La marcia della Pedemontana lombarda: prossima tappa il ponte gigante
In ottobre al via anche il secondo lotto Lomazzo-Osio: conclusione nel 2015
Varese, 30 aprile 2012 - Anche l'ultimo check up è terminato. Le gigantesche braccia delle due gru si stagliano già in verticale nel cielo. Sul cantiere di Cassano Magnago è tutto pronto, con le travi d'acciaio, lunghe 58 metri, di colore blu, adagiate in pole position sul terreno in attesa di essere issate. Il conto alla rovescia può dunque scattare e allo scoccare della mezzanotte a cavallo fra mercoledì e giovedì, l'A8 sarà chiusa al traffico e cominceranno i lavori di posa del viadotto della Pedemontana.
Il ponte, che scavalcherà l'autostrada Milano-Varese, sarà largo 41 metri e avrà una lieve pendenza laterale dal momento che il tracciato in quel punto piega leggermente in curva. «Dopo questo intervento — spiegano dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda (Apl) —, si darà il via al completamento delle rampe dello svincolo che costituiscono l'inizio della nuova autostrada». Le mastodontiche spalle di cemento armato che sosteranno il viadotto si elevano già da mesi ormai tra i caselli della A8 di Busto Arsizio e Gallarate e su quei due piedistalli di calcestruzzo saranno appoggiate le due maxi travi ad un'altezza di sei metri. Poi il tracciato della Pedemontana correrà verso sud-est, dove ci sarà l'interconnessione con l'Autolaghi, mentre a sud-ovest si allaccerà con la statale per Malpensa. La posa di questo nuovo ponte è una tappa importante nella costruzione del primo lotto (da Cassano Magnago a Turate e alla A9) del futuro asse viario che unirà Varese con Bergamo. Una prima tranche di lavori che corre senza ritardi come confermano dalla società Pedemontana: «L'avanzamento contabilizzato dei lavori è pari al 16,6%, mentre l'importo di quelli già effettuati ammonta al 20%». Nel frattempo però sta premendo sull'accelerato-re per far decollare anche il secondo lotto da Lomazzo (Como) a Osio Sotto (Bergamo): «Il progetto esecutivo sarà varato per il prossimo 21 agosto e l'avvio dei cantieri fissato per il 21 ottobre 2012». Da quel giorno in avanti sarà un tour de force per riuscire a terminare entro il 2015, quando si terrà l'Expo, l'intera autostrada che sarà lunga 67 chilometri, con un costo di 4,1 miliardi di euro. Un nastro d'asfalto che taglierà in orizzontale la Lombardia e che per 45 chilometri correrà fra trincee e gallerie naturali e artificiali per ridurre quanto più sarà possibile l'impatto ambientale. E a proposito di salvaguardia del verde, il progetto della Pedemontana ha subito una piccola modifica per difendere il parco del Bosco delle Querce tra Seveso e Meda, fiorito sopra la terra della bonifica della tragedia dell'Icmesa. Lì, dove sulla carta sorgerà uno svincolo, è stata infatti accolta una richiesta di enti locali e dei cittadini per tutelare quell'oasi naturale e il suo paesaggio: «L'infrastruttura si farà, ma sarà ridimensionata, in maniera tale che occuperà solo 1,98 ettari di terreno contro i 6,73 previsti dal progetto precedente». Un boccata d'ossigeno è in arrivo anche per le casse di alcuni comuni brianzoli, interessati dalla cosiddetta Tratta B1. Il Collegio di vigilanza della società Pedemontana ha infatti dato il via libera all'assegnazione alle amministrazioni locali di Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda, Seveso e Cesano Maderno delle risorse derivanti dai risparmi ottenuti con la modifica del progetto, che inizialmente prevedeva l'interramento del tracciato in quel segmento autostradale. «Questi fondi potranno essere utilizzati per la realizzazione di opere che miglioreranno la viabilità locale e interventi di carattere ambientale».