Siracusa-Gela, a luglio parte l'appalto
I lavori dureranno sei anni e daranno lavoro a duemilacinquecento operai
Catania, 25 febbraio 2012 – Decisamente una buona notizia sul fronte delle infrastrutture che la Sicilia aspetta da anni: è stata, infatti, notificata all'Unione Europea la scheda definitiva Grandi progetti per la realizzazione dei tratti che mancano della Siracusa-Gela. Lunghissima attesa, con una storia persino grottesca, al punto che il progetto per questi tre lotti, determinanti per potere davvero saldare i tratti autostradali già esistenti al fronte più meridionale dell'Isola, era pronto già da tempo, sino all'elaborazione del progetto esecutivo, ma una serie di rimpalli e di obiezioni da parte dei soggetti istituzionali che sono delegati allo sviluppo dei progetti stessi, alla verifica e alla loro approvazione, hanno fatto allungare i tempi.
Adesso ci siamo, i 368 milioni da spendere per questi tre lotti ci sono, si tratta di un investimento importante anche per le ricadute che potrà avere sul mercato del lavoro. Da mesi, infatti, cioè da quando siamo piombati in piena crisi economica, i sindacati ricordano che sbloccare questo appalto e aprire i cantieri per sei anni dando lavoro ad almeno 2500 operai.
L'assessore Pier Carmelo Russo si è anche sbilanciato, annunciando che a questo punto l'iter è inarrestabile e che luglio l'opera potrebbe essere appaltata. Come detto la speranza di tutti è che si sia arrivati davvero alla svolta, perché è chiaro che completare la prima parte dell'anello che permette di percorrere in autostrada la Sicilia partendo da Messina, scendendo sino a Catania, per poi immettersi nella Catania-Siracusa e da qui allungare sino a Rosolini, come accade sino ad oggi, e nel giro di alcuni anni potere da Rosolini spingersi rapidamente sino a Gela, sarebbe per tutto il territorio un momento di autentica svolta.
Si tratta, infatti, di un altro pezzo di autostrada che entra nel cuore del Distretto del Sud-Est, che si colloca tra il mare, la campagna, il Barocco, ma anche nelle industrie, il sistema produttivo agricolo di quell'area. Quindi una grande opportunità offerta anche allo sviluppo e alla crescita che, come detto tante volte, hanno bisogno di infrastrutture moderne e funzionali, che accorcino le distanze sia per ciò che arriva dalle nostre parti, dunque soprattutto turisti, e per ciò che esce dalla Sicilia, quindi merci, quindi prodotti che hanno bisogno di viaggiare sempre più rapidamente. Tra l'altro esiste anche il progetto di una bretella che colleghi il porto di Pozzallo alla Siracusa-Gela, altro particolare non solo da non sottovalutare, ma su cui insistere ed impegnarsi, perché se è vero che servono strade, è altrettanto vero che bisogna incrementare le autostrade del mare. E il porto di Pozzallo ha potenzialità interessanti e ancora inespresse, che potrebbero e dovrebbero ricevere un forte impulso anche da una connessione con la logistica della nuova autostrada, dell'autoporto, e dell'intero sistema dei trasporti.
