Sicilia: il 7 febbraio la firma per la nuova autostrada Ragusa-Catania. L'annuncio del Ministro Maurizio Lupi
Il ministro è intervenuto al convegno di Confindustria a Ragusa dove ha invitato istituzioni e imprese a velocizzare i progetti delle grandi opere per recuperare l'enorme gap infrastrutturale
Ragusa, 3 febbraio 2014 - “Venerdi' prossimo 7 febbraio, sara' firmata la convenzione con il concessionario per la realizzazione della nuova autostrada Siracusa-Gela e per il raddoppio della Ragusa-Catania. Un'opera di vitale importanza anche per valorizzare l'aeroporto di Comiso, dichiarato d'interesse nazionale". L’annuncio è stato fatto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, nel corso del suo intervento a Ragusa al convegno di Confindustria dal titolo "L'Italia riparte dal Sud: sistemi locali, manifattura e capitale sociale".
"Le opere infrastrutturali di vitale importanza per la parte sud-orientale della Sicilia vanno avanti - ha aggiunto il Ministro - Oggi da qui dobbiamo rilanciare il tema delle infrastrutture. Solo cosi' si fara' sistema. Basta con la concorrenza fra aeroporti, Catania e Comiso: sono alleati, non nemici. Cio' vale per tutte le infrastrutture. Noi se ritorniamo a essere competitivi, facciamo paura alla Germania ". “Dal Sud iniziano ad arrivare dei segnali positivi anche da parte del Governo - ha proseguito - E' la prima volta che si torna a progettare l'alta velocità. Occorre che si attuino i progetti per l'accelerazione delle ferrovie in Sicilia. Le infrastrutture, piccole medie e grani sono l'elemento per ritornare a rendere competitiva l'impresa".
Il Ministro ha voluto evidenziare anche il grande tema di sbloccare i progetti che non si realizzano, una questione fondamentale per lo sviluppo nel Mezzogiorno, poiché molte opere programmate rimangono sulla carta a causa di finanziamenti non spesi oppure spesi male. E l’incontro di Ragusa è stata l’occasione per lanciare un out out alle Regioni: "inizino i lavori - ha detto - o il Governo ritira i soldi. Nella legge di stabilita' c'e' un fondo revoche che prevede che alle opere che da anni sono finanziate e che hanno i soldi e che rimangono sulla carta vengano tolte le risorse e date nella stessa Regione a opere che sono pronte per essere cantierate. Le regole valgono per le imprese ma anche per la politica".
Infine l’appello lanciato dal Ministro delle Infrastrutture è stato quello di recuperare al più presto un gap infrastrutturale enorme. "Il Sud deve ripartire e deve ripartire tutta l'Italia – ha dichiarato - la recessione degli ultimi sei anni ha dimostrato come Nord e Sud siano uniti. Con i primi segnali di ripresa che esistono, ci aspettiamo un quarto trimestre con il segno più, l'imperativo morale e politico è che le infrastrutture possano essere il motore della crescita, senza continuare a dire di chi era la colpa, ma iniziando a fare".