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Briciole di pane

La Tem da sola non basta

L'Ad Terragni assicura: previsti interventi su 15 chilometri di strade ordinarie

Melegnano, 28 marzo 2012 – La Tem, la tangenziale che collegherà Agrate con Melegnano passando per l'est milanese, pur fra le polemiche dei sindaci che hanno i loro territori coinvolti nel tracciato, è in dirittura d'arrivo.
L'altra sera a Melegnano sul tema «Tem, un'opportunità per risolvere il problema del traffico nel Melegnanese» si è svolto un incontro al quale ha partecipato Fabio Terragni, amministratore delegato di Tem. Terragni ha ricordato che accanto ai 32 km della tangenziale sono previsti interventi sulla viabilità ordinaria: la riqualificazione di 15 km di strade esistenti, la costruzione ex novo di altri 38 km, la tutela di aree verdi, l'ampliamento delle piste ciclabili. «Per questo quadrante - ha detto Terragni - investiremo 170 dei 260 milioni di euro destinate alle opere connesse. Per decongestionare il traffico a Melegnano, sono a bilancio 26 milioni per la bretella che collegherà la Binaschina e la Cerca, una strada invocata da oltre 30 anni dai pendolari e che giusto tre settimane fa ha visto la forte protesta di centinaia di melegnanesi».
Fra le opere programmate c'è la nuova Sant'Angiolina, che metterà in relazione lo svincolo di Melegnano con Cerro al Lambro. Verrà potenziata la SP17 Sant'Angelo Lodigiano-Melegnano attraverso la costruzione di varianti a Calvenzano e a Cascina Pollarana. Nel Melegnanese, infine, diverranno realtà nuovi percorsi ciclopedonali progettati per mettere in relazione i centri del territorio attualmente divisi dalle barriere costituite dalle strade, dalle ferrovie e dal Lambro.
A fronte di queste opere, determinanti per migliorare la qualità della vita nei comuni attorno a Melegnano, resta aperta la polemica con ambientalisti e con diversi comuni. Il consigliere provinciale Massimo Gatti ricorda che il piano di Tem dovrebbe camminare con i prolunganti di Mm 2 e 3 a Vimercate e a Paullo, dei quali però non c'è traccia.

Pierfranco Redaelli (fonte: L'Avvenire, edizione Milano)