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Briciole di pane

Porta d'Italia, allo studio un piano per il restyling

Ventimiglia. Prevista la demolizione della maxi rotonda, si pensaa un project financing

Ventimiglia, 28 maggio 2012 – La nuova porta di ingresso in Italia sarà studiata da rappresentanti e tecnici del Comune di Ventimiglia, della Regione, del Demanio, dell'Anas e di tutti gli enti coinvolti, con l'obiettivo di elaborare un progetto condiviso, che porti alla demolizione della maxirotonda e dell'aiuola oggi esistente, riqualificando la zona, pensando anche a creare una viabilità migliore. È questo il risultato ottenuto dal commissario straordinario Giovanni Bruno, che ha preso in mano la delicata questione della porta d'Italia coinvolgendo i vari enti interessati.
Non solo: per porre rimedio al degrado che da mesi ormai interessa la grande aiuola che si trova proprio sul confine di Stato, Bruno è riuscito a trovare un accordo con l'Anas, che si è impegnata attraverso il neoresponsabile della Liguria, Valter Bortolan, a assumersi l'onere della manutenzione dello spazio verde, per tutto il 2012. Una competenza che in realtà l'Anas aveva da subito ma che, per alcuni disguidi, non aveva mai veramente preso in carico. Intanto, i vari enti coinvolti, capofila Ventimiglia, studieranno insieme il nuovo progetto. II commissario Bruno poi tiene a precisare che, una volta che sarà raggiunto un accordo tra tutti gli enti italiani, sarà necessario coinvolgere anche il sindaco di Mentone, con l'obiettivo di armonizzare l'intervento di realizzazione dell'opera con i vicini francesi.
Il nuovo lavoro sarà realizzato con un project financing che coinvolgerà insieme, in un unicum indivisibile, oltre allo spiazzo di ingresso nel nostro Paese anche il vicino posteggio De Gasperi, dove c'è la pineta e dove sorge anche un piccolo stabile comunale oggi abbandonato. La prima riunione del tavolo di lavoro dovrebbe già essere organizzata nel mese di giugno. Tra l'altro, sottolinea il commissario straordinario, con il project financing tutta l'operazione potrà essere portata avanti a costo zero per il Comune. Bruno si sta attivando anche per conoscere dalla Regione se i soldi che un paio d'anni fa erano stati stanziati per realizzare un'opera moderna, una sorta di torre che segnasse l'ingresso in Italia - circa 300 mila euro poi stralciati da Genova - possano essere nuovamente a disposizione. Tramonta definitivamente l'idea, lanciata dall'ex Amministrazione, di realizzare proprio sul filo del confine il tubo di sfiato del «troppo» pieno della fognatura delle frazioni più vicine alla Francia: una scelta bocciata dalla commissione.

Fonte: La Stampa, edizione di Imperia