Piemonte, anche Cuneo ha la sua autostrada
Ad oggi sono pertanto aperti al traffico oltre 53 km dell'autostrada
Castelletto Stura, 20 febbraio 2012 - Anche Cuneo ha la sua autostrada. Oggi è stato aperto al traffico un nuovo tratto di 14 km dell’autostrada Asti-Cuneo compreso tra Cuneo e Sant’Albano Stura, che collega finalmente il capoluogo della Granda al sistema autostradale italiano, in particolare alla Torino-Savona. Alla cerimonia hanno partecipato il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Guido Improta, l’Amministratore Unico di Anas Pietro Ciucci, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, il presidente delle Provincia di Cuneo Gianna Gancia, i sindaci di Cuneo, Alberto Valmaggia, e di Castelletto Stura, Elio Lombardo, e i vertici della società concessionaria Asti-Cuneo, rappresentati dal presidente Agostino Spoglianti e dall'ad Giuseppe Sambo. Al termine degli interventi, il nuovo tratto autostradale è stato benedetto dal vescovo di Cuneo, monsignor Giuseppe Cavallotto.
Il nuovo tratto
Il nuovo tratto tra Cuneo e Sant’Albano Stura comprende 14 caselli (8 in uscita verso Cuneo e 6 verso Asti) ed è attrezzato con 8388 mq di barriere antirumore, 45 colonnine Sos, 30 telecamere, 162 paline antinebbia, 4 centraline per l'aggiornamento meteorologico. Il nuovo tratto è costato circa 300 milioni di euro e per costruirlo nei cantieri hanno lavorato per tre anni 300 persone tra operai, tecnici e funzionari, sono stati utilizzati 3 milioni di metri cubi di materiale e ghiaia per i rilevati stradali e 11 mila tonnellate di acciaio. Dal casello di Castelletto Stura partono i due rami della tangenziale per Cuneo, a percorrenza gratuita: Cuneo Est (Oltregesso) e Cuneo Centro (Oltrestura). Le opere d'arte più rilevanti sono la galleria artificiale Ronchi (615 metri), il viadotto Stura di Demonte (1117 metri) e la galleria artificiale Sant'Albano (350 metri).
L'Asti-Cuneo: stato dell'arte
L’opera inaugurata questa mattina dalla società concessionaria Autostrada Asti–Cuneo, della quale Anas è azionista al 35%, fa parte del 1° tronco compreso tra lo svincolo di Massimini (sull’autostrada A6 Torino–Savona) e Cuneo, lungo complessivamente 32 km, e si aggiunge ai 7 lotti, di lunghezza complessiva di 39,505 km, già realizzati dall’Anas nel 2008. Ad oggi sono pertanto aperti al traffico oltre 53 km dell’autostrada, pari al 60% della lunghezza complessiva dell’autostrada (90,2 km). La sezione autostradale dell'intera Asti-Cuneo è composta da 2 corsie più corsia di emergenza per senso di marcia. L’opera prevede 9,1 km di ponti e viadotti, oltre 10 km di gallerie e 11 nuovi svincoli. Il costo complessivo dei lotti inaugurati oggi, in fase di realizzazione e programmati ammonta ad oltre 1 miliardo di euro.
I lotti da completare
All'Asti-Cuneo manca ancora il tratto albese, per il quale però vi sono buone notizie. “Rimangono da completare – ha affermato l’Amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci – il lotto della circonvallazione di Cuneo nel 1° tronco e cinque lotti del 2° tronco dell’autostrada, compreso tra lo svincolo di Marene (sull’autostrada A6 Torino–Savona) e lo svincolo di Asti est (sull’autostrada A21 Torino–Piacenza–Brescia) e, in particolare, i lotti 2.5 e 2.6, che riguardano un complesso sistema di gallerie nel territorio di Alba. Il lotto 2.6 che permetterà di collegare, senza soluzione di continuità, le città di Asti e Cuneo, verrà avviato, compatibilmente con la chiusura della conferenza di servizi in corso, entro l’autunno di quest’anno. Questo lotto, di estrema importanza, dovrà prevedere opere atte a migliorare la viabilità di adduzione all'autostrada". Una volta completata l’A33 Asti-Cuneo, ha apiegato l’Amministratore unico di Anas, sarà potenziato "l’itinerario stradale europeo E74, che collega Nizza ad Alessandria, attraverso il Colle di Tenda, con un evidente miglioramento della rete autostradale del Piemonte”.
Il ruolo dell'Anas
“L’Anas – ha affermato l’Amministratore Unico di Anas Pietro Ciucci –, ha sempre rivestito il ruolo di concessionario della rete stradale e autostradale di interesse nazionale, assumendo la veste di sub-concedente in caso di delega a soggetti terzi, svolgendo nei confronti delle società concessionarie attività di coordinamento, proposta, istruttoria, vigilanza e controllo. Il sistema delle concessioni, di cui l’Anas è stato attivo interprete, ha contribuito in modo determinante alla realizzazione dell’intera rete autostradale a pedaggio. La concessione di costruzione e gestione ha consentito la concreta realizzazione della partecipazione pubblico-privato che nel tempo si è affermata e che costituisce un punto di riferimento per i Paesi europei ed extraeuropei, così come in altri ambiti economici”.
Le dichiarazioni delle autorità
Positivi anche i commenti delle altre autorità intervenute. "Questa infrastruttura garantità più competitività alle imprese industriali e agricole", ha assicurato il presidente della regione Cota. "La Cuneo-Asti è importante per l'intero Paese: mette in rete una provincia che ha continuato a crescere economicamente attraverso le esportazioni", ha affermato Bartolomeo Giachino, presidente della Consulta nazionale trasporti e logistica. Mentre il sindaco di Cuneo Valmaggia ha sottolineato soddisfatto che "prima a Cuneo non c'era neanche un'uscita autostradale, ora ce ne sono addirittura due: Cuneo est, per raggiungere l'Oltre Gesso passando da Bombonina, e Cuneo centro, attraverso la quale si arriva al Miac".
L'importanza degli investimenti infrastrutturali
L'inaugurazione del nuovo tratto autostradale dell'Asti-Cuneo è stata anche l'occasione per riflettere sull'importanza degli investimenti in opere pubbliche. “La necessità evidente del nostro Paese di realizzare un ampio piano di investimenti infrastrutturali – ha spiegato l'amministratore di Anas Ciucci - non deve fermarsi davanti alla limitatezza delle risorse pubbliche, ma deve rafforzare il coinvolgimento del capitale privato, così come indicato dal Governo attraverso significativi incentivi fiscali e con la semplificazione e la certezza delle norme”.
Il piano dell'Anas in Piemonte
Ciucci ha anche ricordato l’impegno dell’Anas in Piemonte: “Il totale di investimenti complessivi a partire dal 2006, per lavori realizzati, in corso e programmati tra rete in gestione diretta e rete autostradale in concessione è pari a 3,6 miliardi di euro, dei quali 1,7 miliardi di euro circa per la sola rete in gestione diretta e 1,9 miliardi su quella in concessione, riguardanti in particolare l'Asti-Cuneo e la Torino-Milano". Gli investimenti in corso nella regione relativi alla rete in gestione diretta – ha concluso Pietro Ciucci - ammontano a 192 milioni di euro, mentre quelli di prossimo avvio riguardano il nuovo Tunnel di Tenda per oltre 200 milioni di euro, la cui gara è alle fasi conclusive; i lavori programmati valgono complessivamente 558 milioni di euro. Per quanto riguarda la manutenzione, dal 2006 sono stati ultimati 74 interventi per un totale di quasi 71 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti, tra lavori in corso e di prossimo avvio, ulteriori 23 milioni di euro. Infine, proseguono le attività di Concessioni Autostradali Piemontesi, società mista Anas-Regione Piemonte, che ha già svolto la gara per la concessione della Pedemontana. Il progetto preliminare proposto dall’Ati aggiudicataria prevede la realizzazione di un’autostrada lunga 44 km che collegherà la A4, da Santhià a Biella, fino all’A26. Il progetto, per un valore di circa 700 milioni di euro, sarà inviato prossimamente al Cipe per l’approvazione”.