma poi anche l'avversario politico Simonetta Rubinato, deputato Pd e sindaco di Roncade, perché non ha fatto ostruzionismo ma ragionato «in favore dei cittadini e del territorio».
L'ASSE VENETO-FRIULI. Sulla stessa linea del "tutti uniti" le due autorità maggiori in campo. Il presidente veneto Luca Zaia ricorda come proprio le Regioni stiano mettendo in campo milioni sia per dare lavoro al territorio e alle imprese (34,7 milioni il costo del casello) sia per recuperare quel gap di infrastrutture che il Nordest si trascina da decenni. E dal presidente friulano Renzo Tondo - che se la prende col governo Monti che non ha mandato neppure un rappresentante - arriva l'invito a rafforzare l'asse Veneto-Friuli perché «o il governo si rapporta anche con noi, o siamo in grado di fare da soli e un rapporto di forza Veneto-Friuli può fare da locomotiva per il Paese. Questo non è secessione, o autonomismo, ma senso di responsabilità». E tanto per restare sull'attualità e andare oltre anche a recenti screzi emersi in terra veneziana tra gli enti pubblici e la Save, Riccardi ricorda tranquillo tranquillo che Friuli e Veneto stanno lavorando a un unico grande polo di aeroporti Venezia-Treviso-Trieste (con la Save controllata dal manager privato Enrico Marchi, appunto, a questa grande operazione).
IL PROBLEMA DELL’ALTA CAPACITÀ. Zaia peraltro va più in là: riconosce a Tondo anche il lavoro fatto assieme in questi anni (sempre con la collaudata coppia di assessori Chisso-Riccardi) nel collegare meglio Veneto e Friuli ad esempio anche con lo storico completamento dell'autostrada che da Conegliano va a Pordenone. Ma mette sul tavolo l'altro grande problema: la nuova ferrovia ad Alta capacità. Il Friuli ha scelto la linea proprio lungo l'A4, il Veneto pareva aver deviato la linea verso le spiagge - proprio in ottica "collegamento all'aeroporto" - ma adesso con il commissario Bortolo Mainardi pare proporre l'affiancamento alla linea storica dei binari «che peraltro già oggi - sottolinea Zaia, dando indirettamente un primo punto a favore di Mainardi - sono utilizzati solo al 40%. Evitiamo di scatenare comitati, lavoriamo a una soluzione concreta».
OBETTIVO JESOLO. Ora per Jesolo si esce a Meolo-Roncade. Ma il nuovo casello, ricorda l'assessore Chisso, è anche l'avanposto della futura superstrada a pagamento Treviso-mare: sarà lunga 19 chilometri. «Il progetto ha già il sì del Cipe, a fine anno avremo la gara per costruttore-gestore. E a Jesolo si lavora già agli svincoli per lo sbocco. Continua la stagione del fare».