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Briciole di pane

Reggio Emilia, presentato il progetto definitivo per il completamento della tangenziale

Costituirà il tratto reggiano della via Emilia bis

Reggio Emilia, 13 maggio 2013 - Un significativo passo in avanti nell’iter progettuale che condurrà alla realizzazione completa della tangenziale nord di Reggio Emilia. Così Ugo Ferrari, vicesindaco con delega alle Infrastrutture, ha salutato l’approvazione del progetto definitivo dell’ultimo tratto mancante, a nord della città, nel tratto da San Prospero Strinati a Corte Tegge, cioè fino al confine del territorio comunale.

“È un tratto essenziale e prioritario della Via Emilia bis - ha aggiunto il vicesindaco - che passerà poi all'Anas per l'approvazione e il finanziamento”.

Il progetto prevede un tratto stradale di circa 6 chilometri, prevalentemente a quattro corsie (due per senso di marcia, con carreggiate separate) collocato in stretta prossimità alla ferrovia storica Milano-Bologna. Sono previsti un nuovo ponte sul Crostolo e due svincoli. Il progetto, redatto dal Comune di Reggio Emilia in base agli accordi sottoscritti da Anas e dallo stesso Comune, nelle prossime settimane verrà trasmesso ad Anas che provvederà ad attivare la procedura di Valutazione di impatto ambientale al Ministero dell'Ambiente.

“L'opera - ha concluso il vicesindaco Ferrari - è inserita nei programmi provinciali, regionali e nazionali, come prioritaria. Per questo, abbiamo sempre chiesto e chiederemo coerenza a tutti i soggetti coinvolti nell'attribuzione delle risorse di un'opera vitale dal punto di vista trasportistico e per la vivibilità delle frazioni attraversate dall'attuale Via Emilia". Dopo un articolato iter amministrativo di valutazioni, il progetto sarà finanziato tramite l'inserimento nell'Accordo di programma per mezzo del quale il Cipe, su indicazione del Ministero delle Infrastrutture in accordo con Anas, provvede a finanziare i progetti considerati prioritari. Individuata la copertura finanziaria, Anas (soggetto titolare del procedimento di appalto, nonché proprietario e gestore dell'opera) procederà con l'approvazione tecnica del progetto, da cui discende la dichiarazione di pubblica utilità e l'apposizione dei vincoli espropriativi, dando il via al vero e proprio appalto dei lavori.

F.B.