Piombino, SAT presenta il progetto definitivo per il prolungamento della SS398 fino al porto
Il sindaco Anselmi: "Finchè il Cipe non approverà il progetto definitivo dei lotti non ancora ratificati non saranno avviati i lavori della Tirrenica"
Piombino, 25/01/2013 - Sarà un percorso ancora lungo e condizionato dalle risorse finanziarie ancora da reperire. Ma la presentazione del progetto definitivo per il prolungamento - fino al porto - della strada statale 398, rappresenta di sicuro un passo avanti verso il potenziamento delle infrastrutture a servizio dell’area industriale di Piombino.
La SAT (Società Autostrada Tirrenica) lo ha presentato ieri al Comune, che aveva chiesto di avere in mano la progettazione dell’intero tratto fino al porto e non soltanto del lotto 7, da Montegemoli a Gagno.
“Abbiamo preferito avere la progettazione definitiva di tutta la strada - ha spiegato il sindaco Gianni Anselmi - definendone i tempi in maniera chiara e prevedendo poi un secondo ritorno al Cipe per l’approvazione di tutto il progetto. Purtroppo con la crisi istituzionale il Cipe non potrà essere riunito a breve, ma bisognerà aspettare l’insediamento del nuovo governo. In ogni caso - ha aggiunto il sindaco - nella delibera si dice chiaramente che finchè il Cipe non approverà il progetto definitivo dei lotti non ancora ratificati, tra i quali anche il nostro, non saranno avviati i lavori della Tirrenica”.
Il costo complessivo dell'opera, suddivisa in tre lotti, e' di 144 milioni di euro. In particolare, 50 milioni per il primo tratto, 64 milioni il secondo tratto dal Gagno fino a Porto Vecchio e altri 30 milioni per il tratto più costoso in sopraelevata da Porto Vecchio fino a Poggio Batteria.
“Il nuovo Governo - ha concluso il sindaco Anselmi - dovrà scegliere se rimanere collegato all’autostrada oppure se ci darà la possibilità, prendendo atto della grave situazione economica del territorio, di estrapolarla prevedendo un percorso alternativo che ne velocizzi la realizzazione. Intanto però l’elaborazione del progetto da parte di Sat rappresenta un risultato molto importante, che ci consente di giocare un ruolo con i prossimi interlocutori istituzionali per definire le modalità di attuazione dell’opera completa”.
IL PROGETTO
Il tracciato, che si snoda per oltre 5 km, ha inizio in corrispondenza del punto finale della SS398 a Montegemoli. Qui sarà realizzata una rotatoria e un cavalcavia che dovrebbe collegare la 398 sopra la strada Geodetica, senza soluzione di continuità per chi arriva quindi da Venturina. Il tracciato proseguirà poi parallelamente al fosso Cornia mantenendosi affiancato alla sua sponda destra. Attraverso un viadotto verrà scavalcata la linea ferroviaria di collegamento Lucchini-FS e il fosso Cornia vecchia, proseguendo alla sinistra dello stesso e mantenendosi per poco più di un chilometro nella zona tra la ferrovia e il fosso.
Un altro svincolo importante è previsto nella zona ex Irfid, vicino alle “Terre Rosse”, punto centrale del tracciato, che garantisce il collegamento alla futura zona cantieristica, alla struttura di diporto su via delle Terre Rosse, e poi su viale Unità d’Italia. Il collegamento sarà reso possibile da un’altra rotatoria posta a destra del fosso Cornia vecchia che permetterà lo smistamento dei flussi. Il secondo tratto del percorso, che proseguirà a due corsie, è caratterizzato invece dal passaggio all’interno della zona industriale di proprietà Lucchini e dalla presenza della ferrovia Campiglia-Piombino. Il tracciato attraverserà la viabilità stradale e la linea ferroviaria, entrambe di proprietà Lucchini, con un viadotto.
Proseguendo verso il porto il tracciato attraverserà la linea ferroviaria che, nel tratto fino alla stazione di Portovecchio, verrà riconfiguratoa con un viadotto. A Portovecchio sono previste inoltre due rampe per il collegamento con il porto commerciale di Piombino, in uscita e in entrata. A questo punto il tracciato principale si alza per passare al di sopra del cavalcaferrovia previsto e proseguire verso il porto con solo due delle quattro corsie originali. La strada si divide poi in due rampe che permettono il collegamento, con un sistema di collegamento ad anello, alla zona di imbarco del porto commerciale e al futuro porto turistico di Poggio Batteria.