Lioni-Grottaminarda, pronti cantieri per 290 milioni
Sbloccati dal Cipe i fondi per portare a termine l'incompiuta post-terremoto in Irpinia
Roma, 30 aprile 2012 – Circa venti chilometri per congiungere il Tirreno all'Adriatico e dare una chance di sviluppo al territorio dell'Irpinia. È l'asse stradale Lioni-Grottaminarda, un intervento dal valore di 430 milioni che dovrà collegare l'autostrada A16 (Napoli-Bari) con la A3 (Salerno-Reggio Calabria).
Il progetto è stato lanciato all'indomani del sisma del 1980, ma a oggi attende ancora di essere realizzato. La svolta dovrebbe arrivare dai 70 milioni per il lotto funzionale Frigento-Villamaina/San Teodoro, assegnati dal Cipe nella seduta del 23 marzo scorso, e che si aggiungono agli ulteriori 220 milioni di fondi Fas 2007-2013 per la tratta Grottaminarda-Frigento, attribuiti sempre dal Cipe ad agosto 2011 nell'ambito del Piano per il Sud. Resta da finanziare l'ultimo lotto da sei chilometri, che va da Villamaina/San Teodoro a Sant'Angelo dei Lombardi/Lioni e per cui mancano ancora 140 milioni. Il progetto definitivo è pronto dal luglio 2010 e si sono concluse anche le procedure espropriative. Ma per aprire i cantieri si attende l'erogazione materiale delle risorse a favore della Regione Campania.
Il nuovo collegamento tra Lioni e Grottaminarda, in particolare, dovrà essere una strada a scorrimento veloce di circa 20 chilometri, con due corsie e cinque svincoli. Il tracciato è il prosieguo dell'Asse Contursi (A3)-Grottaminarda (A16), già realizzato negli anni '90 da Contursi a Lioni (fino allo svincolo di Sant'Angelo dei Lombardi escluso) per una lunghezza di 40 km e una spesa di mille miliardi di lire.
L'intervento, da realizzare in cinque anni, costituirà un corridoio interno alternativo alla dorsale tirrenica (A1-A30-A3) e adriatica (A14/A16-statale 7/bis-raccordo Salemo-Avellino-A3), mentre a livello locale, rappresenterà una vera e propria «tangenziale delle aree interne». Il soggetto attuatore dell'opera è il commissario Filippo D'Ambrosio, nominato con la legge 289/2002 per completare le opere del post-terremoto (ex articolo 32 della legge 219/1981), mentre i lavori saranno effettuati dal Consorzio Infr.Av, guidato da Condotte Spa, titolare dagli inizi degli anni '80 di una concessione assegnata con affidamento diretto all'indomani del sisma (le cosiddette concessioni di committenza) in regime di emergenza. «In base alla Finanziaria 2003 — spiega D'Ambrosio — al momento del mio insediamento ho individuato gli interventi necessari al completamento del programma post-sisma e in particolare le infrastrutture non ancora finanziate per le quali, alla data del febbraio 1991, era già stata effettuata la progettazione preliminare. Le opere selezionate sono, poi, state sottoposte all'attenzione della Regione».
La Lione-Grottaminarda è stata così inserita nel 2003 nel Piano della mobilità regionale e, a seguire, nel programma della legge obiettivo. Da allora la lunga attesa per i finanziamenti.
«Siamo pronti a partire già domani — commenta D'Ambrosio — ma è fondamentale capire come la Regione intenderà trasferire le risorse economiche alla struttura commissariale, perché non lascerò lotti completi a metà, né consentirò che i lavori siano pagati con ritardo alle aziende». Per Antonio Famiglietti, della Fillea Cgil di Avellino: «La Lioni-Grottaminarda, con i suoi potenziali mille posti di lavoro, è l'unica occasione di sviluppo per il territorio. Speriamo che non ci sia il solito effetto annuncio».